nanni moretti ecce bombo

ANCHE NANNI MORETTI, OGNI TANTO, CAMBIA IDEA – IN OCCASIONE DEL RESTAURO DI “ECCO BOMBO”, IL FILM DEL 1978 CHE SARÀ PROIETTATO AL FESTIVAL DI VENEZIA, IL REGISTA AMMETTE: “È STATO DETTO CHE IO AVREI RACCONTATO CON I MIEI FILM UN’INTERA GENERAZIONE. IN QUEGLI ANNI ERO INSOFFERENTE A QUESTA LETTURA, MI SENTIVO TRASCURATO COME REGISTA E INVECE CONSIDERATO UNA SPECIE DI PORTABANDIERA DEI GIOVANI. BENE, HO CAMBIATO IDEA. SE DAVVERO SONO RIUSCITO A RACCONTARE UNA GENERAZIONE, I SUOI DESIDERI, I SUOI INCIAMPI E LE SUE PAURE, BEH, CONSIDERO QUESTO FATTO UNA FORTUNA E UN ONORE” – VIDEO

 

Testo di Nanni Moretti per il Centro Sperimentale di Cinematografia – pubblicato da “La Stampa”

 

nanni moretti ecce bombo

Il testo è tratto dal dossier realizzato dal Centro Sperimentale di Cinematografia, a cura di Mario Sesti, in occasione del restauro del film curato dalla Cineteca Nazionale e dal conservatore Steve Della Casa, che sarà proiettato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia l’1 settembre: contiene testi e testimonianze, tra gli altri, di Sergio Bruno, Paolo di Paolo, Marzia Gandolfi, Riccardo Milani.

 

Dopo le proiezioni di Io sono un autarchico al cineclub Filmstudio di Roma, si fecero vivi molti produttori per propormi dei film. Dopo vari incontri, rimasi indeciso per un po’ di tempo tra Franco Cristaldi e Mario Gallo. Alla fine preferii Gallo, mi sembrava che lì ci fosse un’atmosfera più familiare e adatta a me.

 

La produzione di Gallo si chiamava “Filmalpha”, ma aveva appena fondato anche un’altra società, “Alphabeta”, insieme a tre attori: Flavio Bucci, Michele Placido e Stefano Satta Flores. Questi attori, stanchi di essere scelti dai registi e da sceneggiature ideate da altri, volevano ribaltare il meccanismo: volevano essere loro a scegliersi i personaggi e le storie da interpretare. Bellissima idea, però alla fine l’unico film che produssero fu Ecce Bombo, in cui non recitavano perché non c’era un ruolo per loro... Peccato, perché era una bella idea produttiva.

 

nanni moretti ecce bombo

Per quel film non feci nessun provino. Non li avevo mai fatti, era tutto nuovo per me, non avevo idea di quanto potessero essere utili. E poi mi imbarazzavo all’idea di fare un esame agli attori (dal film successivo ho cominciato a fare provini e non ho più smesso). Gli agenti cinematografici giravano con degli album con grandi foto in bianco e nero 18x24, le facce che mi sembravano più interessanti le incontravo.

 

 

nanni moretti

Un giorno andai a trovare il mio amico regista Peter Del Monte e gli feci vedere un po’ di queste foto. Dentro di me avevo già scelto l’attrice che avrebbe interpretato «giro, vedo gente, mi muovo, conosco...», ma lui, appena vide la foto di Cristina Manni disse: «Lei è una faccia giusta per un tuo film!». Io allora cambiai idea e presi lei.

 

E fu una fortuna per me e per quel personaggio, perché lei si rivelò bravissima e molto giusta per quel ruolo. Peter Del Monte mi suggerì anche con decisione di girare con il suono in presa diretta, nonostante in Italia ci fosse da decenni l’abitudine di doppiare sempre i film (lui stesso aveva esordito un paio d’anni prima con un film doppiato, Irene, Irene, bel film personale e fuori dalle mode cinematografiche di quel periodo).

 

nanni moretti ecce bombo

Mi piaceva molto l’uso - allora avrei detto: brechtiano e non naturalistico - della macchina da presa fissa che utilizzavano i fratelli Taviani. E così sul set, rigidamente ed esageratamente, vietavo all’operatore zoom, panoramiche o anche piccoli aggiustamenti di macchina. Mi pare che in tutto il film ci siano solo due movimenti, due carrelli indietro.

 

Mentre giravamo, Lina Sastri - che interpretava una ragazza schizofrenica - mi chiedeva spiegazioni sul suo personaggio, sul perché stava male, cosa le era successo prima di ammalarsi, prima della storia che il film racconta... Io le dicevo di non preoccuparsi assolutamente di quegli aspetti e di limitarsi a recitare i dialoghi, e i silenzi, nel modo che a me sembrava più giusto. Oggi, dopo tanto tempo, penso di essere un po’ più vicino alle fragilità e alla sensibilità degli attori.

 

nanni moretti ecce bombo

Nel film c’è la parodia di un’esperienza che avevo fatto nel 1974: un piccolo gruppo di autocoscienza maschile (all’epoca non li faceva nessuno). Eravamo cinque e avevamo in comune tre cose. Uno: avevamo fatto politica nei gruppi della sinistra extraparlamentare. Due: avevamo smesso di fare politica, delusi da quell’esperienza. Tre: avevamo relazioni sentimentali con femministe. Quelle nostre riunioni durarono pochi mesi.

 

Mentre scrivevo e giravo il film, ero consapevole di raccontare una piccolissima porzione di giovani, sapevo che i personaggi e l’ambiente che mettevo in scena erano una parte di realtà molto piccola e circoscritta. Il film inaspettatamente ebbe successo e ci fu una corsa all’immedesimazione con i personaggi e il clima di Ecce Bombo.

 

nanni moretti ecce bombo

Il film piacque anche a spettatori molto lontani dai personaggi del film: spettatori diversi per estrazione sociale, età, anche idee politiche. E assolutamente non mi preoccupava la possibilità che un film ironico e critico sulla sinistra potesse essere strumentalizzato dalla destra: fin dai miei primi cortometraggi in super8 ero per «lavare i panni sporchi» in pubblico, non in famiglia.

 

Sono stato sempre contrario alla politica stalinista della doppia verità, e cioè che tra di noi, in privato, ci diciamo le cose che non vanno e poi in pubblico invece dobbiamo apparire monolitici.

 

nanni moretti ecce bombo

Fin dai miei esordi è stato detto che io avrei raccontato con i miei film un’intera generazione. In quegli anni ero insofferente a questa lettura, che ritenevo troppo sociologica e poco attenta al come i miei film venivano realizzati. In poche parole, mi sentivo trascurato come regista e invece considerato una specie di portabandiera dei giovani. Bene, ho cambiato idea. Se davvero con i miei film sono riuscito a raccontare una generazione, i suoi desideri, i suoi inciampi e le sue paure, beh, considero questo fatto una fortuna, un privilegio e un onore.

nanni moretti

 

nanni moretti

Ultimi Dagoreport

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…