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“LA VERITÀ LA CONOSCO IO MOLTO BENE, MA LA SA ANCHE RAOUL. POI LUI È LIBERO DI DIRE QUELLO CHE VUOLE" - ROCIO MUNOZ MORALES REPLICA A RAOUL BOVA CHE A "VERISSIMO" AVEVA PARLATO PER LA PRIMA VOLTA DOPO LO SCANDALO DEI MESSAGGI AUDIO SCAMBIATI CON LA MODELLA MARTINA CERETTI E PUBBLICATI DA CORONA (“MI SONO RIFIUTATO DI ACCETTARE LE MINACCE E LE HO RISPEDITE AL MITTENTE. NON AVEVO NIENTE DA NASCONDERE. IL GIUDICE PIÙ IMPORTANTE E' LO SPECCHIO”) - ROCIO SUI TRADIMENTI DEL SUO EX: "HO FATTO UNA SCELTA MOLTO PONDERATA CHE È QUELLA DEL SILENZIO PERCHÉ…” – VIDEO

raoul bova

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Rocio Munoz Morales, 'scelgo il silenzio, tutelo le mie figlie'

(ANSA) - "La televisione, l'intrattenimento sono il mio lavoro, sono vitamina insieme con le mie due meravigliose figlie Luna e Alma; questo progetto Rai-Fremantle è un grandissimo regalo che riempie il mio cuore e mi fa sorridere non in maniera superficiale, e fare questo programma mi sta facendo del bene.

 

Ho fatto una scelta molto ponderata che è quella del silenzio perché voglio tutelare la cosa più preziosa che ho nella vita che sono le mie figlie e, quindi, voglio continuare a seguire questa strada che è quella che mi appartiene e che ho dentro al cuore".

 

Così Rocio Munoz Morales risponde ad una domanda sulla sua vita privata e sulle ultime dichiarazioni di Raoul Bova, ospite domenica 14 settembre a Verissimo. "Sto attraversando un momento difficile, non lo nego, ma posso anche dire che stanno succedendo tante cose bellissime e me le godo fino in fondo" ha aggiunto parlando nel Centro di Produzione Rai di Napoli nel corso della conferenza stampa di presentazione del programma 'Freeze - Chi sta fermo vince!' che condurrà (il 16 settembre la prima puntata su Rai2) con Nicola Savino.   

 

raoul bova da silvia toffanin a verissimo

Sollecitata ulteriormente al termine dell'incontro, ha ancora detto: "Dal punto di vista umano quello che dovevo dire lo ha detto il mio avvocato. Ho detto la verità come dico sempre e continuerò a dire. Il mio non parlare non è perché mi devo nascondere dietro a un dito; è semplicemente perché in questo momento la priorità sono le mie due figlie. Lui ha deciso di parlare, io preferisco non farlo. La verità la conosco io molto bene, ma la sa anche Raoul. Poi lui è libero di dire quello che vuole, è libero di farlo". 

 

 

BOVA

Federica Maccotta per corriere.it - Estratti

 

 

«Mi sono rifiutato di accettare le minacce e le ho rispedite al mittente. Non avevo niente da nascondere. Credo che il giudice più importante sia lo specchio». Sorriso tirato, occhi azzurri che si riempiono di ombre, t-shirt e pantaloni neri, Raoul Bova parla in tv per la prima volta dopo lo scandalo dei messaggi vocali scambiati con la giovane modella Martina Ceretti e resi pubblici da Fabrizio Corona.

 

Ospite di Silvia Toffanin a Verissimo su Canale 5, l'attore ha ripercorso la difficile estate, dal tentativo di estorsione subito alla pubblicazione degli audio (famoso quello degli «occhi spaccanti»), fino alla rottura definitiva con la sua compagna Rocío Muñoz Morales. «È stato un momento particolarmente intenso che ho dovuto elaborare. Inizialmente non riuscivo a capire l’entità e la gravità di quello che stava succedendo. Mi sono rifiutato di accettare le minacce e le ho rispedite al mittente», ha spiegato, con voce tesa, riferendosi ai messaggi di metà luglio in cui veniva minacciato di rischiare perdere il suo lavoro e la sua famiglia, qualora non avesse pagato per fermare la pubblicazione di materiale privato.

