Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Uno strano Paese. I Presidenti della Repubblica fanno i testimoni nei processi di mafia e i Presidenti del Consiglio fanno i selfie nelle trasmissioni tv.
Tiziano Longhi
Lettera 2
Se il marito porta al polso un bel audemars piguet da 15 mila euro, provate a guardare il rolex della moglie agnese (insegnante precaria). Lo si vede anche nelle foto recenti alla Leopolda. Per carità, ognuno è libero di spendere i propri soldi come meglio crede, però...
Ciao Lorenzo
Lettera 3
Caro Dago,
tutto questo clamore sull’orologio di Renzi.
A proposito, Renzi è in grado di dimostrare che l’orologio è stato acquistato da lui o da sua moglie con i proventi delle loro attività e non è il stato un regalo fatto da altri? Se sì lo ha dichiarato?
Ilm’ot
Lettera 4
Dago ahò
L’Italia in Europa rassomija tanto a quello che in mezzo ad un orgia accende la luce e dice"a regà organizzamise so tre volte che lo pijo
in culo avessi toccato una zinna !!!!
ahò becerus
Lettera 5
Caro Dago, come fanno gli ex-Ds a non capire che Renzi, sfoggiando alla Leopolda un cronografo Audemars Piguet "Royal Oak", voleva in realtà fare un omaggio, esplicitamente ostentato a livello del carpo, alla loro vecchia Quercia? O forse osano pensare che il premier anglofono non conosca il significato della parola oak?
Federico Barbarossa
Lettera 6
Fossi nei nostri politici, io ci andrei piano a sputare sulle dichiarazioni di Grillo a riguardo della moralità e dignità della mafia. E' un concetto che potrebbe tornare buono qualora la trattativa Stato - Mafia trovasse un pur minimo riscontro. No? LeoSclavo
MARIA ELENA BOSCHI ALLA LEOPOLDA
Lettera 7
Caro DAGO, la frase del presidente della Sampdoria su Thohir (filippino o indonesiano
poco importa), ribalta per schiettezza quella di vanziniana memoria. Applicandola alle parole del romano Ferrero, Roma-Manila 3 a 0, battuta regolare!
Saluti, Labond
Lettera 8
Gentile Dago, Le risulta che Maria Elena Boschi, in una trasmissione tv, ha tenuto da conto Fanfani, piuttosto che Berlinguer, per ragioni territoriali, e che questa scelta non sia stata facezia? Ove, e dico ove, fosse, quella, convinzione seria, ancorché gioviale, a chi posso comunicare, a petto dell'insipida ministrina, la mia predilezione per nicole minetti?
minetti tutta la vita! cordialità onfaliche (intese come centrali, essendo la destra e la sinistra disperse come lacrime nella pioggia)
santi urso
Lettera 9
Caro Dago,
vorrei, sommessamente, chiedere a Mughini i motivi della sua boutade, simpatica quanto inutile. Non prendiamoci in giro; non esiste alcun antagonismo interno al PD. Guardiamo ai fatti: il jobs act è stato approvato e l'articolo 18 è stato debellato, anche con i voti di alcuni partecipanti alla manifestazione di sabato. Personalmente, penso che l'80 percento dei votanti auspicati da Mughini, voterebbero per un parlamento e governo probo e leale con i suoi cittadini, anziché tenersi questi novelli Attila; cosi tanto furbetti, quanto poco charmant.
Cordialitá. Tiziano Rapaná.
Lettera 10
Caro Dago,
dopo la claque di domenica alla Leopolda, non c'è più nessun dubbio: il titolo di capo-comico passa ufficialmente da quello di Arcore a quello di Firenze !
Recondite Armonie
Lettera 11
Caro Dago, Renzi ai rappresentanti dei sindacati: "Se vogliono fare le leggi si facciano eleggere!" Perchè lui chi l'ha eletto, mio nonno in carriola?
Saluti
Gino Celoria
Lettera 12
Caro Dago,
devi ammettere ed accettare che la frase di Matteo Renzi: “ Sulla manovra non tratto con i sindacati…” è da Oscar. E’ la prima volta nella mia vita, ho 76 anni, che ho sentito un Premier o un politico fare affermazioni del genere. E’ corretto che il sindacato tratti con gli imprenditori per i contratti, ma le leggi si devono discutere in parlamento.
