ARCHEO-PERFIDIE! – IL GIORNO IN CUI QUELLA GRAN CATTIVONA DI CATHERINE SPAAK ORGANIZZO' UN MEGA TRAPPOLONE ALLA GRUBER, AD "HAREM": ERA IL 7 NOVEMBRE 1992 E "LILLI-BOTOX" SI RITROVÒ A PARLARE DELLE SCOTTANTI FOTO IN TOPLESS FINITE SULLA COPERTINA DI “NOVELLA 2000”. PER QUELLE IMMAGINI LA GIORNALISTA SCATENÒ GLI AVVOCATI E LA PRESENTATRICE NON SI LASCIÒ PERDERE L’OCCASIONE DI INVITARLA, PER POI FAR CADERE LA CONVERSAZIONE PROPRIO LÌ: “NON MI AVEVI DETTO CHE L’ARGOMENTO ERA QUESTO”, PROVÒ A LAMENTARSI LA GRUBER VISIBILMENTE INCAZZATA, MA… - VIDEO

Condividi questo articolo


 

Marco Zonetti per www.vigilanzatv.it

 

lilli gruber e catherine spaak ad harem 6 lilli gruber e catherine spaak ad harem 6

Catherine Spaak, scomparsa qualche giorno fa, era senz'altro un'icona di stile e di eleganza ma senz'altro non esente da una certa perfidia. Nel suo raffinatissimo Harem, più volte le ospiti femminili furono infatti vittime di battute al vetriolo, umiliazioni o addirittura trappole da parte della padrona di casa. Ricordiamo per esempio la frecciata a Maria Maddalena Fellini, sorella di Federico, la quale a 62 anni si affacciava al cinema e che, alla domanda sul perché debuttasse sul grande schermo alla sua età, rispose scherzando: "Audrey Hepburn si ritira e arrivo io". La Spaak, con un maligno sorrisetto, sentenziò: "Be', non avete le stesse misure..." ironizzando sul sovrappeso dell'interlocutrice che ribatté visibilmente mortificata: "Lei è molto cattiva".

 

lilli gruber e catherine spaak ad harem 5 lilli gruber e catherine spaak ad harem 5

Nulla al confronto dell'onta subita dalla povera Wendy Windham che, sempre a Harem, fu ridicolizzata da Aldo Busi che tradusse letteralmente il suo cognome in "prosciutti al vento", facendola scappare via piangendo sotto lo sguardo divertito della Spaak. La quale non solo non batté ciglio, ma neanche fece alcunché per difendere o per richiamare l'ospite in fuga, continuando la trasmissione come se niente fosse e senza rivolgere il minimo rimprovero allo scrittore.

 

lilli gruber e catherine spaak ad harem 1 lilli gruber e catherine spaak ad harem 1

Sì, come in ogni harem che si rispetti, anche dietro ai damaschi dell'arabeggiante salotto di Catherine Spaak si nascondevano pericolose insidie, e ne sa qualcosa Lilli Gruber attirata dalla conduttrice in un'autentica trappola nella puntata andata in onda il 7 novembre 1992, della quale VigilanzaTv ha recuperato in esclusiva un lungo frammento, visibile nel video qui allegato.

 

Una premessa è d'obbligo. Qualche mese prima, a fine agosto 1992, la Gruber allora in forza al Tg1 era stata spiattellata completamente nuda sulla copertina di Novella 2000 (poi anche sulle pagine di Oggi), immortalata in un servizio del settimanale scandalistico costellato di diversi scatti rubati dai paparazzi mentre prendeva il sole nella villa dei genitori in Sardegna. Per Lilli non era la prima volta, essendo le sue foto in topless in spiaggia a Capalbio finite l'anno precedente sui giornali scandalistici, ma se nel frangente toscano non aveva protestato, nel caso degli scatti rubati in Sardegna s'inalberò oltremodo adendo le vie legali.

lilli gruber e catherine spaak ad harem 2 lilli gruber e catherine spaak ad harem 2

 

Fu lei stessa - furente - a precisarne il motivo ai giornali: "Il servizio di Novella 2000 non ha spiegato che mi trovavo nella casa sarda dei miei genitori e, mancando di questa essenziale notizia, è viziato d'incompletezza d’informazione. Fino a prova contraria, nessuno è tenuto a rendere conto dei comportamenti che tiene in casa propria“.

