travaglio gentili porro

TRAVAGLIO VEDE LA PAGLIUZZA E NON LA TRAVE - IL DIRETTORE DEL "FATTO" ACCUSA PORRO DI ESSERE UN ''IMPIEGATO DI BERLUSCONI'' E FA FINTA DI NON RICORDARE CHE ANCHE VERONICA GENTILI, CHE AL "FATTO" E' DI CASA, E' UNA DIPENDENTE DEL CAV, VISTO CHE HA UN RICCO CONTRATTO CON RETE4 (E GLI REGGE PURE IL MOCCOLO COMPIACIUTA MENTRE BERLUSCONI SI AUTOELOGIA IN DIRETTA A "STASERA ITALIA") - FELTRI LO FULMINA: ''PROPRIO COME LO E' STATO LUI PER ANNI QUANDO LAVORAVA AL 'GIORNALE' DEL CAVALIERE''

Da www.liberoquotidiano.it

 

travaglio

Come ogni giorno, Marco Travaglio sparge livore. Questa volta nel mirino ci finisce Nicola Porro. La sua "colpa"? Difendere Silvio Berlusconi, o meglio: parlare delle intercettazioni di Amedeo Franco, il magistrato scomparso che esprimeva dubbi per la condanna nel processo Mediaset per frode fiscale, in modo critico. Tutto il contrario di Travaglio, il cui unico approccio è quello acritico: dar sempre e comunque contro il Cavaliere (sul Fatto Quotidiano ha iniziato a macinare chilometri la macchina del fango contro Franco).

 

E insomma, Travaglio derubrica Porro a "impiegato di Berlusconi". Parole che vengono riprese e rilanciate da Vittorio Feltri, che su Twitter si scaglia contro il direttore del Fatto: "Travaglio dice che Nicola Porro è un impiegato di Berlusconi. Esattamente come lo è stato per anni Marco avendo lavorato al Giornale del Cavaliere", conclude il direttore di Libero.

 

nicola porro

 

TRAVAGLIO DIFENDE DISPERATAMENTE IL SUO ‘DIPENDENTE’ ANTONIO ESPOSITO, TUTTE LE BALLE PER BLINDARE IL GIUDICE

Piero Sansonetti per www.ilriformista.it

 

Marco Travaglio, credo, è un bravissimo ragazzo. Non è in malafede. È che le cose, in genere, non le sa. Ha la faccia del secchione ma studia poco. Si fida del primo Pm di passaggio. E così, non di rado, scrive delle fesserie sesquipedali sul suo giornale. Ieri sull’affare Berlusconi-Esposito si è superato. Ha impostato tutto il giornale e il suo stesso lungo e scombiccherato editoriale su due verità assolute. False.

 

Di Battista Travaglio

La prima è che Berlusconi non può chiedere alla Corte Europea di pronunciarsi sulla sua condanna per frode fiscale (quella, appunto, firmata dal giudice Antonio Esposito) perché il ricorso lo ha ritirato ormai da due anni, e non si può far rivivere un ricorso concluso solo perché c’è una nuova testimonianza e una nuova sentenza. La seconda è che il processo per frode fiscale, nel luglio del 2013, stava per andare in prescrizione, sarebbe andato in prescrizione il primo agosto ed è questo il motivo della fretta della Cassazione e della decisione di affidarsi alla sezione feriale – che emise la sentenza il 31 luglio – invece che a una sezione competente che magari capiva anche qualcosa del processo. Beh, sono due balle. Ora si dice fake.

