esports

ALLA FACCIA DEL NERD! - I GIOCATORI PROFESSIONISTI DI VIDEOGAME GUADAGNANO FINO A 3 MILIONI DI DOLLARI PARTECIPANDO A SPETTACOLARI COMPETIZIONI SEGUITE IN RETE DA MIGLIAIA DI APPASSIONATI -  IN ITALIA? NON MANCANO LE DONNE E ABBIAMO ANCHE UN CAMPIONE EUROPEO DI FIFA, DANIELE PAOLUCCI: "IN QUESTI ULTIMI MESI HO PORTATO A CASA 30 MILA EURO" - VIDEO

 

Federico Cella per il “Corriere della Sera”

 

peter dagerpeter dager

Il confronto con Cristiano Ronaldo, che ha chiuso il 2016 con un fatturato sugli 80 milioni di euro, non si pone. Però i quasi tre milioni di dollari che Peter Dager si è finora portato a casa giocando a un videogame non sono briciole. L' americano di 24 anni è un mago a Dota2 e milioni di persone seguono le sue imprese con mouse e tastiera.

 

Parliamo di eSports , un fenomeno nato vent' anni fa in Corea del Sud e che in questi mesi sta provando a prendere forma anche in Italia. Dove, sulla scia di Paris Saint-Germain e Manchester City, diverse società di calcio, il top per quanto riguarda lo spettacolo sportivo nel nostro Paese, stanno creando i propri team di gamer professionisti.

 

peter dager 2peter dager 2

Sul piatto c' è un affare globale da oltre 600 milioni di euro tra biglietti, sponsor e diritti di trasmissione, cifra che dovrebbe raddoppiare nei prossimi tre anni. Gli sport elettronici si stanno proponendo come lo spettacolo sportivo del futuro: diventeranno competizioni da medaglia nei Giochi asiatici del 2022, e negli Stati Uniti nella fascia dei Millennial il numero di tifosi dei cyber-atleti ha quasi raggiunto quello dei fan di alcuni sport tradizionali.

 

I cosiddetti pro gamer sono veri professionisti che vivono di premi milionari, sponsor e di tutto l' indotto che arriva dal muovere masse incredibili tramite i canali social. «Non siamo lontani dagli atleti veri: se a tutti piace giocare a calcio ma solo in pochissimi arrivano in serie A, così a molti piace Call of Duty ma solo se sei un talento arrivi a giocarti i mondiali».

 

esportsesports

Il racconto è di Michela «Banshee» Sizzi, 27 anni, di Bergamo, pro gamer e capitano del team femminile di True eSports . «Da noi al momento è impensabile poter vivere solo di questo. Negli Usa parliamo invece di campioni coccolati, che si allenano 8-12 ore al giorno sotto lo sguardo di preparatori professionisti». A seguire le squadre, oltre al manager, c' è l' allenatore in campo, il mental coach e l' analyst che seziona le partite per capire dove si può migliorare.

 

esports 3esports 3

Nessuno spazio per l' improvvisazione, dunque: gli eSports oltreoceano sono un movimento maturo. Il colosso televisivo Espn ha inaugurato un canale ad hoc (da noi sia Sky sia Mediaset ci stanno pensando), Facebook ha siglato un accordo con Esl - piattaforma leader nei tornei - per trasmettere in streaming eventi capaci di sfiorare i 50 milioni di spettatori l' uno.

 

Alcuni team, come i brasiliani di Luminosity Gaming, hanno costituito delle accademie per coltivare i gamer dei prossimi anni, in Gran Bretagna la Staffordshire University ha aperto i primi corsi di laurea europei in eSports . Follia?

 

luminosity gaming luminosity gaming

«Non proprio, direi una lettura dei tempi che cambiano e di nuove generazioni che crescono con l' on demand, la comunicazione bidirezionale dei social, l' intrattenimento interattivo». È l' analisi di Pierluigi Parnofiello, amministratore delegato di Personal Gamer, società italiana che lavora sugli eSports dal 2010.

 

«Per tutte queste considerazioni i teenager stanno perdendo interesse verso gli sport tradizionali, quelli che ti "costringono" per ore davanti alla tv senza possibilità di interagire con i protagonisti in campo». In Italia il tema è tutto da scrivere. La Sampdoria ha dato il via, l' hanno seguita Bologna, Empoli, Genoa.

michela sizzimichela sizzi

 

E la Roma, che si è affidata a veri esperti del settore come gli inglesi di Fnatic. Si tratta di mettere un piede nel futuro, e di approcciare un' audience (i più giovani) e nuovi mercati dove il nostro calcio ha notevoli margini di crescita economica. E anche se tra gli eSports giochi di calcio come Fifa hanno un pubblico decisamente più ridotto rispetto ai già citati Dota 2, League of Legends e Counter-Strike, possono funzionare come ponte per il cosiddetto pubblico casual che fatica a capire il fenomeno.

