colombari

"IL COVID HA ROTTO GLI EQUILIBRI DELLE FAMIGLIE. QUANTE LITI CON NOSTRO FIGLIO, SIAMO STATI DA UNO PSICOLOGO" – MARTINA COLOMBARI, MOGLIE DI COSTACURTA E MAMMA DI ACHILLE, 16 ANNI, RACCONTA LE DIFFICOLTÀ DELLA DAD, LA SCUOLA DAVANTI ALLO SCHERMO - "PER LUI SIAMO L'ESEMPIO VIVENTE CHE L'UNIVERSITÀ NON SIA FONDAMENTALE. DICE: A VOI NON È SERVITA. ORA SI È CONVINTO CHE VORREBBE APRIRE UN RISTORANTE" - "SPERO CHE LA PANDEMIA INSEGNI ALLE MADRI L'IMPORTANZA DI…”

Ilaria Ravarino per “il Messaggero”

 

Da 25 anni è la compagna dell' ex calciatore 54enne Billy Costacurta, sposato nel 2004, e da 16 è madre di Achille, un adolescente dal temperamento guerriero e gli occhi blu come i suoi.

billy e achille costacurta e martina colombari

Come tanti genitori in pandemia, anche l' attrice e conduttrice romagnola Martina Colombari, 45 anni e un titolo da Miss Italia nel 1991, affronta gli alti e bassi del mestiere di madre, «il più difficile del mondo, specialmente adesso. Si va a intuito, col cuore e con la testa. E come si fa, si fa male».

Crollare e lasciarsi andare, nell' isolamento familiare imposto dal Covid, è un rischio concreto per molti genitori.

«Noi ci siamo fatti aiutare. Chiedere un aiuto esterno da un esperto o uno psicologo, nei momenti di difficoltà, non è qualcosa di cui ci si debba vergognare.

Anzi».

 

Genitori in pandemia: come si sopravvive?

«Con grandi difficoltà. Il Covid ha rotto gli equilibri, ha stravolto la routine delle famiglie. Per non parlare dei genitori che hanno perso il lavoro: io non mi posso lamentare, ma nel mio piccolo è un anno e due mesi che sono ferma. Ero per la prima volta in tournée, con Corrado Tedeschi per Montagne Russe di Eric Assous, ma sul più bello i teatri sono stati chiusi».

 

martina colombari achille e billy costacurta

Cosa le ha fatto più paura, come genitore?

«Che la scuola davanti allo schermo non aiutasse mio figlio ad avere voglia di tornare in classe. Ogni scusa era buona per spegnere la telecamera. La merenda, una pausa, una sigaretta. I ragazzi di 16 anni hanno esigenze precise e lo studio non è necessariamente tra quelle».

 

Il momento più duro?

«Le discussioni. Sia io che mio marito non abbiamo alle spalle percorsi scolastici conclusi con la laurea, perché le nostre carriere si sono sviluppate subito dopo il diploma. Per lui siamo l' esempio vivente che l' università non sia fondamentale. Dice: a voi non è servita. Ora si è convinto che vorrebbe aprire un ristorante. Ma prima deve fare gavetta da cameriere, trovarsi un socio, lavorare sulla creatività e sul marketing. È difficile spronarlo senza demotivarlo. Soprattutto adesso, che manca la distanza».

martina colombari achille

 

In che senso?

«Già prima del Covid i genitori italiani non erano capaci di distaccarsi dai figli. E l' isolamento ci ha reso ancora meno lucidi.

 

 Noi ci siamo fatti aiutare da una psicologa che si occupa di genitorialità. Lo dico serenamente: chiedere aiuto non è un atto di debolezza, ma di grande amore per i propri figli».

 

Cosa avete imparato?

«Che i figli hanno bisogno di aiuto, ma che noi genitori non possiamo metterci al loro posto. Dobbiamo lasciare che si assumano le loro responsabilità. Anche adesso».

 

martina colombari 2

Che consigli darebbe a un genitore provato dalla pandemia?

«Di liberarsi dal senso di colpa. Di accettare anche di aver fatto degli errori in questi mesi, perché è dagli errori che si impara. Di avere tanta pazienza, anche con se stessi.

Di non sentirsi sbagliati, di confrontarsi con altre coppie, perché le difficoltà le abbiamo provate tutti».

 

Questo in teoria. E in pratica?

«Se il ragazzo è in difficoltà con la scuola, che sia dad o in presenza, affidarsi a un insegnante di recupero: le litigate più grosse con mio figlio le ho fatte quando provavo a seguirlo con i compiti, etichettandogli persino i libri.

Può servire anche un lavoro su se stessi: io medito. Non c' è niente di più sbagliato che prendersi tutto sulle spalle».

martina colombari 1

 

Le spalle di chi? Madri e padri hanno sofferto allo stesso modo in pandemia?

«Le donne sono sempre le più sacrificate tra lavoro, lavatrici, spesa e figlio da collegare».

 

E in casa sua com' è andata?

«Io ho la fortuna di avere un marito che è un bravissimo papà.

Mi appoggio a lui per farmi forza. Se io dico che secondo me abbiamo sbagliato, lui mi corregge: non abbiamo sbagliato, ci abbiamo provato. Abbiamo dato fiducia e libertà a nostro figlio, sta a lui gestirla. Gli uomini in questo sono un po' più bravi, più centrati di noi. Ecco, spero che la pandemia insegni alle madri l' importanza di delegare ai padri.

Prima li emarginiamo, e poi diciamo che non sono presenti: io penso invece che ci aiuterebbe farli entrare di più nella famiglia».

 

La soddisfazione più grande avuta da genitori in pandemia?

costacurta

«In un certo senso aver perso il ruolo di regolatori assoluti. Fino a oggi i divieti cui mio figlio doveva sottostare venivano solo da noi: lo studio, l' orario di ritorno dalla discoteca. Adesso ha conosciuto un' autorità più alta, quella dello Stato, che ci ha chiesto un sacrificio. Sta imparando a rispettarlo. E a capire che se diciamo no, non siamo cattivi».

 

Ne usciremo genitori migliori?

«Di certo differenti. Più consapevoli. Probabilmente con delle armi in più. Alla fine di tutto questo, avremo superato insieme una prova molto difficile. E sarà il momento di darci, mamme e papà, una bella pacca sulle spalle. Ogni tanto serve».

colombaricolombariil calendario di martina colombari per panorama 2002 1il calendario di martina colombari per panorama 2002 7il calendario di martina colombari per panorama 2002 9il calendario di martina colombari per panorama 2002 11costacurtacostacurta fazioCostacurtacaressa bergomi costacurta del piero sky calcio clubcolombari

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…