 

Oltre al danno, la beffa: le foto rubate della Gruber erano corredate da un'intervista allo stesso fotografo che spiegava la fatica erculea affrontata per immortalare la giornalista, costretto ad arrampicarsi su un "albero ostico" munendosi di "potente teleobiettivo". Sta di fatto che Lilli citò in giudizio di fronte al Tribunale di Milano la RCS, il direttore responsabile, l’articolista e il fotografo A.E. Più avanti vedremo come si risolse il contenzioso.

lilli gruber e catherine spaak ad harem 10 lilli gruber e catherine spaak ad harem 10

 

La denuncia da parte della giornalista vide la subitanea levata di scudi da parte dei paparazzi, con Rino Barillari e Massimo Sestini a capo della protesta, e le foto incriminate di Lilli finirono anche su Newsweek, sulle cui pagine l'allora mezzobusto del Tg1 veniva definita ''vittima'' degli obiettivi più invadenti del mondo in un lungo articolo dedicato ai paparazzi e alla loro "caccia alle stelle". Nell'articolo si scopriva insomma che le foto di "Lilli Gruber nuda" erano preda ambitissima per i tabloid, al pari degli scatti senza veli rubati a principi e principesse di Monaco, reali d'Inghilterra, attori, rockstar, politici.

 

lilli gruber e catherine spaak ad harem 11 lilli gruber e catherine spaak ad harem 11

E se fotografi e direttori di giornali difendevano a spada tratta "la legittimità della cronaca scandalistica", l'allora mezzobusto del Tg5 "rivale" della Gruber Cristina Parodi si ammantava di candido perbenismo e ci metteva il carico da undici commentando: "Io non mi metterei a prendere il sole in topless, figuriamoci nuda. Non mi ci metto per una questione di principio. Ma anche se mi piacesse spogliarmi, non lo farei lo stesso. In fondo, non ci vuole molto a prendere qualche precauzione. A meno che una non abbia interesse a finire sui giornali…". (Qualche anno dopo sarà fotografata varie volte in topless sulle spiagge nudiste, ma tant'è).

 

lilli gruber e catherine spaak ad harem 12 lilli gruber e catherine spaak ad harem 12

Torniamo al passato. Siamo a novembre 1992, l'estate, gli arenili e le nudità balneari sono ormai un lontano ricordo. Catherine Spaak, alle redini del celebratissimo Harem, allestisce una puntata nella quale le ospiti sono Antonella Boralevi ma soprattutto (guarda caso) Lilli Gruber e Cristina Parodi. Dopo qualche convenevole e salamelecco di rito, ecco che la padrona di casa con il suo suadente accento francese snocciola la stucchevolmente velenosa premessa: "Quest'estate abbiamo ammirato Lilli in copertina" e domanda a un'angelica Parodi come preferisca prendere il sole al mare.

 

lilli gruber e catherine spaak ad harem 3 lilli gruber e catherine spaak ad harem 3

Visibilmente intimidita dalla presenza della Gruber seduta a pochi centimetri da lei, l'allora mezzobusto del Tg5 volta pervicacemente le spalle alla collega altoatesina e sbattendo gli occhi da cerbiatta innocente risponde alla Spaak di essere abituata a prendere il sole in costume, perché così si trova bene e perché è molto timida e molto riservata e non le è mai interessato spogliarsi nuda (tabù poi superato, come abbiamo visto sopra). Poco dopo, nella stessa fatidica puntata di Harem, la Boralevi confessa altrettanto santamente alla Spaak di non prendere mai il sole e di essere sempre "vestitissima" anche quando è in barca.

lilli gruber e catherine spaak ad harem 9 lilli gruber e catherine spaak ad harem 9

 

