marco giusti dizionario commedia sexy

CORRI IN LIBRERIA, C'È MARCO GIUSTI CHE TI ASPETTA! - IL 1 NOVEMBRE ARRIVA L'IMPERDIBILE ''DIZIONARIO STRACULT DELLA COMMEDIA SEXY'', PIÙ DI 400 TITOLI SCHEDAT: DATI TECNICI, TRAMA, CRITICA E ANEDDOTICA VARIA, DALLA FRASE DI LANCIO SULLE LOCANDINE AL GRADO DI NUDITÀ DELLE DIVE, VICISSITUDINI PROCESSUALI, INCASSI, STRONCATURE, INFORTUNI SUL SET, NUMERO DI METRI TAGLIATI DALLA CENSURA…

Luigi Mascheroni per “il Giornale

marco giusti dizionario stracult della commedia sexy

 

Se gli italiani hanno una predisposizione, ben prima dell' Alighieri, è alla commedia (genere nel quale, fin dai latini, hanno sempre eccelso, più che nella tragedia). E se hanno un' inclinazione, è al sesso.

 

Il teatro comico romano, Giovenale, le satire, la commedia dell' arte, Goldoni, il varietà, la grande commedia all' italiana del cinema degli anni '50-60... C' era una volta - epoca d' oro e Lingua d' argento, sono gli anni Settanta - la commedia sexy. Al netto dei sottofiloni e ramificazioni (i decamerotici, poliziottesche, caserme, la famiglia, l' erotismo alla siciliana, le liceali...) è considerata un fenomeno con caratteristiche uniche nel panorama cinematografico mondiale: l' abbiamo creata, declinata in tutte le varianti possibili, e esportata, dalla Francia al Brasile, fino al Giappone (arricchendo la versione base con inserti hard).

 

Quando c' è da (far) ridere e giocare col sesso, ci siamo sempre fatti notare. Intrighi amorosi, invenzioni linguistiche, battute, maschere, equivoci, scambi di persone, erotismo e belle dame. Gli elementi sono gli stessi che usava Plauto. Il nostro cattolicesimo ci ha aggiunto il peccato, la Democrazia Cristiana il comune senso del pudore, il Sessantotto ha lasciato in dote il nudo e un produttore ha scoperto Edwige Fenech. Tutto il resto è venuto da sé. ...e si salvò solo l' Aretino Pietro, con una mano davanti e l' altra dietro... Era il 1972, e la creatività titolistica non era neppure ancora ai suoi massimi.

 

Il massimo esperto, oggi, con una decennale carriera in sale di quartiere, è Marco Giusti - autore televisivo, critico e storico del cinema, conoscitore di serie A degli Italian Kings of B' s - che aggiunge ora un altro tassello alla sua opera di catalogazione antropofilmica del cinema popolare italico.

edwige fenech 7

 

Ed ecco, dopo i volumi dedicati al peplum, agli spaghetti-western e agli 007 di casa nostra, il monumentale Dizionario Stracult della Commedia Sexy (Edizioni Bloodbuster, pagg. 528, euro 35).

 

COMMEDIA SEXY ALL ITALIANA

Più di 400 titoli schedati (dati tecnici, trama, critica e aneddotica varia, dalla frase di lancio sulle locandine al grado di nudità delle dive, vicissitudini processuali, incassi, stroncature, infortuni sul set, numero di metri tagliati dalla censura... dio mio, quante inquadrature ci siamo perse...), dalla A di Acapulco, prima spiaggia a sinistra (Sergio Martino, 1983) a Zucchero, miele e peperoncino (Sergio Martino, sempre lui, 1981), lungo poco più di un decennio, quel gran pezzo dei Settanta (poi la tv commerciale inghiottirà sesso, commedia e tutti i suoi protagonisti, da Gianfranco D' Angelo a Lory del Santo), oltre un inserto fotografico con i flani d' epoca (imperdibile quello de Il merlo maschio, 1971) e i migliori manifesti disegnati dal maestro del genere, Enzo Sciotti (gli originali costano anche 6mila euro). Ma soprattutto con una sontuosa introduzione (80 fittissime pagine) in cui Marco Giusti ricostruisce nascita, contesto storico, evoluzione, crisi e resurrezione critica della commedia sexy. Testo definitivo.

