rai meloni

RAI DI TUTTO, DI PUS! - IL NUOVO SERVIZIO PUBBLICO TARGATO MELONI È QUASI PRONTO - DA TENERE D’OCCHIO È IL DG GIAMPAOLO ROSSI CHE STA LAVORANDO AI PALINSESTI CON I FEDELISSIMI PETRECCA, MELLONE E CORSINI: NEL POMERIGGIO DI RAI1 FUORI BORTONE, DENTRO CAPUA - SPAZIO PER OSHO, ANNALISA CHIRICO E INCORONATA BOCCIA, GIORNALISTA DEL TG SARDEGNA MOLTO STIMATA DA ROSSI - TAPPETI ROSSI PER SALVO SOTTILE, LAURA TECCE E PINO INSEGNO - COME DAGO-RIVELATO, È GUERRA PER LA POLTRONA DEL TG1 CONTESA TRA CHIOCCI E RAO…

Estratto dell'articolo di Lisa Di Giuseppe per "Domani"

 

giorgia meloni

La nuova Rai meloniana è pronta, o quasi. Ci sono le ultime caselle da assegnare, le direzioni di genere e quelle dei telegiornali. C’è un clima di attesa dentro Viale Mazzini, il Consiglio di amministrazione che certificherà i nuovi incarichi è previsto per il 25 maggio. Ma sono troppi i volti nuovi a cui trovare un posto nella tv di stato, e per questo già si comincia a lavorare sul palinsesto estivo e della prossima stagione invernale.

 

Per declinare uno schema della nuova Rai Domani ha parlato con interni Rai e con chi gestisce il dossier nell’inner circle della premier. [… ]Il primo da tenere d’occhio non è l’ad Roberto Sergio, ma è il direttore generale Giampaolo Rossi.

roberta capua

 

[…] può contare su un trio affidabile al suo fianco. Il primo sodale è il direttore di RaiNews Paolo Petrecca, dato ormai per riconfermato, habitué delle convention di Fratelli d’Italia che da tempo firma una all news in cui le clip diffuse da palazzo Chigi vengono spesso mandate in onda in versione integrale e senza commento.

 

Il secondo colonnello è Angelo Mellone […] per lui è pronto il posto da direttore del day time. La prima vittima della sua riorganizzazione sarà Serena Bortone […] Come alternativa, le sarebbe stata proposta la striscia di Marco Damilano su Raitre (che pure ha successo di pubblico) ma per il momento resta tutto da decidere.

 

incoronata boccia

Al posto di Bortone, Mellone vorrebbe Roberta Capua, in quota FdI. Oppure Milo Infante, che la Lega aveva collocato nel pomeriggio di Raidue: nonostante la ghiotta offerta, però Infante è restio a lasciare il suo pubblico, e non vuole rischiare la sfida degli ascolti con Bortone ricominciando da zero in un’altra fascia o su un altro canale.

 

Lo slot di Infante interessa però molto a Mellone, che vorrebbe piazzarci un factual corale (un approfondimento su storie di cronaca), dedicato ai fatti di giornata ma anche al costume. Tra le candidate più quotate come conduttrici o inviate, risulta a Domani, giornaliste come Roberta Morise, Bianca Luna Santoro e Gloria Aura Bortolini.

 

Il terzo uomo forte della nuova Rai è certamente Paolo Corsini, candidato alla direzione degli approfondimenti. Corsini è in Rai da decenni e si è conquistato sul campo la stima di colleghi e partiti: difficile quindi descriverlo come subalterno a Rossi, visto che può contare anche sull’appoggio della Lega, oltre alla benevolenza del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e quella di un nome di peso come quello di Bruno Vespa. Il conduttore di Porta a Porta, tra l’altro, ha ormai un solido rapporto diretto con Meloni, una circostanza che non fa felice Rossi.

[…]

federico palmaroli

Tra i nomi che dovrebbero avere più spazio c’è quello di Annalisa Bruchi, che aveva condotto il programma Patriae con un altro intellettuale organico della destra sovranista, Alessandro Giuli, ma che può vantare anche ottimi rapporti con Forza Italia.

 

Anche la giornalista toscana Laura Tecce dovrebbe poter contare su una sponda più ampia di quella avuta finora: tra l’altro, nel suo nuovo programma Underdog, tra gli autori dovrebbe esserci Francesca Di Rocco, anche lei reduce di Anni 20, altro programma di Giuli. Si aprirebbero spazi maggiori anche per una giornalista del Tgr Sardegna considerata molto vicina a Rossi, Incoronata Boccia, e per Giulia Bonaudi, autrice in diversi programmi e con un ruolo anche in RaiNews.

laura tecce

 

Nei nuovi palinsesti sarebbe previsto anche un programma per Annalisa Chirico, gradita al dg ma spalleggiata pure da Igor De Biasio, consigliere d’amministrazione in quota Lega. Un ruolo di primo piano sarà assicurato anche a Salvo Sottile: solo un’intercessione di Marcello Ciannamea, candidato alla direzione del prime time, ha evitato che il suo programma fosse allungato a danno di Storie italiane di Eleonora Daniele, in onda su Raiuno prima di lui. Anche l’attivismo sul ritorno del concorso di Miss Italia in Rai è da ricondurre a Sottile: il conduttore dell’ultima edizione, trasmessa soltanto in streaming sui canali del concorso, era stato proprio il giornalista siciliano.

