eleonora giorgi

"JACK NICHOLSON RIDEVA DI MANUEL FANTONI E CI PROVO’ CON ME UNA NOTTE A ROMA" – ELEONORA GIORGI A 'RADIO 2' RACCONTA QUELLA VOLTA CHE A LOS ANGELES L’ATTORE VIDE IN LINGUA ORIGINALE ‘BOROTALCO’: “HA RISO AI PUNTI GIUSTI, CAPENDO TUTTO” – “CON IL DAVID IN MANO MI HANNO DATO UN CALCIO NEL SEDERE PER COLPIRE ANGELO RIZZOLI, MIO MARITO ALL'EPOCA. MI HANNO TRATTATO COME SE FOSSI STATA LA MOGLIE DI UN GERARCA FASCISTA" - QUELLA NOTTE INDIMENTICABILE IN SPIAGGIA CON MASSIMO CIAVARRO... - VIDEO

 

 

Da "I Lunatici Radio2" 

 

eleonora giorgi

Eleonora Giorgi è intervenuta ai microfoni diRai Radio2 nel corso del format "I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dal lunedì al venerdì dalla mezzanotte e trenta alle sei del mattino.

eleonora giorgi

 

L'attrice ha raccontato: "Amo molto la notte, è il mio mondo. Notti indimenticabili? Mi viene in mente una notte di San Lorenzo col mio secondo marito, Massimo Ciavarro. Separati da anni, eravamo tutti e due in Sardegna, vicino Cagliari. Improvvisamente ho molto desiderato di tornare con lui, ci siamo ritrovati in spiaggia a guardare le stelle. Come spesso accade, non è accaduto nulla di ciò che si sognava. Il sogno non è svanito da parte mia, ma non era contraccambiato. Delle volte l'altro nella nostra vita non sempre è tarato nello stesso momento. Un'altra notte indimenticabile di molti anni fa risale a quando avevo una guardia del corpo e un'alfetta e dal Veneto dovevo trasferirmi a Positano. In mezzo all'Appennino la mia guardia del corpo mi ha svegliato, io dormivo, disperato perché aveva messo il diesel al posto della benzina. Io ero sposata con Angelo Rizzoli, erano anni molto particolari, ci ritrovammo di notte a camminare nel buio. Lui si sentì molto in colpa".

ciavarro giorgi

eleonora giorgi

 

Sull'approdo nel cinema: "Da bambina non volevo fare l'attrice, anche perché quando avevo nove o dieci anni le attrici erano tutte messe in posa, finte, artefatte, con questi bambini damerini. Poi fece irruzione Brigitte Bardot e cambiai idea, mi rivedevo un pochino in lei. Su di lei si è formato il mio immaginario di look. Nonostante lei non pensavo di fare l'attrice. E' stato un caso, il destino, che già si era annunciato a quattordici anni. Avevo quindici anni, ero andata a Fregene in vespa con il mio fidanzato che mi stava facendo delle foto.

 

massimo ciavarro eleonora giorgi

C'era Fellini che camminava sulla spiaggia insieme alla sua segretaria, ha rallentato, si è fermato a guardarci incuriosito, ci ha parlato e mi ha chiesto di raggiungerlo a Cinecittà. Ma io mi guardai bene dall'andare. Non so perché, avevo paura, avevo paura anche di Fellini. Poi, cercando di guadagnare un po' di soldi, iniziai a fare delle foto, dei piccoli tour a Milano. Le mie foto arrivarono sulla scrivania di un produttore che cercava per il suo film la sostituta di Ornella Muti, all'epoca già famosissima. Aveva scartato un sacco di attrici, appena vide le mie foto disse che ero perfetta. Noi comunque eravamo molto più fighe delle ragazze di oggi".

eleonora giorgi

 

Su Borotalco: "E'l'apice della mia carriera, un film di cui vado fiera. Conoscevo Carlo come leggenda, a Roma molti già sapevano che era un genio, era famoso per le imitazioni che faceva di presidi e professori. Desideravo da tempo fare un film con lui, che ne è stato entusiasta. Stava girando Bianco Rosso e Verdone e con me si è lanciato nel film a unico episodio anche se riesce a impersonare due personaggi. Quel film è un capolavoro di Carlo, io ho un piccolo parziale merito, tocca dei tasti di una tale tenerezza che è struggente. Avevo vinto con Borotalco il Festival di Montreal, Cecchi Gori mi mandò una copia per fare una proiezione privata a Los Angeles, c'era anche Jack Nicholson, se l'è visto in lingua originale e ha riso ai punti giusti, capendo tutto.

eleonora giorgi

 

Fu un trionfo. Come finisce tra Nadia e Sergio? Loro riprendono a sognare perché la vita ordinaria di tutti i giorni non fa per loro, anche se magari è serena. Si prendono in giro, lo sanno, ma ricominciano a sognare. E magari faranno anche l'amore, chi lo sa... . Una volta, sempre a Los Angels con Jack Nicholson, a un certo punto in un supermercato entra un gruppo di italiani. Si voltano e fanno 'noo Eleonora Giorgi'. Trattandomi come una star, davanti a lui. Facendomi fare un figurone. Jack Nicholson è un fico, io sono molto sensibile all'estetica, non amo la vecchiaia, Jack era di un fascino incredibile, grande conversatore. Ho passato serate surreali in cui chiacchieravo con lui. Se Jack ci ha mai provato con me? Non in quel periodo, ma dieci anni dopo sì, a Roma. Ho avuto una vita incredibile, molto ricca di esperienze. Forse non me la sono neanche meritata".

 

Eleonora Giorgi e Marcello_Mastroianni

Ancora Eleonora Giorgi: "Mi hanno rimosso dal mio lavoro con il David in mano e un calcio nel sedere, con il quale mi hanno buttato nell'abisso. Solo perché ero la moglie di Angelo Rizzoli. Mi hanno trattato come se fossi stata la moglie di un gerarca fascista. Una vendetta così violenta è stata durissima. Angelo Rizzoli era un intellettuale, lo amavo profondamente, ma era molto difficile da mettere a fuoco. Era più che doppio. Me ne sono andata in campagna, ho scoperto l'argricoltura biologica".

 

ELEONORA GIORGI 7

Sul lockdown: "Io sono un po' ribelle, siccome sono una donna serissima, ligia, diligente che quando mi esponi una esigenza io ottempero, nel momento in cui scoppia una cosa del genere e tu mi spieghi, io obbedisco. Ma l'imposizione dall'alto, la guerra dei numeri, il controllo minuzioso, è stato per me molto pesante. Gli italiani si sono dimostrati di una tale maturità e serietà che non serviva tutta quella ferocia. Poi c'è un'altra cosa che a me attanaglia il cuore. Non ci poniamo fino in fondo il problema di tutti quelli che il godimento di stare a casa e non fare niente non se lo sono potuti permettere. Penso a tutte le persone che hanno perso il lavoro, nel turismo, nei bar o nei ristoranti che sono vuoti. Tutti quelli che non sono garantiti sono al primo posto ai miei occhi. Non è vero che siamo stati tutti sulla stessa barca. Abbiamo affrontati tutti la stessa tempesta, ma su barche differenti".

giorgi rizzoliELEONORA GIORGI 6eleonora giorgigiorgi int x ANGELO RIZZOLI E ELEONORA GIORGI NEL venier giorgiRIZZOLI GIORGIRIZZOLI GIORGI 1ciavarro giorgi 1eleonora giorgiEleonora Giorgi con il figlio Paolo Ciavarro eleonora giorgi e fulvio abbate (2)eleonora giorgi

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)