A CORONA MANCA SOLO IL CORONAVIRUS - DEVE SCONTARE DI NUOVO NOVE MESI DI CARCERE. LO HA DECISO IL TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA. LUI: ''È UNA VITA CHE SUBISCO INGIUSTIZIE, SONO PRONTO A TUTTO, ANCHE A SACRIFICARE LA MIA VITA'' - AL MOMENTO È AI DOMICILIARI, DOVE GLI HANNO APPENA FATTO UN TAMPONE PERCHÉ AVEVA 38 DI FEBBRE. ''SARÀ CORONAVIRUS?''

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Da.Mas. per ''Libero Quotidiano''

 

fabrizio corona fabrizio corona

Fabrizio Corona non trova pace. Deve scontare di nuovo nove mesi di carcere. Una pena che l'ex fotografo ha già estinto in affidamento terapeutico, tra febbraio e novembre 2018. Ma non è così per il Tribunale di Sorveglianza di Milano, che ha accolto la linea della Procura generale rappresentata dal sostituto pg Antonio Lamanna. «Se va bene a dicembre mi mancherebbero da scontare un anno e 8 mesi. Ora ho 46 anni, se va bene a 48 torno ad essere un uomo libero», diceva Corona sui social prima dell'udienza.

 

Poi la doccia fredda. E la sua reazione dopo la decisione dei giudici: «È una vita che subisco ingiustizie, sono pronto a tutto, anche a sacrificare la mia vita», scrive sulle storie di Instagram. «Ora basta! Basta! Violazione dei principi di giustizia per l'ennesima volta. È una vita che subisco ingiustizie». Un accanimento senza precedenti. Anche per il suo legale: «Faccio il penalista da tanti anni e la revoca "ex tunc"' per cui tu perdi la pena espiata si fa soltanto in caso di violazioni gravissime e non è questo il caso. Con Corona siamo dovuti già andare due volte in Cassazione, ora vedremo. Spero di non dover andare per la terza volta in Cassazione».

 

FABRIZIO CORONA LIBRO FABRIZIO CORONA LIBRO

Non c'erano i presupposti di fatto per annullare questi mesi, anche perché «sulla nota vicenda dei contanti trovati nel controsoffitto era arrivata pure un'assoluzione definitiva», precisa il legale. Ma vediamo i passaggi. La Cassazione a giugno aveva annullato, con rinvio ad una nuova valutazione della Sorveglianza, il provvedimento con cui i magistrati milanesi avevano stabilito che Corona avrebbe dovuto scontare in carcere di nuovo i nove mesi trascorsi in affidamento terapeutico.

 

A fine aprile 2019, la Sorveglianza aveva deciso di revocare l'affidamento terapeutico per le cure dalla dipendenza dalla cocaina, concesso all'ex agente fotografico nel febbraio 2018 e poi sospeso col ritorno in carcere, per le continue violazioni delle regole. I giudici avevano anche stabilito che l'ex re dei paparazzi doveva scontare nuovamente gli ultimi quasi cinque mesi passati in affidamento (annullati dai giudici). E avevano salvato quel periodo tra febbraio e novembre 2018, ma la Procura generale ha chiesto la revoca anche di quei nove mesi.

 

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La Cassazione ha annullato con rinvio la prima decisione della Sorveglianza e nel novembre 2019 è arrivato il nuovo provvedimento dei magistrati milanesi che ha accolto la richiesta della Procura generale. Dopo il secondo annullamento deciso della Cassazione, su ricorso dei legali Ivano Chiesa e Antonella Calcaterra, la "palla" è tornata alla Sorveglianza. E ieri la decisione. Un periodo difficile per Corona: solo tre giorni fa una nuova denuncia contro di lui è stata presentata dalla ex moglie Nina Moric, perché durante una telefonata l'avrebbe minacciata.

 

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Fabrizio attualmente si trova in detenzione domiciliare nella sua abitazione, dalla quale ieri ha postato sui social pure la foto del termometro con la sua temperatura: «Sarà Covid? Ancora non è certo, 38 di febbre incaz... nero, ma mi alleno come quando superavo i momenti difficili in galera»; «malato ma a casa a lavorare», dice ancora Corona. «Febbre e tampone», aggiunge tra un colpo di tosse e l'altro con il volto visibilmente provato. Un uomo con indosso camice e mascherina si avvicina per fargli il tampone. Ora aspettiamo l'esito.

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