UN SACCÀ DI SOLDI - L’EX CAPO DELLA FICTION RAI FATTURA PIÙ DI 10 MILIONI CON LA SUA CASA DI PRODUZIONE: BILANCIO DECUPLICATO IN UN ANNO GRAZIE ALLE SERIE VENDUTE A MAMMA RAI

Marco Lillo per “Il Fatto Quotidiano” 

 

Agostino Sacca Agostino Sacca

   Se la rinascita di Agostino Saccà fosse una fiction potrebbe intitolarsi “10 milioni per Pepito”. Oppure “Da Berlusconi a Willwoosh”. La società dell’ex manager Rai, la Pepito produzioni srl, ha fatturato nel 2013 ben 10 milioni e 450 mila euro, in gran parte grazie alle serie tv vendute alla Rai e ora vuole crescere ancora puntando sulla giovane star di youtube.

 

   L’ex direttore di Rai fiction, costretto a lasciare nel 2009 dopo lo scandalo delle sue intercettazioni telefoniche con Berlusconi, sta diventando un importante fornitore della sua ex azienda. Il direttore generale Luigi Gubitosi gli sta concedendo spazio anche perché ha le mani legate dalle lettere firmate dal precedente direttore generale, Lorenza Lei.

 

Luigi GubitosiLuigi Gubitosi

   Il fatturato della Pepito è esploso dal milione e 485 mila euro del 2012 ai 10 milioni e 450 mila del 2013 grazie ai cinque tv movie comprati per una somma di 8,8 milioni di euro da Rai fiction. Per avere un’idea, una società storica del settore come Publispei fattura 25 milioni e la Casanova di Luca Barbareschi 16,2 milioni. Pepito punta sulla serie di film per la tv dal titolo Purché finisca bene, seguita dalla figlia di Agostino Saccà, Maria Grazia, ex dirigente della fiction a Mediaset.

 

Lorenza Lei Lorenza Lei

La serie sarà replicata perché ha avuto un buon successo di pubblico: un picco del 22,6 per cento per la prima puntata con Neri Marcorè, a dimostrazione che Saccà non sarà una diga contro le raccomandazioni ma sa fare il suo mestiere. Non basta: Rai Cinema ha stanziato 2,9 milioni di euro per un film. “La regia – informa la relazione di Saccà al bilancio della Pepito, approvato a giugno – sarà del pluricampione di incassi Paolo Genovese. Il costo di produzione è stimato in euro 5 milioni e mezzo”.

 

   Sempre con Rai Cinema, Pepito sta realizzando 21 documentari sulle Regioni per 800 mila euro. La Rai di Gubitosi è stata generosa con Saccà anche perché ha dovuto gestire gli impegni dei suoi predecessori, Mauro Masi e Lorenza Lei.

NICOLA GRATTERINICOLA GRATTERI

 

Dopo una lunga trattativa con Masi, Saccà era a un passo da un accordo nel 2010: avrebbe ritirato le sue cause di lavoro in cambio di 900 mila euro in contanti subito più una cifra tra i 21 a 24 milioni all’anno per tre anni con ipotesi di rinnovo per altri due. In pratica la Rai si impegnava a dare a Saccà, ovviamente in cambio di produzioni approvate, un volume di fatturato di quasi 80 milioni di euro. Saccà lamentava danni enormi perché era stato costretto a lasciare la Rai nel 2009, quando ha fondato la Pepito. Sottoposto a procedimento disciplinare per le sue telefonate, fu salvato allora dal Cda Rai dalla proposta di licenziamento del direttore generale Claudio Cappon.

 

   A quel punto Saccà realizzò il suo sogno di mettersi in proprio. Non più con Luca di Montezemolo e Banca Intesa come sognava di fare nel 2007 ma con i tre figli e la compagna, che posseggono 10 per cento ciascuno mentre lui controlla e amministra Pepito con il 60 per cento.

 

   L’asso nella manica di Saccà sono le lettere firmate a suo favore dall’ex Dg Lorenza Lei tra gennaio e maggio del 2012. La Rai prometteva a Saccà 2,4 milioni in tre anni per la semplice scrittura di storie per le fiction che, se poi fossero state realizzate, avrebbero garantito a Pepito circa 16 milioni di fatturato all’anno. Quando arriva Luigi Gubitosi si ritrova Saccà nel suo ufficio che sventola le lettere di Lorenza Lei. Il nuovo arrivato potrebbe disconoscerle e avviare l’ennesimo contenzioso. Invece, da uomo di mondo, trova un accordo non scritto con Saccà. Così, senza cause, Pepito ottiene lo spazio desiderato.

guglielmo scilla WILLWOOSHguglielmo scilla WILLWOOSH

 

E in questa prateria ora Saccà vuole far correre il suo cavallo di razza: Willwoosh, all’anagrafe Guglielmo Scilla, 26 anni. “Nel 2014 – si legge nella relazione al bilancio – è prevista la produzione di una serie televisiva in 12 puntate Baciato dal sole il cui budget di spesa è di euro 8 milioni e 800 mila euro”.

 

   Il protagonista è popolare come Jovanotti negli anni 80 tra i teenager, come dimostrano le 2,8 milioni di visualizzazioni per ogni suo video trasmesso su Youtube.

 

guglielmo scilla WILLWOOSHguglielmo scilla WILLWOOSH

   E Berlusconi? Nel luglio 2007 chiedeva a Saccà di fare lavorare un’amica attrice e in cambio prometteva al telefono mentre era intercettato dalla Guardia di Finanza, “mi impegno a sostenerti quando sarai un libero imprenditore”. Saccà per quella telefonata è stato indagato e poi archiviato ma in realtà l’amico Silvio non è stato poi così generoso con lui. Mediaset finora ha dato a Pepito solo l’incarico di scrivere alcune fiction.

 

Le storie hanno fatto incassare finora un paio di milioni di euro e solo se saranno realizzate porteranno grandi introiti a Saccà. “Con Mediaset – si legge nella relazione al bilancio 2013 di Saccà – è stato sottoscritto un accordo ‘play or pay’ del valore di euro 5 milioni e 400 mila euro per la produzione di una serie in sei puntate dal titolo provvisorio Una vita senza me da girare entro settembre 2014”.

 

guglielmo scilla WILLWOOSHguglielmo scilla WILLWOOSH

   In realtà, invece, delle riprese è iniziata una causa con Mediaset per una storia che riguarda un altro progetto di fiction. La serie di Taodue Le mani dentro la città trasmessa da Canale 5, per Saccà è troppo simile a un suo progetto di fiction presentato a Mediaset, pagato e mai realizzato. Ora il Tribunale di Roma dovrà dire chi ha ragione tra Pepito e Mediaset.

 

   Nonostante la causa, Saccà resta in ottimi rapporti con Silvio, ma non riesce proprio a legare con il figlio Pier Silvio, oggi come ai tempi delle intercettazioni sette anni fa. Poco male. L’accordo “Pay or play” vuol dire che Mediaset si è impegnata a pagare comunque il 10 per cento, cioé più di mezzo milione di euro, per i costi di scrittura a Pepito anche se non porterà a termine il progetto. Intanto Saccà sta pensando di portare in tv su Sky il libro Acqua Santissima del giornalista Antonio Nicaso e del pm Nicola Gratteri, sui rapporti tra Chiesa e ‘ndrangheta. Dal diavolo all’acqua santa.

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...