 

raoul bova da silvia toffanin a verissimo

«Nessuno deve piegarsi alle minacce. Credo alla giustizia. Questi tentativi di estorsione di soldi sono un segno che uno deve credere negli interventi della giustizia, affidarsi alla polizia postale, ai giudici. Cercare di avere un intervento più immediato, quello servirebbe», ha detto. Sottolineando il rischio, se si cede un ricatto, di riceverne di nuovi.

 

«Bisogna andare in giro a testa alta se sei convinto di esserti comportato nel migliore dei modi con te stesso. Credo che il giudice più importante sia lo specchio, se scappi vuol dire che c’è qualcosa che non va». E lui, anche quando sono arrivate le minacce, si sentiva con l'animo in pace.

 

Nell'intervista ha lasciato intendere che la situazione con Rocío Muñoz Morales, madre di due dei suoi quattro figli, era già difficile («Il mio rapporto di coppia da un po’ aveva delle situazioni interne che stavamo gestendo con riservatezza»). «Non pensavo nemmeno che la notizia avrebbe avuto questo clamore».

raoul bova da silvia toffanin a verissimo

 

«Nonostante la grande delusione e sofferenza nel vedere un accanimento mediatico che non si è fermato alla presa in giro e allo sberleffo, che ci può anche stare, è stata ripresa una notizia da una persona che pubblica su un sito notizie che provenivano da un illecito. Quanto meno bisognava bloccarle in partenza», spiega riferendosi alla pubblicazione dei messaggi da parte di Fabrizio Corona. Bova infatti ha subito denunciato alla polizia postale il tentativo di estorsione che aveva subito.

 

raoul bova rocio munoz morales

«Sono dentro un film o è realtà?», si è chiesto. Chi aveva compiuto un illecito si era anche fatto giudice su internet e incitava gli altri a dargli addosso. «Sui social è normale andare contro un persona per ottenere like, visibilità. Si può uccidere, ferire una persona in nome di un like». Il suo pensiero è stato per le giovani donne vittime di revenge porn che devono subire trattamenti simili. «Se questa cosa può minare il mio equilibrio e farmi venire pensieri strani, di delusione e grande sconforto, cosa può provocare in una ragazza che subisce la stessa cosa? Ci sono stati casi di ragazze che si sono uccise. Non è più un gioco, si tratta di un problema grave sociale. non si deve permettere più che accada».

 

raoul bova mutande pazze

«Tutta questa esperienza la sto cercando di trasformare in forza per combattere questo tipo di violenza - ha continuato -. Bisogna trovare leggi e poteri dati a istituzioni tipo il garante della privacy per intervenire in tempo reale perché la reputazione di una persona non sia così infangata dalla prima persona che si alza con una pistola e decide di sparare».

 

L'altra preoccupazione di Bova è stata per i suoi quattro figli, che hanno dovuto vedere e leggere cose, a volte non vere, sul proprio padre. «Tradimenti o no, la gente parla quando non sa le cose. Fa parte del modo superficiale di affrontare i sentimenti. Ci sono stati alcuni giornalisti o giornali che non hanno pensato un secondo alla verità della notizia, che proveniva da un fatto illegale».

martina ceretti

 

«Hai temuto il giudizio del tuo pubblico?», ha chiesto Silvia Toffanin durante la puntata andata in onda domenica pomeriggio. «No, perché ho sempre detto che sono umano, una persona che ha sofferto, che ha sbagliato. Ho già avuto un divorzio. Ma ho sempre creduto nell’amore, ho portato avanti la mia vita con onestà. Non ho mai voluto vivere per gli altri, ma per me stesso. E per i miei figli», ha spiegato. Nonostante le separazioni, infatti, «le persone sono rimaste nella mia vita e spero succeda anche con Rocío».

 

Fabrizio Corona

E sulla situazione con la ex compagna quando sono usciti gli audio ha commentato: «Non voglio che le cose private vengano messe in pubblico e non mi sento di dire come era la nostra situazione. La sappiamo io e Rocío. Ci sono momenti in cui uno decide di far delle scelte, di non comunicarle, perché non è detto che se sei un personaggio pubblico devi dare un bollettino dei tuoi affetti».

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