 

COMMEDIA SEXY ALL ITALIANA

Di definito, in realtà, non c' era molto quando tutto iniziò. Se non che a un certo punto, '68&dintorni, grazie alla rivoluzione culturale, alla minigonna e Wilhelm Reich, mentre i primi giornaletti spinti arrivano in edicola, l' Italia - sia quella povera e cattolica del dopoguerra sia quella più ricca e democristiana del boom economico - scopre che il sesso, oltre a farlo, si può raccontare, guardare, discutere, svelare, spiare. Spogliamoci così, senza pudor... 1977.

 

COMMEDIA SEXY ALL ITALIANA

Meno pudore e più trasgressione, mentre nel Belpaese (Luciano Salce, 1977) si comincia a sparare nelle strade, «la prima linea del cinema più impegnato e artistico, diciamo la nostra Nouvelle vague» - scrive Giusti - indica la via italiana all' erotismo. Curioso: non sono i mestieranti, gli artigiani, le seconde linee, ma i grandi registi a firmare film che da lì a poco, certo in modo molto più godereccio e scollacciato, daranno vita a varianti fortunatissime. Il Decameron di Pasolini (1971). Ultimo tango a Parigi di Bertolucci (1972). Malizia di Salvatore Samperi (1973). Amarcord di Fellini (1973), che tratta il sesso in maniera marginale, ma già fortemente erotica e iconica.

 

L' impronta dei maestri, un pubblico enorme pronto a farsi un' abbuffata di sesso, produttori che sfruttano l' onda, budget in fondo limitati e incassi per il tempo faraonici, una classe di favolose attrici minorenni, ragazzine, adolescenti, liceali, nipoti, Grazie zia, cugine e cognate, mogli, amanti e sorelle bone. Oppure vestite da infermiere, dottoresse, poliziotte...

 

Il gradimento nazional-popolare delle dive desnude determinava il loro cachet. Edwige Fenech, regina del genere sexy, poteva ottenere 70 milioni a film, Gloria Guida 50, Femi Benussi tra i 10 e i 15.

COMMEDIA SEXY ALL ITALIANA

 

Tra i maschi, la star assoluta che trasformava in code al botteghino ogni pellicola che interpretava, era Lando Buzzanca (che prendeva gli stessi soldi di un Volontè). Donne nude e Homo eroticus.

 

Il fatto, è che non era solo una questione di donne nude e erotismo casereccio. I film della commedia sexy proiettano, come sempre, i desideri, le frustrazioni e le abitudini degli spettatori che li (ri)guardano. Peccati di provincia, vizi di famiglia, calde notti e collegiali, sogni di classi miste, storielle di corna e di passione, Innocenza e turbamento, notti peccaminose e novelle licenziose... Non c' è nulla da fare. Il Paese in quegli anni ha Il sesso in testa.

 

I corpi sono bellissimi, a volte leggermente imperfetti ma più veri e sensuali. A portata, come si dice, di mano. La censura è occhiuta e più morbosa degli sceneggiatori, la critica militante fatica parecchio a capire, gli spettatori neppure si sforzano di farlo, gli bastano collant e scollature, il politicamente corretto non era ancora nato (e si poteva intitolare un film Elena sì, ma ... di Troia), le femministe protestavano, ma anche loro senza reggiseno, e comunque solo nel 1974 si produssero 176 film e le sale erano 9.089.

 

Di quell' anno, peraltro, si ricorda La signora gioca bene a scopa?

banfi fenech

con la più bella battuta dell' intero filone (Oreste Lionello, che interpreta uno sceneggiatore, rivendica: «Io faccio un cinema di rottura!», cui la cameriera risponde: «Di coglioni»), e una scena di nudo memorabile della Fenech. La pellicola fece 718 milioni di lire di incassi.

COMMEDIA SEXY ALL ITALIANA CASSINI BOMBOLOw la foca bombolow la foca bombolo bombolomagalli dorato e forzuto uomo oggetto per barbara bouchet magalli dorato e forzuto uomo oggetto per barbara bouchet lory del santo (97)COMMEDIA SEXY ALL ITALIANA

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...