 

Spazio forse anche per Federico Palmaroli, in arte Osho, compagno della parlamentare di FdI Augusta Montaruli (da poco pregiudicata) e per Pino Insegno. Ma pure per Francesco Specchia, ad oggi brillante caporedattore di Libero, è previsto un nuovo programma ad hoc.

 

annalisa chirico

Per far entrare i suoi in azienda Rossi farà riaprire il processo di immatricolazione Rai: per collaborare con il servizio pubblico da esterno c’è bisogno del cosiddetto “primo utilizzo”, una sorta di codice identificativo che negli ultimi anni è stato concesso sempre più di rado.

 

Se vorrà imporsi come vero e unico padrone della Rai di Meloni, Rossi avrà certamente bisogno del sostegno dei nuovi arrivati. E non sbagliare troppi programmi. I nuovi volti che intende spingere sono però poco conosciuti, qualcuno segnala flop epocali di Bruchi o Tecce, e il peso specifico leggerissimo dei tele-sovranisti candidati alla rivoluzione Rai. Si vedrà. Nelle manovre per costruire il nuovo servizio pubblico il ruolo di Sangiuliano, che sarebbe potuto essere un altro punto di riferimento nelle vicende di Viale Mazzini, è invece più defilato rispetto a quanto i retroscena raccontano. Il ministro è stato cercato da molti ma ha detto la sua soltanto nella partita dei telegiornali, esponendosi in particolare per il rampelliano Nicola Rao.

 

marco chiocci

Il suo successore al Tg2 dovrà però fare a malincuore le valigie, probabilmente per andare a dirigere il settore Comunicazione e Relazioni esterne. Non la prenderà bene: il sogno del Tg1 è quasi sfumato, dove ha trovato posto per volere diretto della premier il direttore dell’Adnkronos Gian Marco Chiocci, che si è dovuto difendere non tanto dagli attacchi della stampa avversa, quanto dal fuoco amico (Rao e ad ex camerati) che ha cercato di azzoppare la sua corsa.

 

Infine, vanno segnalate le mosse di Sergio […] l’ad è in buoni rapporti con tutto l’arco parlamentare, ma in particolar modo con l’ultimo simbolo vivente della Dc, Pierferdinando Casini.

 

nicola rao

Non è dunque un caso che Alberto Matano continuerà a condurre senza problemi La vita in diretta, che aveva ottenuto durante il governo Conte II: che Matano sia amico personale dell’ex presidente della Camera è cosa nota, tanto che il senatore ha anche partecipato alle nozze del conduttore.

[…] i primi programmi di cui ha proposto il rinnovo sono stati Report e Mezz’ora in più. Una mossa che gli ha assicurato la tolleranza del M5S (che stima molto Sigfrido Ranucci) e del Pd, ma che ha fatto sollevare più di qualche sopracciglio agli estremisti meloniani che speravano di spazzare via con il lanciafiamme i programmi considerati ostili.

salvo sottile

 

[…] Forza italia incassa la direzione del Tg2 con Antonio Preziosi e il rilancio di Check up, programma caro alla consigliera d’amministrazione in quota azzurra Simona Agnes, ma anche più spazio per Serena Autieri.

 

La Lega porta a casa anche la direzione del centro studi Rai per Francesco Giorgino, che però tornerà anche in video con un approfondimento in seconda serata. Un programma simile a quello che dovrebbe andare a Monica Setta, pure spalleggiata dall’area del Carroccio.

 

Resta poi il grande desiderio di riportare in Rai Nicola Porro, ma il conduttore di Quarta Repubblica ha mille dubbi. […] la grande crociata leghista si consumerà sul prossimo festival di Sanremo […]

 

Articoli correlati

MELONI DOVRA VEDERSELA CON IL PARTITO RAI DI FRATELLI D'ITALIA, GUIDATO DA GIAMPAOLO ROSSI

 

 

 

 

 

gennaro sangiuliano paolo corsiniROBERTO SERGIO paolo petrecca foto di bacco (1)paolo corsini 3paolo corsinipaolo petrecca foto di baccoGIAMPAOLO ROSSI paolo petrecca direttore rai news 24 foto di baccoincoronata boccia giampaolo rossiangelo mellone 2angelo mellone 2LA NUOVA RAI MELONIANA - VIGNETTA BY ELLEKAPPApino insegno

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."