fabrizio salini marcello foa

ARRIVA L'INCIUCIO GIALLO-ROSSO-VERDE! ZINGARETTI INCONTRA SALINI E BLINDA LA NUOVA SPARTIZIONE: IL PD VUOLE RAI1 E/O IL TG1, PRONTO A LASCIARE AI LORO POSTI IL LEGHISTA SANGIULIANO E IL GRILLINO FRECCERO. VI RICORDATE CHE CASINO FECERO I PIDDINI QUANDO A INCONTRARE L'AD RAI FU SALVINI? STAVOLTA TUTTI ZITTI, A PARTE IL SOLITO ANZALDI (ORA A ITALIA VIVA) - E FOA? ORA  NEL PD NESSUNO PARLA PIU' DI CACCIARLO. ANCHE PERCHÉ AL SUO POSTO ANDREBBE LA BORIONI, UNA IN QUOTA ORFINI (CHI?) E A NESSUNO INTERESSA PROMUOVERLA

monica maggioni foto di bacco (2)

RAI, INCONTRO TRA NICOLA ZINGARETTI E FABRIZIO SALINI: RIVOLUZIONATI I DIRETTORI DEI TG?

Da "Liberoquotidiano.it"

 

Con il nuovo governo in carica cambiano anche gli assetti e i rapporti con la Rai, costola del potere politico. Pare che - riporta Repubblica - Nicola Zingaretti del Pd abbia incontrato in un clima molto amichevole il dg Rai Fabrizio Salini. Per il momento i direttore dei telegiornali non verranno toccati, riporta sempre il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari, che però aggiunge: tutti sanno che Monica Maggioni sta facendo carte false per approdare al Tg1 al posto di Giuseppe Carboni, vicino ai 5S, che però dovrebbe restare. Come pure Gennaro Sangiuliano al Tg2. Diverso il discorso per i vertici delle reti, che starebbero per cambiare. Alcune posizioni appaiono già definite: il direttore Stefano Coletta, gradito al centrosinistra, dovrebbe traslocare da Rai3 a Rai1; per la seconda rete è in pole Ludovico Di Meo; per la terza sono in lizza Maria Pia Ammirati e Antonio Di Bella.

 

 

fabrizio salini marcello foa

 

RAI, IL RENZIANO ANZALDI CONTRO ZINGARETTI: "SMENTISCA INCONTRO CON AD SALINI" 

Marco Zonetti per "Affaritaliani.it"

 

Un articolo uscito su Repubblica firmato da Giovanna Vitale scatena l'ira del renziano Michele Anzaldi, Segretario della Commissione di Vigilanza Rai e deputato della Commissione Cultura di Italia Viva. Nell'articolo, l'On. Anzaldi viene indicato come incaricato delle trattative in quota Matteo Renzi per le nomine dei nuovi direttori di Rete e dei Tg del Servizio Pubblico, conseguenti al cambio di maggioranza a Palazzo Chigi.

 

"E' una sonora balla sostenere che io mi occupi di presunte trattative sottobanco sulla Rai" tuona il deputato. "Tutto quello che faccio come commissario della Vigilanza Rai e' pubblico e per atti ufficiali. Sorprende che a scriverlo sia proprio Repubblica: sarebbe bastato chiedere al direttore, Carlo Verdelli, che nel suo libro sulla Rai ha scritto espressamente di non aver mai ne' visto ne' sentito il sottoscritto neanche per telefono, nel periodo in cui era direttore editoriale Rai".

michele anzaldi (2)

 

A onor di cronaca, il direttore Verdelli, nel suo libro Roma non perdona. Come la politica si è ripresa la Rai, uscito per i tipi della Feltrinelli, scrive infatti: "Non l'ho mai incontrato di persona, Michele Anzaldi, mai sentito neanche per telefono. Mi ha schifato a distanza."

 

Ma "l'oracolo di Delfi o di Matrix", come "affettuosamente" Verdelli apostrofa Anzaldi nel libro di cui sopra, è preoccupato soprattutto da una notizia riportata sempre nello stesso pezzo del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari. "A parte il mio ruolo in Vigilanza" dichiara il deputato renziano, "nell'articolo di Repubblica ho trovato molto grave la notizia secondo cui il segretario del Partito democratico Zingaretti si sarebbe incontrato con l'amministratore delegato Rai Salini: spero che Zingaretti smentisca subito. A che titolo l'amministratore delegato Rai incontrerebbe un leader di partito, invece di parlare con i suoi referenti istituzionali, come il ministro dell'Economia? Abbiamo denunciato a suo tempo come Pd lo scandalo degli incontri a quattro Salini-Foa-Salvini-Di Maio, sarebbe strano che oggi il partito avesse cambiato posizione".

GIUSEPPE CARBONI

 

Sulla stessa lunghezza d'onda dell'On. Anzaldi si schiera anche Giorgio Mulè, capogruppo di Forza Italia nella Commissione di Vigilanza Rai: "In mancanza di smentite, sarebbe opportuno che il dottor Salini spieghi con una certa premura perché incontra il segretario di un partito che non ha alcun incarico di governo men che mai legato all'azienda che guida: che serietà offre questo atto di vassallaggio alla pretesa quanto falsa indipendenza dell'ad Rai dalla politica sancita da una legge voluta anche dal Pd?

 

Che esempio da' a chi lavora in Rai? Per la cronaca fu proprio il Pd con le sue varie componenti, ora divise ma tutte comunque al governo, quando non aveva scippato Palazzo Chigi a denunciare con toni da "emergenza democratica" la notizia di incontri tra Salini e esponenti della maggioranza gialloverde".

zingarettistefano coletta foto di baccoGIUSEPPE CARBONI INTERVISTA BEPPE GRILLO

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL COLLE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI, E A FRANCESCO GAROFANI C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA) - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? FORSE NON ESISTE. PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? ANCHE SE CI FOSSE PROBABILMENTE NON POTREBBE, PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…