antonio razzi bashar al assad

POSTA! - MACRON DICHIARA: ABBIAMO LE PROVE CHE ASSAD HA USATO ARMI CHIMICHE. SONO LE STESSE PROVE CHE AVEVA SARKOZY CONTRO GHEDDAFI? - LA MACUMBA DI MASSIMILIANO ALLEGRI: NELL'INTERVISTA POST PARTITA FA GLI AUGURI ALLE ALTRE ITALIANE E SUBITO LA LAZIO VIENE ELIMINATA IN MODO INCREDIBILE

airbus a340 nuovo aereo blu di renzi 5

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

Caro Dago, ancora un rinvio per la vendita di Alitalia. Nessuno vuole farsi carico dell'aereo in leasing di Renzi.

BarbaPeru

 

Lettera 2

Caro Dago, riforma Macron degli atenei, polizia alla Sorbona per sgomberare gli studenti. Ma non era la Le Pen a essere "fascista"?

Riccaedo Porfiri

 

Lettera 3

Caro Dago, secondo medico no vax radiato dall'Ordine di Milano. Siamo stati 18 anni senza obbligo di vaccini e all'improvviso ci sono pericolose epidemie. Perché non spiegano la causa di questa "emergenza"? Forse i "tanto utili" migranti?

Vic Laffer

luigi di maio salvini

 

Lettera 4

Caro Dago, nel primo trimestre 2018 l'avanzo commerciale cinese nei confronti degli Usa è aumentato del 19,4%. E poi dicono che sui dazi Trump stia sbagliando...

Corda

 

Lettera 5

Caro Dago, non comprende la posizione di Salvini... Ma il povero Di Maio aveva già avuto problemi a comprendere le mail della Taverna!

Giuliano

 

Lettera 6

salvini meloni e berlusconi in conferenza stampa

Caro Dago, la soluzione è a portata di mano. Cdx 37%, M5S 32%. Si fa il governo "Cencelli": Lega 17%, FI 14%, FdI 6%, 5 Stelle 32%. Come hanno stabilito gli elettori. Se Di Maio non vuole lo dica alla svelta perché non ha i numeri per porre condizioni e si torni a votare.  

Luisito Coletti

 

Lettera 7

Caro Dago, ieri, durante le consultazioni al Quirinale, "rovesciata" alla Cristiano Ronaldo di Berlusconi.

Alan Gigante

 

Lettera 8

La makumba di Allegri che nell'intervista post partita fa gli auguri alle altre italiane…colpisce la Lazio.

Alfredo

 

Lettera 9

salvini e berlusconi in conferenza stampa

Alcuni parlano della “zampata del vecchio leone”, altri di “cazzata del vecchio coglione”.

Ai posteri...

Giuseppe Tubi

 

Lettera 10

Lega, Fratelli d'Italia, Noi con l'Italia e Movimento 5 Stelle hanno 385 seggi alla Camera (Gentiloni ha avuto la fiducia con 368 seggi). La migliore risposta degli alleati al ducetto B. E l'Italia avrebbe un governo degli Italiani (55% dei voti)

Enrico

 

Lettera 11

MATTARELLA E LUIGI DI MAIO

Caro Dago, ai tempi d'oro, dopo 2 anni di Prodi, il Pdl da solo prendeva il 37% e la coalizione il 46,8%. Ora, dopo i 4 anni disatrosi di Pd e Renzi, con  Berlusconi condannato e incandidabile, il M5S non è riuscito ad andare al di là del 32%. Altro che successo: è un mezzo flop.

Matt Degani

 

Lettera 12

Caro Dago, un partito fondato da un comico che candida premier uno che non ha mai né studiato né lavorato e che siccome non ha la maggioranza chiede agli altri leader di fare un passo di lato e regalargli i voti per poter governare. In quale Paese al mondo poteva succedere se non in Italia?

Jack Noto

 

Lettera 13

ASSAD

Caro Dago, da quando in Italia sono sbarcati i marziani? Davvero qualcuno pensava che Berlusconi non avrebbe risposto allo scemotto di Pomigliano?

Bobby Canz

 

Lettera 14

Caro Dago, Macron dichiara: abbiamo le prove che Assad ha usato armi chimiche.

Sono le stesse prove che aveva Sarkozy contro Gheddafi? Il bambino non vede l'ora di giocare a fare il vicesceriffo di Trump e bombardare la Siria, tanto profughi e rifugiati se li prende l'Italia...