 

Stesso ragionamento per una gara di MotoGp, dove è appena partito un progetto che vede l' Italia in pole position: la Dorna, società che gestisce i diritti del Motomondiale, ha presentato il MotoGp eSports Championship, un campionato virtuale che si svolgerà sul gioco ufficiale della MotoGp che è sviluppato dalla milanese Milestone.

 

Sono però ancora poche le grandi aziende che investono da noi. Oltre a Redbull c' è Samsung, che a fine maggio ha concluso il percorso durato tre mesi di Fight for Glory, talent per costruire una squadra professionale di Overwatch.

pro gamer donnepro gamer donne

 

«È un favore che abbiamo fatto a noi stessi, per portare il marchio nelle arene del pro gaming, la serie A dei videogiochi», spiega Martino Mombrini, direttore marketing per l' IT di Samsung Italia, parlando del mercato nazionale dei videogame da un miliardo di euro. «Ma è anche una spinta che abbiamo voluto dare al movimento perché possa esplodere».

 

Perché questo accada serve uno sforzo culturale: mentre gli eSports saranno specialità da medaglia ad Hangzhou nel 2022, il Coni a inizio 2017 non ha incluso gli sport elettronici tra le discipline riconosciute. Una decisione che blocca la costituzione delle associazioni sportive dilettantistiche che farebbero da base per lo sviluppo delle competizioni digitali nel Paese.

 

2 - Federico Cella per il “Corriere della Sera” 

 

daniele paoluccidaniele paolucci

Daniele Paolucci a 21 anni è diventato campione d' Europa. Di calcio, ma non quello «vero» che il ragazzo romano ha praticato anche nelle giovanili della Roma fino ai 18 anni. Il «Prinsipe», questo il suo tag da battaglia, a maggio ha sbaragliato la concorrenza giocando a Fifa, il videogame più venduto in Italia. Poi a Berlino, come l' Italia nel 2006, si è giocato il Mondiale.

 

Ma ha perso. «Miei errori», ammette, ma con un taglio tecnico tipico da eSports .

«Avevo troppe finestre aperte, social e streaming per far seguire in Italia le mie partite. E così ho sofferto di molti "lag", rallentamenti sulla console che mi sono costati le partite determinanti. Mi è mancata l' esperienza ma mi rifarò».

 

Gli sport elettronici sono «democratici»: in questi giorni Paolucci si sta giocando un nuovo round di qualificazioni per approdare a un altro torneo mondiale, a Londra in agosto. «Quando diventi un pro gamer è difficile annoiarsi: eventi e tornei si susseguono. E in più ci sono gli allenamenti, quotidiani altrimenti perdi la mano».

 

daniele paolucci 2daniele paolucci 2

Daniele imposta la squadra con un 4-3-3 iniziale, dove in difesa e centrocampo schiera i suoi idoli della Roma: Manolas, Florenzi, Nainggolan. Nella modalità Ultimate Team, a Fifa si può costruire la squadra come si vuole. «Per cui in attacco ti ritrovi sempre gli stessi: io gioco con Messi, Ronaldo e Suarez, come quasi tutti gli altri».

 

Il Prinsipe ha ricevuto offerte da diverse squadre italiane per entrare nei nuovi team di eSports . «La passione si trasforma in lavoro: avrò uno stipendio, sui 1.200 euro, e vitto e alloggio». Perché un giocatore professionista, anche se di videogiochi, deve vivere in ambiente protetto, seguito dai coach, allenarsi e promuovere il proprio nome con i video su YouTube e i post sui social.

 

esports 2esports 2

Essere bravi non basta: bisogna essere conosciuti e muovere le masse di adolescenti, il vero valore commerciale di un pro gamer. Valore che inizia a essere non da poco: «Negli ultimi mesi ho portato a casa circa 30 mila euro». Con buona pace di papà e mamma Paolucci. «Ora se mi trovano davanti alla Playstation non si lamentano: sanno che lo faccio per lavoro».

pierluigi parnofiellopierluigi parnofiello

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…