 

ANTONIO ESPOSITO 1

Berlusconi non ha mai ritirato il ricorso contro la sentenza. E giorni fa ha presentato un supplemento di documentazione nel quale sono contenute le prove della sua innocenza e il sospetto che quella sentenza sia stata decisa in malafede. Travaglio si confonde, probabilmente, col ricorso contro l’espulsione dal Parlamento di Berlusconi (realizzata con una legge che per la prima volta dall’unità d’Italia a oggi fu fatta valere in forma retroattiva). Quel ricorso Berlusconi lo aveva ritirato perché era stato riabilitato e dunque non aveva senso chiedere il recupero dei diritti civili se già gli erano stati restituiti. ma non c’entra niente con la condanna a quattro anni di prigione. Vabbé, dirà Travaglio, non state tanto a sottilizzare…

 

antonio esposito

La seconda balla è quella della prescrizione. ‘Sta storia della prescrizione che scattava il primo agosto non si sa chi se l’è inventata. L’hanno ripetuta in un solenne e pomposo comunicato, l’altro giorno, anche quei geni dell’Anm (l’associazione delle correnti dei magistrati). Il primo agosto? Ma andatevi a vedere le carte e imparate a contare: la prescrizione (solo per una parte del processo e quindi senza estinguere il reato in nessun modo) sarebbe scattata solo per una parte dell’accusa – frode per l’anno 2002 – il 25 settembre.

 

La corte competente sarebbe tornata in piena funzione il primo settembre e ci sarebbero stati 25 giorni per giudicare (la Corte feriale ha giudicato Berlusconi in 24 ore…). Poi ci sarebbe stato un altro anno di tempo per giudicare la presunta frode del 2003. Pensa tu…  Capite come si fa giornalismo? Dico di più: come si fa giustizia visto che l’Anm, che spesso fa il copia incolla con gli articoli del Fatto, è caduta nello stesso errore, e l’Anm è una associazione non di idraulici ma di magistrati? (Del resto sono sicuro che gli idraulici prima di dire simili sciocchezze avrebbero controllato).

piero sansonetti foto di bacco

 

Ora cosa può fare Travaglio per riparare al danno? La cosa più semplice del mondo: convochi il suo dipendente Antonio Esposito, editorialista del Fatto (che sarebbe, appunto, il Presidente della sezione della Cassazione che condannò Berlusconi) e lo interroghi in modo stringente. Si faccia dire da lui se le accuse sanguinose del suo collega Amedeo Franco fossero o no infondate. Gli chieda se per caso lui avesse mai avuto pregiudizi contro Berlusconi. Gli chieda anche di quella ipotesi di una decisione – la condanna – presa altrove e preconfezionata. Gli chieda cosa pensa di quella sentenza così ponderata e dettagliata presa dal tribunale civile e che scagiona Berlusconi. Chissà, magari qualcosa ne cava.

 

Il giudice Esposito da parte sua ci ha scritto una bella lettera nella quale smentisce tutte le accuse del suo collega (non smentisce la sentenza del Tribunale civile che smonta la sua sentenza, ma questo non può farlo). Dice di essersi comportato solo rispondendo alla sua coscienza. Noi ne prendiamo atto, per carità. Però è giusto anche far conoscere ai lettori le parole del giudice Franco, no? Oppure bisogna dare un qualche credito solo ai giudici travaglini travaglini e un po’ davighisti?

 

amedeo franco sulla condanna berlusconi 8

P.S. Travaglio se la prende con Nicola Porro perché è dipendente di Berlusconi, e con Deborah Bergamini perché è la sua ex portavoce. Vabbé. Io faccio solo due osservazioni. La prima è che se una notizia è vera è vera. Non è che non vale perché la dice una persona che ci sta antipatica. Giusto? La seconda è questa. Se lo faccia dire da me, che non sono stato mai mai mai mai dipendente di Berlusconi: guarda, Marco, che sono pochi in Italia i giornalisti che non hanno preso lo stipendio da lui. Tu, per esempio, l’hai preso per tanti anni. Pensa se ogni volta che parlo di te dovessi scrivere: l’ex dipendente di Berlusconi Marco Travaglio… Dai, dai, non ti offendere: la mettiamo a ridere, vecchio reazionario!

amedeo franco sulla condanna berlusconi 7amedeo franco sulla condanna berlusconi 5amedeo franco sulla condanna berlusconi 3amedeo franco sulla condanna berlusconi 6

 

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...