A quel punto la padrona di casa interpella la Gruber, che chiede - con ironia non disgiunta da un certo fastidio - "la domanda di riserva" per poi spiegare più volte che in Sardegna si trovava a casa dei genitori e che vorrebbe vivere in Paese un po' più civile, nel quale la privacy e l'inviolabilità del domicilio siano tutelate dalla legge. Al che Spaak ribatte: "Ma la spiaggia non è un domicilio", e Lilli le ricorda ancora una volta - sempre più piccata - che quella era casa sua, non una spiaggia. "E poi non mi avevi detto che questo sarebbe stato un tema della serata", chiosa sempre più indispettita, svelando il "trappolone" della conduttrice che sorride civettuola.

 

Tra un finto sorriso e l'altro, l'harem si trasforma via via in un'aula di tribunale e, mentre la Parodi resta trincerata in un cauto silenzio, la Boralevi come a voler soffiare sulle fiamme dell'umore già esacerbato dell'imputata Gruber, se ne esce: "Quando si fa un mestiere pubblico, ci sono delle responsabilità. Purtroppo, anche se vuoi mangiarti le unghie mentre conduci il telegiornale, non puoi farlo, invece a casa tua puoi farlo. Ci sono dei contesti in cui effettivamente il tuo ruolo, la tua professione ti richiedono un certo comportamento".

lilli gruber e catherine spaak ad harem 8 lilli gruber e catherine spaak ad harem 8

 

A quel punto la diretta interessata sbotta: "A casa mia posso farlo?" e la Boralevi, che sembra cadere dal pero (o dall'albero ostico del paparazzo di cui sopra): "Ma Lilli, quella era una spiaggia...", e la Gruber con malcelata esasperazione: "Ma quale spiaggia! Era la casa dei miei genitori in Sardegna!".

 

Una causa persa per la malcapitata, della quale a un certo punto (riecheggiando il commento estivo della Parodi...) viene quasi adombrata una certa "connivenza" con il putiferio mediatico alla quale è stata sottoposta, tanto da indurla a ventilare in diretta "querela nel giro di due secondi" contro chiunque dovesse tacciarla di "complicità". La Spaak, più zuccherosa che mai, le ricorda più volte che non esiste una legge che tuteli le sue rivendicazioni e che, fin quando non ci sarà, ci vuole buonsenso. La giornalista altoatesina la definisce "una visione sbagliata della questione", minaccia "ma ne riparleremo", e annuncia: "abbiamo querelato (paparazzi, R.C.S, direttori, ecc. ndr), staremo a vedere cosa succede".

lilli gruber e catherine spaak ad harem 7 lilli gruber e catherine spaak ad harem 7

 

Il "processo a Lilli Gruber" officiato a Harem si concluse all'italiana a tarallucci e vino ("l'imputata" tornò ospite altre due volte dalla Spaak, il 14 dicembre 1996 e il 10 aprile 1999, e tra le due - almeno a detta di Catherine nacque una profonda stima). Ma come finì invece quello ai responsabili delle foto incriminate? Il Tribunale diede ragione alla giornalista condannandoli al pagamento della somma complessiva di 100 milioni di lire. Come si legge sul sito difesa dell'informazione.com, secondo il Tribunale “non è ipotizzabile una pubblicazione legittima di immagini attinenti alla vita privata di un soggetto, realizzata con una condotta che integri la fattispecie di cui all’art. 615 bis cod.pen.”. Pertanto, “costituisce violazione del diritto alla riservatezza l’utilizzo, consistente nella diffusione a mezzo stampa, di immagini attinenti alla vita privata indebitamente carpite in luogo privato con strumenti professionali”.

 

lilli gruber e catherine spaak ad harem 4 lilli gruber e catherine spaak ad harem 4

Quanto alla "trappola" tesa a Lilli Gruber a Harem, c'è da dire che - malgrado la tensione tangibile e il malcelato disappunto dell'allora mezzobusto del Tg1 - nessuna delle presenti in studio trascese mai: non un grido, non una parola fuori posto, non una caduta di tono. Merito anche della padrona di casa. Perfida sì, ma con stile. Anche questo era Catherine Spaak

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...