concertone san giovanni

“LO SGRAVIO E’ MIO E ME LO GESTISCO IO” – AL CONCERTONE AMBRA ATTACCA I BONUS FISCALI PER LE ASSUNZIONI ALLE DONNE: "CONVENGONO SOLO AI DATORI DI LAVORO" - ILARIA CUCCHI RICORDA IL FRATELLO STEFANO: "SENTIRVI GRIDARE IL SUO NOME SIGNIFICA CHE LA BATTAGLIA DI QUESTI ANNI NON È STATA INUTILE” – ZINGARETTI: LA MIA CANZONE? FATEME CANTA’ DI ULTIMO – NOEL GALLAGEHR INCANTA CON L’OMAGGIO AI BEATLES E I SUCCESSI DEGLI OASIS – VIDEO

 

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

Da repubblica.it

 

 

lodo guenzi e ambra angiolini foto di bacco (1)

"Stefano è morto come un ultimo tra gli ultimi". Dal palco del Concertone del Primo Maggio a Roma Ilaria Cucchi ricorda suo fratello Stefano, il giovane geometra romano morto nel 2009 dopo un violento pestaggio all'interno di una caserma dei carabinieri, dove era stato condotto in seguito a un fermo.

 

fulvio abbate daniela martani foto di bacco

"Stefano non era nessuno e di lui non importava niente a nessuno - continua Ilaria, commossa quando in migliaia nella piazza hanno gridato il nome del fratello - sentire il suo nome gridato qui in questa piazza significa che la battaglia che abbiamo portato avanti in questi anni non è stata inutile, abbiamo aperto un varco. Forse oggi abbiamo dimostrato che non bisogna mai smettere di crederci, mai smettere di indignarsi, mai cedere al pregiudizio, mai voltarsi dall'altra parte".

rancore foto di bacco (1)

 

 

 

 

Su uno schermo gigante viene poi mostrata la foto di Ilaria in lacrime,  scattata il giorno della pronuncia della sentenza che assolveva tutti per insufficienza di prove. "Quella non era la nostra sconfitta  - continua Ilaria Cucchi, con indosso una maglietta con la scritta 'sulla mia pelle, sulla pelle di tuttì - ma era la giustizia che ammetteva il suo fallimento. Stefano Cucchi non era caduto dalle scale ma era stato violentissimamente pestato e di quelle percosse è morto".

 

nicola zingaretti foto di bacco

"In questa storia hanno perso tutti. Ma è una vicenda che umanamente ha fatto succedere qualcosa: c'è un prima e un dopo Ilaria", ha aggiunto la conduttrice Ambra Angiolini, che precedentemente ha dovuto placare il pubblico di piazza San Giovanni che ha intonato cori contro la polizia.

ex otago foto di bacco (3)

 

"I diritti umani non sono mai e per nessun motivo sacrificabili", ha concluso Ilaria. Il coconduttore Lodo Guenzi ha poi citato le parole dei genitori di Federico Aldrovandi, il diciottenne morto anche lui nel 2005 dopo un fermo da parte della polizia, che da Ferrara hanno mandato un messaggio: "Salutiamo con il cuore tutta la gente del Primo Maggio, diamo un abbraccio enorme a chi non si arrende per le ingiustizie". Ilaria Cucchi ha risposto ringraziando la famiglia Aldrovandi: "È partito tutto da Ferrara".

ex otago foto di bacco (4)ex otago foto di bacco (2)ex otago foto di bacco (1)eugenio in via di gioia foto di baccoex otago (6) foto di bacco

concertone primo maggio noel gallagher

rancore foto di bacco (2)anastasio foto di bacco (1)fulminacci (2) foto di baccoanastasio foto di bacco (3)fulminacci foto di baccoambra angiolini e lodo guenzi foto di bacco (1)canova foto di baccoambra angiolini e lodo guenzi foto di bacco (2)ambra angiolini foto di baccoema stokholma e gino castaldo foto di baccoex otago foto di bacco (5)fave grana e salumilodo guenzi e ambra angiolini foto di bacco (2)marco castoro e fulvio abbate foto di baccogiovanni anversa stefano colettala municipal intervistati da marco castoro foto di baccola porchettarancore foto di bacco (3)zen circus foto di bacco

 

anastasio foto di bacco (2)

concertone primo maggio coma_coseconcertone primo maggio ambra lodo guenziconcertone primo maggio

 

valeria fusarri ciao sono vale foto di bacco

concertone piazza san giovanniconcertone primo maggio ambra lodo guenzi

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”