FB

 

Lettera 15

Caro Dago, Berlusconi non la smette mai di voler fare la prima donna. All’uscita dall’udienza con Mattarella, non ha digerito che Salvini leggesse il comunicato concordato, ed appena quest’ultimo si è allontanato dal microfono e telecamere, si è impadronito della scena per fare la sua dichiarazione, in quel frangente, inopportuna.

macron napoleone

 

Ormai, data la sua età, non si rende conto di aver fatto il suo tempo e che debba fare due passi indietro per dar spazio a linfe vitali nuove e giovani. E’ assurdo ed inutile calcare ancora le tavole del palcoscenico quando non si la stoffa e quando si sono sprecate

delle ottime occasioni avute. Se in quel momento fosse stato in silenzio avrebbe fatto un ottimo servizio alla coalizione ed a se stesso.

Annibale Antonelli  

 

Lettera 16

Caro Dago, transustanziare Salvini da "privilegiato che non ha mai lavorato un minuto in vita sua pagato dai contribuenti per non combinare nulla" a "nuova popstar" della politica è l'ultimo miracolo, officiante Gramellini, compiuto nel delubro di via Solferino. Pur di disarcionare il Cavaliere, i nasi turati non bastano mai.

Giorgio Colomba.

 

Buffon-Del-Piero-arbitro-781x450

Lettera 17

Gentil Dago,

Ai tanti critici di Buffon, tra cui l'ex bianconero Del Piero, la più convincente risposta l'hanno data gli spettatori madrileni, che hanno applaudito il portierone, mentre usciva dal campo, e l'implacabile Cristiano Ronaldo, che ha abbracciato Gigi, in sala-stampa.

Sopra le righe e non eleganti, forse, alcune frasi del capitano della Juventus sull'arbitro inglese, del tutto "unfit"a dirigere una sfida così delicata.

 

buffon

Ma comprensibile la amarezza di Gigi, in primis, da quanti sono consapevoli dei sacrifici, che un campione deve sostenere per restare ad alti livelli. E della rabbia e del dolore, che si provano, quando si deve rinunciare a un sogno, a causa di una decisione ritenuta ingiusta Champion's non può finire, con l'amara notte di Madrid, la carriera di Buffon, che il Presidente, Andrea Agnelli, deve lasciar libero di decidere se continuare o meno. Non si ripeta, con il numero uno bianconero, il "caso Totti" !

Ossequi

Pietro Mancini

 

Lettera 18

Di Maio Mattarella

Dago Dago, davvero surreale le rappresentazione offerta dalle delegazioni dei partiti all'uscita dai colloqui con Mattarella, Di Maio, come un disco rotto, continua a parlare delle "riforme che gli italiani attendono da trent'anni", per cui uno va indietro al 1988 nel tentativo di chiarirsi le idee, invano.

 

Poi c'è la delegazione piddina assolutamente renziana ma senza il furbissimo Renzi, capirai. Infine il povero Salvini, al quale basterebbe dare una ripassata alla storia recente per comprendere quale destino infausto tocchi agli alleati/sostenitori di Berlusconi traendone le conseguenze del caso, dal trio Bossi-Fini-Casini passando per Tremonti, Formigoni e Bertolaso per arrivare a Fede, Dell'Utri, Capezzone etc.  

Gianluca

 

VIGNETTA ELLEKAPPA - DI MAIO SALVINI E LA SIRIA

Lettera 19

Caro Dago, ti ricordi dei tuoi passati scolastici? Quelli delle elementari con la prima poesia ripetuta, con fatica, a memoria e la maestra accanto che ti ritmava il tempo e ti aiutava come qualsiasi bravo suggeritore teatrale del tempo che fu? Bene, ieri ho assistito alla stessa scena. Da una parte lo scolaro Salvini ed accanto il teatrante, suggeritore, Silvio da Arcore.

 

Non riusciva a stare fermo ed in silenzio, come comparsa, accanto al “leader” (?) del centro destra, Salvini; doveva per forza mettere il sigillo al tutto, dando prova che alla fine, secondo lui, e probabilmente è ancora così, è il leader incontrastato, della coalizione.

 

MATTARELLA E SALVINI

Ora la situazione è realmente bloccata. A meno che Salvini non abbia uno scatto reale di orgoglio e si scrolli di dosso la figura ingombrante ed asfissiante del padre padrone, che non molla le armi nemmeno in punto di morte. Come nell’Edipo re, dovrà “uccidere”, in questo caso politicamente, il padre, per potere diventare realmente quello che si racconta nelle segrete stanze, ma che pubblicamente, si è visto, non è.

 

Imbarazzante e tragicomica. Ecco la sensazione avuta e provata ieri nel vedere la coalizione del cd davanti alla stampa. Adesso se ne vedranno delle belle, dipende solo dalla quantità di “testosterone politico” presente nei personaggi in competizione. Incrociamo le dita. Benvenuti in Italia, terra di santi, poeti e ottantenni che non se ne vogliono andare in pensione. Saluti

Pegaso Nero

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?