homo robot dago sky

20 ANNI DI DAGOSPIA – CAVERZAN: “CI PUOI TROVARE L' ANALISI SOFISTICATA, LO SPIFFERO VATICANO, IL TWEET MALANDRINO. AVANGUARDIA DELLO SPIRITO ITALIANO: PIÙ VICINO AL CINISMO ANTIMORALISTA DI ALBERTO SORDI E AL GUSTO DEL PARADOSSO DI ALBERTO ARBASINO CHE AL BONTONISMO IDEOLOGIZZATO DI FABIO FAZIO E ROBERTO SAVIANO. CENTO DI QUESTI GIORNI, DAGO" - VIDEO

 

20 ANNI DI DAGOSPIA - IL SERVIZIO DEL TG2

 

Maurizio Caverzan per “la Verità”

 

dago con la redazione e gli studenti all'ingresso della dining hall dell'oriel college di oxford

Vent' anni on the road, auguri Dagospia. Auguri e grazie per il divertimento e il lavoro, lo sberleffo e il servizio, lo spirito sulfureo e l' archivio. Il sito diretto da Roberto D' Agostino compie due decenni di vita e stappa lo champagne di una giovinezza sempre promettente. Un ventennio vissuto pericolosamente, ma con un grande avvenire davanti.

 

Guarda Dagospia

Man mano che passano gli anni si fortifica si allarga, irrobustisce la corteccia e ramifica su nuovi territori, lo sport, il food, tutto lo scibile. Vitale e vitalista, collettore senza tabù preclusioni e pregiudizi, se non appena quella sacrosanta diffidenza verso i piedistalli dei moralisti e le cattedre dei pedagoghi. Assemblatore, catalizzatore, girone infernale di vizi e stravizi, devozione e pornosoft, sociologia e tifo ultrà, rock babilonia e diatribe teologiche, Rocco Siffredi e risiko di nomine.

 

Ubaldo Pantani imita Dago a ''Quelli che...dopo il TG''

 

Da qualche tempo meno cafonal e più pensiero sottile. Soprattutto, più anticipazioni, quasi sempre confermate «come Dago anticipato». Sulle nomine alla Rai e nelle altre aziende partecipate, sui voti di sfiducia annunciati e non confermati, sulle richieste di prestiti dei colossi industriali controllati all' estero.

 

dago con la redazione (giorgio rutelli francesco persili federica macagnone riccardo panzetta alessandro berrettoni)Dago in redazione - ph Massimo Sestini

Anche senza la gola profonda Francesco Cossiga, D' Agostino e la sua redazione (Giorgio Rutelli, Francesco Persili, Federica Macagnone, Riccardo Panzetta, Alessandro Berrettoni) se la cavano alla grande. Notizie e opinioni insieme. Come La versione di Mughini e L' America fatta a Maglie by Maria Giovanna. Gossip meno di un tempo, e sagaci rubriche di servizio (La quarantena dei Giusti: Guida tv per reclusi). Fu Barbara Palombelli a fine anni Novanta a suggerire a D' Agostino in cerca dell' idea la strada del Web.

alta societa' su dagospia

 

Dago in redazione - ph Massimo Sestini

Negli anni il portale è divenuto sismografo del palazzo, cannocchiale di scenari, sonda sociale, vetrina estetica, portineria del villaggio globale. Formule e linguaggi confluiti nello spin off televisivo Dago in the Sky. Se ne sono accorti anche all' estero se, giusto un anno fa, la University Italia Society ha chiamato il mefistofelico fondatore a sdottoreggiare a Oxford, e il prestigioso Politico.eu, la testata online più letta a Washington e a Bruxelles, ha dedicato un servizio a questo «disgraziato sito» definendolo «una lettura obbligata per le élite».

 

DAGO CON ALBERTO ARBASINOI SOPRANNOMI DI DAGOSPIA

Blog ruspante con refusi incorporati e senza le leccature da new web design, se D' Agostino sbaglia qualcosa lo fa per eccesso mai per difetto. Come nel caso dell' estenuante tormentone sul matrimonio di Pamela Prati. Ma in politica niente innamoramenti: né per Matteo Renzi, né per Matteo Salvini e nemmeno per lo statista Giuseppe Conte che solo sei mesi fa qualcuno pronosticava a vele spiegate sul Quirinale. Ne ha viste troppe Dago dalla terrazza dell' attico con vista su Castel sant' Angelo da una parte e su Piazza Navona dall' altra.

 

DAGOSPIA E POLITICO - DA IL MESSAGGEROdago e achille bonito oliva

Laboratorio, atelier, museo d' arte, factory postmoderna: chi ci è stato e ha visto il trionfo del kitsch e il bazar del trash, le bambole gonfiabili vicino ai simboli religiosi, capisce questo calderone dove si rifinisce l' opinione degli opinionisti che lo usano come cassetta degli attrezzi, bussola nel palazzo, concentrato di fluidi e umori, retrobottega del potere, bettola postribolare dove pescare il calembour illuminante. Insomma, Dagospia è insieme outlet delle firme, centro commerciale e mercato per intenditori. Ci puoi trovare l' analisi sofisticata, lo spiffero vaticano, il tweet malandrino.

 

 

arbore, zero, verdone e dago

Avanguardia dello spirito italiano: più vicino al cinismo antimoralista di Alberto Sordi e al gusto del paradosso di Alberto Arbasino che al bontonismo ideologizzato di Fabio Fazio e Roberto Saviano. Cento di questi giorni, Dago.

Nell attesa legge Dagospia

Arbore, Barbara Boncompagni e la redazione di DagospiaDago in redazione - ph Massimo SestiniDago in redazione - ph Massimo Sestiniarbore, zero e dagoDago in redazione - ph Massimo SestiniDago in redazione - ph SestiniDAGOSPIA LETTURA OBBLIGATA - DA IL GIORNALEDago in redazione - ph Massimo SestiniFIORELLO DAGO DAGOSPIA ROBERTO D AGOSTINO

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…