ZELENSKY SI FA PRENDERE LA MANO: CON LA SCUSA DELLA GUERRA, STA EPURANDO TUTTI I NEMICI – IL PRESIDENTE UCRAINO HA REVOCATO LA CITTADINANZA AL SINDACO DI ODESSA, GENNADIY TRUKHANOV, ACCUSATO DI POSSEDERE UN PASSAPORTO RUSSO – GLI OPPOSITORI DELL’EX COMICO LO ACCUSANO DI USARE LA LEGGE MARZIALE PER REGOLARE I CONTI INTERNI: “È UNA REPRESSIONE POLITICA, NON UN ATTO DI GIUSTIZIA” – FINORA, GLI È ANDATA MALE: QUANDO HA TENTATO IL COLPO DI MANO SULL’ANTI-CORRUZIONE, IL POPOLO È SCESO IN PIAZZA, INCURANTE DELLE BOMBE…
ZELENSKY TAGLIA LA TESTA A ODESSA
Estratto dell’articolo di Eleonora Paone per “La Verità”
[…] Volodymyr Zelensky ha revocato la cittadinanza al sindaco di Odessa, Gennadiy Trukhanov, accusandolo di possedere un passaporto russo. Un atto che pesa come una sentenza e che di fatto lo estromette dalla carica, aprendo un nuovo capitolo nello scontro tra il presidente e i poteri locali.
Trukhanov, sindaco dal 2014, però nega: «Non ho mai chiesto né ricevuto un passaporto russo. Sono cittadino ucraino e lo resterò. Se necessario mi appellerò alla Corte europea dei diritti umani».
Ma la decisione di Zelensky, presa in base alla legge marziale che gli concede poteri straordinari, è già in vigore.
Qualche giorno fa, il presidente ucraino ha istituito un’amministrazione militare provvisoria per governare Odessa, una delle ultime città del Sud ancora sotto controllo pienamente ucraino.
Secondo l’intelligence di Kiev, Trukhanov avrebbe ricevuto un passaporto russo nel 2015, rinnovato fino a dicembre di quest’anno. Una prova fotografica è stata diffusa dai Servizi di sicurezza (Sbu), ma la sua autenticità resta controversa: la stessa Sbu nel 2016 aveva archiviato accuse identiche, non trovando alcuna conferma.
Per la legge ucraina, chi perde la cittadinanza non può ricoprire cariche pubbliche.
il Castello di Kivalov di odessa detto il castello di Harry potter
Di conseguenza, Trukhanov è decaduto automaticamente dalla carica. Al suo posto, Serhiy Lysak è stato nominato capo dell’amministrazione militare cittadina istituita da Zelensky per Odessa.
La revoca della cittadinanza arriva dopo settimane di tensioni: Odessa è stata colpita da inondazioni devastanti che hanno causato dieci vittime e il sindaco è stato accusato di negligenza nella manutenzione del sistema fognario. Una petizione lanciata il 13 ottobre per chiederne la rimozione ha raggiunto 25.000 firme in poche ore, costringendo Zelensky a intervenire.
Poche ore prima del decreto, il presidente aveva riunito il comandante in capo Syrskyi e il governatore Kiper, ordinando «una valutazione immediata della sicurezza nazionale».
Ma dietro il «caso Trukhanov» c’è molto più di una disputa legale. È un regolamento di conti politico, secondo gli oppositori.
Dopo aver allontanato il generale Zaluzhny, spedito come ambasciatore a Londra, e congelato i conti dell’ex presidente Petro Poroshenko, ora Zelensky colpisce uno dei sindaci più influenti, accusato di inefficienza e scarso patriottismo.
«È una repressione politica, non un atto di giustizia», denuncia Oleksii Potapskyi, leader del partito d’opposizione Solidarietà europea a Odessa. Il presidente, dal canto suo, non arretra: «È stata confermata la cittadinanza russa di diverse persone. Il decreto è stato firmato». Non ha fatto nomi, ma il messaggio è chiaro.
ZELENSKY E MITSOTAKIS A ODESSA
Per Odessa si apre così una fase di incertezza. La città, cuore del Mar Nero e frontiera economica dell’Ucraina, passa sotto il controllo diretto dell’amministrazione presidenziale. […] Molti temono che la centralizzazione del potere a Kiev possa rallentare i progetti internazionali di ricostruzione e gli aiuti umanitari. Dietro l’operazione resta una domanda: Zelensky sta difendendo lo Stato o sta zittendo i nemici? […]
QUESTA È DEMOCRAZIA: UN POPOLO IN GUERRA SCENDE IN PIAZZA SOLO QUANDO VALE LA PENA – GLI UCRAINI IN TRE ANNI HANNO MESSO DA PARTE LE CRITICHE A ZELENSKY E AL LORO STATO DI DIRITTO ACERBO, PER RAGION DI STATO (PRIMA SCONFIGGIAMO I RUSSI, POI PENSIAMO A MIGLIORARCI). MA ORA CHE IL PRESIDENTE TENTA IL COLPO DI MANO SULLE AGENZIE ANTICORRUZIONE, A CUI HA TOLTO L’AUTONOMIA, SI RIVERSANO SULLE STRADE, INCURANTI DELLE BOMBE RUSSE – UNA LEZIONE DI DEMOCRAZIA AI POPOLI SONNACCHIOSI DELL’EUROPA: SE VOGLIAMO LA LIBERTÀ, DOBBIAMO MERITARCELA… - ARTICOLO DEL 24 LUGLIO 2025
volodymyr zelensky e ursula von der leyen video parodia sul summit di anchorage in alaska.



