daverio piero alberto angela

DAVERIO, MA CHE DAVVERO? “IN RAI DAVO FASTIDIO A PIERO E ALBERTO ANGELA” – PARLA LO STORICO DELL’ARTE NUOVO INVIATO DI “STRISCIA”: "MI DISPIACEVA NON FARE PIU’ TV. LA RAI È UNA FORMA DI REDISTRIBUZIONE POLITICA IN CUI ORA NON RIENTRO. GLI ANGELA FORSE NON VOGLIONO CHE ALTRI VENDANO PANINI DAVANTI ALLA LORO PASTICCERIA...” – LA TIRATA D’ORECCHIE A BRUXELLES

l eleganza di philippe daverio (2)

Alessandra Menzani per “Libero quotidiano”

 

L' Italia è un immenso museo all' aperto gratuito. E se si ha come guida turistica Philippe Daverio lo spettacolo diventa doppiamente interessante. L' ha capito Antonio Ricci che ha cucito addosso allo storico dell' arte, professore e saggista di origini alsaziane, la rubrica culturale con scadenza settimanale Muagg - Il museo aggratis.

 

Daverio, ex politico dall' educazione ottocentesca, 70 anni il prossimo 17 ottobre, da questa stagione è dunque l' inviato di Striscia la notizia più intellettuale di tutti insieme ovviamente a Davide Rampello che cura lo spazio Paesi, paesaggi.

 

Come è nata la rubrica Muagg?

«La genialità non è mica la mia, sa? Antonio Ricci e mia moglie ogni tanto si sentono e hanno tramato alle mie spalle. Mi dispiaceva non fare più tv».

 

Che rapporto ha con Antonio Ricci?

PHILIPPE DAVERIO E LA MOGLIE ELENA GREGORI

«È molto simpatico, riesce a nascondersi dietro l' ironia. Questo progetto è ironico nel suo significato antico. L' ironia era un metodo della maieutica. Consiste nello spostare il punto di vista. Per chi si occupa di comunicazione artistica diventa una chiave molto interessante».

 

A Striscia mostra le bellezze italiane che si possono ammirare senza pagare. Cosa vedremo nelle prossime settimane?

«Mi concentro su Milano e Roma, perché non ho molto tempo. Il Duomo di Milano visto da fuori è uno dei miei mantra. Ma non solo. Saremo a Verona e in Piazza San Marco a Venezia, un grandissimo museo all' aperto gratis. In questi giorni vado a Bergamo, città lombarda praticamente a un passo da Milano ma che raramente un meneghino pensa come gita domenicale. Ma sbaglia.

 

A Bergamo Alta è come se fossimo in una città toscana. Pensiamo alla basilica di Santa Maria Maggiore, con sculture e tarsie più belle del mondo, alla cappella del Colleoni. Sono sempre meno, oggi, le cose che si possono vedere gratis, ma cerco di spingere la gente a una psicologia diversa del viaggio».

ANTONIO RICCI

 

Cosa ne pensa della decisione del ministro della cultura Franceschini di reintrodurre le domeniche gratis ai musei, tolte da Bonisoli?

«Sono pienamente d' accordo. Il ministro che c' era prima era vittima delle strutture interne del dicastero che tendono a un conservatorismo perenne. Franceschini, nel 2014, ha fatto una riforma innovativa. L' idea dei direttori di museo stranieri ha dato vitalità. L' esempio di Brera è molto buono. Ma rimane il problema annoso di Palazzo Citterio».

 

Con Striscia andrà anche al Sud?

«Sì. Voglio fare la Sicilia e un po' di Napoli. Io sono un "terronista". Faremo vedere luoghi totalmente ignoti, come ad esempio Cracco in Calabria, una città fantasma sui cui dovremmo fare dei ragionamenti. Dovremmo per esempio tirare le orecchie a Bruxelles: perché non ci danno i soldi per mettere a posto?».

 

Cosa dovrebbe fare di più la politica per la cultura?

Philippe Daverio

«Innanzitutto, fare un pensiero nel bilancio nazionale, che dice? In cultura noi spendiamo un quarto rispetto ai tedeschi, e abbiamo molta più roba. I francesi spendono due volte e mezzo più di noi. Avendo molte più cose, noi abbiamo molti più dipendenti: la maggior parte dei finanziamenti vanno in spese per il personale. Dunque poco in investimento e promozione. Una volta, si ricorda?, la Rai faceva l' Intervallo, quello con le pecorelle e la musichetta. Oggi nemmeno quello».

 

piero alberto angela

Diceva che le manca avere un suo programma: Passepartout, su Raitre, era un gioiellino.

«Mi divertivo. La tv di Stato è una grande associazione benefica, una forma di redistribuzione politica in cui ora non rientro. Passepartout è stato uno dei programmi più replicati della storia, adesso hanno smesso dopo che io ho domandato: "Come la mettete con i diritti d' autore?'».

 

In tv c' è spazio per la cultura?

«Molto ridotto. Ci provano gli Angela, Piero e Alberto. Hanno un feudo di natura ereditaria, forse gli davo un po' fastidio. Non lo so, a pensare male degli altri si fa peccato ma a volte si indovina».

Lo diceva Andreotti.

«Forse non vogliono che altri vendano panini davanti alla loro pasticceria...».

 

Angela a parte?

«C' è Sky Arte che fa cultura all' inglese, il cui approccio è classista: la tv per loro deve essere pop, meno colta. L' approccio italiano è più trasversale, gli unici che la fanno di questo tipo sono quelli di National Geographic che però ha mezzi mostruosi: un' ora di trasmissione costa cifre molto alte».

 

Lei che si definisce «orgogliosamente non laureato alla Bocconi», cosa pensa dei ministri senza laurea?

DAVERIO

«Non sono laureato in economia, ma sono ordinario universitario di architettura. La vita spesso è laurea più importante, ma non per questo i ragazzi non si devono iscrivere: ne abbiamo tre volte in meno dei tedeschi. Per me la scuola dell' obbligo, qualsiasi essa sia, anche professionale, dovrebbe durare fino ai 22 anni».

 

E la politica? Dopo la giunta Formentini e l' impegno con Filippo Penati, ha chiuso?

«Beh. Recentemente ho fatto la campagna per +Europa: sono europeista, penso di aver fatto guadagnare un bel pezzo di elettorato. Ho fatto una bellissima stagione negli anni Novanta con Formentini a Milano e sono molto fiero del lavoro svolto perché la città di oggi è quella che pensammo allora. I milanesi sono più felici rispetto ai romani perché sanno che domani staranno meglio di ieri. Come i bergamaschi».

 

Questione di fiducia nel futuro?

PHILIPPE DAVERIO - HO FINALMENTE CAPITO L ITALIAPhilippe Daverio

«Fiducia fortificata con lo scopo sull' onda del progresso. L' onda di regresso genera depressione».

l eleganza di philippe daverio (1)Philippe Daverio e DAVERIO l eleganza di philippe daverio (3)

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...