i tentacoli del clan casamonica sui distributori della lombardia

I CASAMONICA ARRIVANO OVUNQUE – I TENTACOLI DEL CLAN SUI DISTRIBUTORI DELLA LOMBARDIA - SCOPERTA FRODE FISCALE DA 100 MILIONI: CARBURANTE ACQUISTATO NELL’EST EUROPA. TREDICI ARRESTI, DI CUI SEI IN CARCERE E SETTE AI DOMICILIARI. DECINE DI PERQUISIZIONI E SEQUESTRI DI SUPERCAR, VILLE E GIOIELLI

Eleonora Lanzetti per il “Corriere della Sera - Edizione Milano”

 

FRODE FISCALE carburanti

«Tanto c' è zia Iva...». Così uno degli uomini responsabili della frode fiscale da 100 milioni di euro scoperta dalla Guardia di finanza di Pavia, rispondeva alla madre che commentava il costo elevato dello yacht noleggiato a 15 mila euro al giorno. «Iva» non era la zia abbiente che avrebbe saldato il conto della lussuosa vacanza, ma il denaro sottratto con un giro di fatture e bilanci falsi. È quanto emerso dalle indagini condotte dalle Fiamme Gialle, coordinate dal procuratore capo Giorgio Reposo, dal procuratore aggiunto Mario Venditti e dal sostituto procuratore Alberto Palermo.

 

Tredici arresti, di cui sei in carcere e sette ai domiciliari, decine di perquisizioni e sequestri in tutta Italia, tra auto di grossa cilindrata, orologi preziosi e ville. Ai vertici dell' organizzazione, tre soggetti vicini al clan camorristico Polverino, e alla criminalità romana della periferia di Roma est, storica roccaforte dei Casamonica. Tra le persone finite agli arresti domiciliari anche un commercialista 54enne di Casorate Primo (Pavia). Sequestrati i depositi di carburante di un' azienda di Vigevano.

FRODE FISCALE carburanti

 

Le indagini prendono il via nel gennaio 2019, quando i finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria di Pavia, insospettiti dal notevole aumento del transito di autocisterne con targa slovena o croata dirette a Vigevano, al deposito di carburante della Techno Petrol, società con sede a Milano, decidono di interessare insieme alla sezione della polizia stradale e l' Ufficio delle dogane di Pavia. Ciò che le gli uomini delle Fiamme gialle scoprono è un' imponente «frode carosello» di carburanti, quantificata dagli investigatori in 700 mila euro al giorno.

 

FRODE FISCALE

Il volume d' affari della Techno Petrol era impressionante: nel 2019 la società ha fatturato 250 milioni di euro. Il sistema era collaudato: i membri dell' organizzazione acquistavano il carburante, tramite società «cartiere» in Repubblica Ceca, Cipro, Croazia, Romania e Slovenia poi, grazie ad un giro di fatture false - stimato in oltre 400 milioni di euro - riuscivano a rivendere i carburanti a diversi clienti sparsi in tutta Italia, o a distributori di benzina da loro gestiti in Piemonte, Veneto e Lombardia a prezzi molto più convenienti rispetto a quelli di mercato e a quelli delle stazioni di servizio vicine.

 

Bilanci taroccati e tasse non pagate avevano fatto sì che i responsabili della maxi evasione, che godevano dell' appoggio e della «copertura criminale» dei vertici camorristici, accumulassero una montagna di denaro.

 

FRODE FISCALE carburanti

Le menti dell' organizzazione non erano semplici «colletti bianchi» che avevano avuto l' ardore di escogitare il sistema fraudolento e parecchio redditizio, ma soggetti vicini alla camorra e alla criminalità romana. Vincenzo Lamusta, 45 anni, detto «Gesù», Nicandro Di Gugliemi detto «Romeo», 41 anni, e Stanislao De Biase, detto «Stefano», 47anni - secondo gli investigatori delle Fiamme gialle coordinati dal comandante provinciale colonnello Luigi Macchia - sarebbero stati i veri promotori dell' associazione, amministratori di fatto e soci occulti della società al centro delle indagini, nonché di molte altre coinvolte. Erano loro ad avere il compito di ripulire il denaro sporco riciclando i proventi illeciti.

 

I bilanci venivano falsificati, anche grazie alla collaborazione di un commercialista del pavese, ora ai domiciliari, e gli introiti della frode fiscale venivano in parte spartiti e usati per acquistare auto di lusso come Porsche, Ferrari e Lamborghini, pagare vacanze a bordo di yacht da 15.000 euro al giorno, e orologi preziosi dal valore che poteva arrivare anche a 100 mila euro. «È arrivato il Patek (Patek Philippe, nota marca di orologi, ndr ), così ho fatto un bonifico di 50.400 euro», si legge nelle intercettazioni. In parte, il denaro veniva invece reinvestito nella stessa e forse anche in altre attività illecite, per le quali le indagini sono ancora in corso.

FRODE FISCALE carburantiFRODE FISCALE carburanti

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…