antonello piroso

LA GUERRA NON E’ UN FILM - NEL SUO SPAZIO SU “VIRGIN RADIO”, ANTONELLO PIROSO FINISCE IL SUO INTERVENTO SULL'INVASIONE RUSSA DELL'UCRAINA IMPRECANDO E SCOPPIANDO A PIANGERE: “QUELLO CHE FA PIÙ MALE È PENSARE A COLORO CHE DECIDONO, I POTENTI DELLA TERRA, UN QUALUNQUE POTENTE, IN QUESTO CASO PUTIN, POSSA ANDARE A DORMIRE LA SERA COME SE NIENTE FOSSE, SENZA PROVARE UN MINIMO, UN MINIMO, CAZZO!, UN MINIMO DI UMANITÀ"

Dagonews

 

antonello piroso

Questa mattina nel suo spazio su Virgin Radio, uno dei più seguiti nell'emittente, Antonello Piroso ha finito il suo intervento sull'invasione russa dell'Ucraina imprecando e scoppiando a piangere. Molti i messaggi arrivati in redazione durante e dopo le sue parole. Eccone la trascrizione. "Immagino abbiate visto l'immagine, o comunque sentito la notizia, del Cristo Salvatore della cattedrale armena di Leopoli portato in salvo in un bunker, insieme ad altre opere d'arte messe in sicurezza per tutelare a futura memoria il patrimonio artistico della città dalla furia distruttrice dell'invasione russa.

 

Ma accanto ad essa c'è l'immagine, ancora più devastante, della morte dei civili ucraini. Più di un giornale ha oggi in prima pagina la foto di questa famiglia, padre madre due figli, sterminata dalle schegge di un colpo di mortaio esploso dai russi su un ponte a Irpin, una località nei pressi di Kiev.

 

UNA MADRE E I DUE FIGLI UCCISI DAI BOMBARDAMENTI RUSSI A IRPIN

Tra le tante ricostruzioni mi sono affidato a quella di Gianluca Panella su La Stampa, un fotoreporter che era lì, e ha potuto testimoniare questo scempio con i suoi scatti.E racconta di aver raggiunto quel luogo di morte non attraverso la strada, su cui era passato il giorno prima in auto, ma attraverso la boscaglia. E perchè? Lo spiega lui stesso: "Un mortaio i cui colpi arrivano su una superficie dura come l'asfalto è ancora più pericoloso, crea danni maggiori perchè le schegge arrivano più lontano, fino al triplo della distanza alla quale arriverebbero se i colpi atterrassero su un terreno morbido".

 

ucraini lacrime

Una precauzione che quella famiglia in fuga non immaginava di dover adottare, e quindi è scappata attraverso il ponte e lì è stata abbattuta dalle schegge dell'esplosione. Accanto ai corpi, gli zainetti, un trolley e perfino una sportina in cui, forse, c'era addirittura un animale domestico, un gatto, un cane, vai a sapere. Non sono gli unici scatti dall'Ucraina che levano il fiato. C'è anche quella di una famiglia, madre padre bambino, che arriva all'ospedale di Mariupol, l'ingresso al pronto soccorso con la madre dietro urlante, il padre stravolto che stringe un fagottino, il corpo di suo figlio Kirill di 18 mesi avvolto in una coperta già insanguinata, la mano penzolante di un bambino che sta morendo. 

civili uccisi dai bombardamenti russi

 

Sullo sfondo, se vedrete l'immagine, c'è un uomo dei soccorsi vestito di rosso che assiste all'arrivo di questa famiglia tenendo le mani in tasca, con lo sguardo che appare quasi indifferente, quando probabilmente è più che altro rassegnato. I medici fanno del loro meglio, ma non c'è niente da fare, il bambino muore anche perchè in quell'ospedale le condizioni sono quelle che sono, manca perfino l'energia elettrica.Ecco, questa è la guerra per i civili, al di là dei dibattiti sugli equilibri geopolitici e sulla realpolitik. 

 

fuga da irpin

E' sempre così, per tutti i civili di un qualunque conflitto, non solo di quello odierno in Ucraina, penso alla Siria, ma penso pure al Ruanda e ai Balcani durante la guerra nella ex Jugoslavia, fino a quelli che sono probabilmente in corso anche adesso, e che sono considerati magari minori, in qualche parte del mondo che neppure sappiamo.Ma quello che fa più male è pensare a coloro che decidono, i potenti della terra, un qualunque potente, in questo caso Putin, al fatto che possa andare a dormire la sera come se niente fosse, senza provare un minimo, un minimo, cazzo!, un minimo di umanità".

accerchiamento di kiev ucraina

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?