Tu attacchi spessissimo Renzi, ma devi ammettere che ha le palle nel dire certe cose e sta ridimensionando diversi ruoli che avevano occupato spazi lasciati liberi da altri. Inoltre parla il nostro linguaggio senza peli sulla lingua. Dovresti essere meno critico verso il Premier che sta dimostrando di essere meno PittiBimbo e più PittiUomo.
Cordiali saluti.
Annibale Antonelli
Lettera 13
Egregio Direttore,
Scrive Gramellini su La Stampa: "Renzi &Co hanno una precisa "strategia. Costruire una nuova Balena democristiana, non più bianca semmai rosè. Una Dc moderna, digitale, che rinuncia ai rullini ma non ai Fanfani" e "svuotare la sinistra tradizionale dal di dentro, governando con i suoi voti però non con le sue idee".
Ecco, se veramente Renzi &Co sono questo, pur non avendo mai dato il voto alla Dc in passato, di fronte al panorama politico che offrono oggi a me i moderati, penso che il progetto sia da seguire con attenzione. Rottamare, svuotare e ricostruire un partito moderno.
Dopo la bolognina le sigle a sinistra non si contano più ed a destra idem! Sarebbe ora di uniformarci alle democrazie moderne o aspettiamo ancora altri partitini dalle percentuali da prefisso telefonico, che con zero virgola condizionano per dieci? A tal proposito la Bindi ( vedasi scambio di "complimenti" con i renziani ) ha dichiarato che lascerà la poltrona: brava, ma se non ora quando? La facile previsione e': mai!
L. C. G. Montepagano Te
Lettera 14
Illuminante Dago, ma Fabrizia Lapecorella, direttore generale del tesoro "licenzianda" da Renzi, è la stessa persona che è stata fatta professore ordinario senza aver pubblicato una riga ? (Corriere 30/09/2009) Se la risposta è sì ci sarebbe da diventare renziani.
Leporello
Lettera 15
Caro Dago;
in attesa di chiudere il Senato (anche se dubito che gli agnelli si augurino che venga presto la Pasqua!) non si potrebbe iniziare con eliminare gli inutili senatori a vita, che peraltro tradiscono il mandato ricevuto, recito a memoria - portare nell'aula il tesoro delle loro grandi competenze e conoscenze - come possono farlo se sono assenteisti cronici , costano 15.000 euro al mese (per chi ama le cifre, si potrebbero aiutare almeno 30 disoccupati al mese, 190 neomamme ecc) soldi sicuramente spesi meglio, piuttosto che alimentare il già ricco conto in banca di pochi privilegiati, ma si sa l'Italia è bella proprio per questo: si denunciano le ingiustizie sociali e...poi si fa di tutto per aumentarle.
FB
Lettera 16
Gentil Dago,
Dopo aver tenuto, per 10 anni, don Renatino sulla graticola, per i suoi presunti, infami rapporti con i sanguinari boss, facendo... Ingroiare all'indagato tanti e...Travagliati attacchi, i giudici di Palermo, de'lotta dura, senza paura, ci hanno ripensato : Schifani colluso con le cosche, come un Cuffaro qualunque ? Ma quando mai ! L'ex Presidente del Senato è fresco e puro come un giglio !
LA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI SCHIFANI E BRUNETTA
Conclusione, politicamente e giuridicamente, scontata.
Da quando don Renatino ha salutato l'ex Cav., Nobildonna Francesca Pascale e Dudù, per lui è caduta l'aggravante di "berlusconismo" che, invece, ha fatto scattar le manette per i malcapitati Nick Cosentino, Marcellino dell'Utri e don Totò Cuffaro. Mentre Matacena, stangato dalle toghe, se l'è filata all'estero, lasciando in Italia la bella moglie, fedelissima al marito come i carabinieri all'Arma ! O no?
Da oggi, dunque, contrordine, compagni : Renato è un'icona dell'Antimafia militante, nei tribunali e in Parlamento, e lotta a fianco delle truppe sicule anti-B. guidate dallo statista di Agrigento, don Angelino Alfano, da sempre accanito anti-berlusconiano, come è a tutti noto.
Ossequi
Pietro Mancini