vauro charlie hebdo

LA VERSIONE DI VAURO: DOVEVANO MORIRE DEI VIGNETTISTI PERCHÉ SI SCOPRISSE LA LIBERTÀ DI SATIRA” - “MAI ATTACCATO IN PASSATO ‘’CHARLIE HEBDO’’, COME SCRIVE PIGI BATTISTA - “SIAMO IN GUERRA, MA PERCHÉ FACCIAMO LE GUERRE. QUESTI MOSTRI LI ABBIAMO CREATI NOI’’

Colloquio con Vauro Senesi di Francesco Bonazzi per Dagospia

 

Vauro, insospettabile censore, oggi sul Corriere Pigi Battista la accusa di aver bocciato come “provocatorie”, nel 2006, alcune vignette sull’Islam di “Charlie Hebdo”

VAURO SENESI VAURO SENESI

 

“Nel pezzo che mi si rinfaccia non è citato Charlie. Ma a scanso di equivoci l’ho appena messo sulla mia pagina Facebook perché penso tutto quello che avevo scritto allora (il testo è allegato a questa intervista, ndr). Oltre a tutto, proprio mentre parliamo, mi sono appena arrivati i ringraziamenti del settimanale francese, inviati a tutti i vignettisti che si sono mobilitati”.

 

Leggiamoli per rassicurare Battista…

 

“Caro cartoonist, caro amico, grazie mille per i tuoi messaggi e le tue vignette…”. Inizia così. Ma posso dire una cosa sulla censura?”

 

Prego

 

VAURO SENESI E MOGLIE VAURO SENESI E MOGLIE

“Quando il Corriere mi censurò una vignetta su Berlusconi con le donnine nell’armadio al posto degli scheletri non mi ricordo che Battista si sia indignato molto. Anzi, mi ricordo suoi articoli sulla vicenda della vignetta su Fiamma Nirenstein”

 

Com’era?

 

“Visto che la Nirenstein si candidava in lista con Alessandra Mussolini e Giuseppe Ciarrapico, proprio lei, baluardo dell’ebraismo, la raffigurai sul Manifesto con addosso i simboli fascisti, di Forza Italia e la stella di Davide, con la scritta “mostri elettorali” e il nomignolo “Fiamma Frankestein”. La parola “mostro” ovviamente era riferita a questo mettere insieme pezzi inconciliabili”.

 

Una cosetta leggera…

 

VAURO SENESI BEATRICE BORROMEO VAURO SENESI BEATRICE BORROMEO

“No, ma il fatto è che sul “Riformista” Polito e Caldarola scrissero che io definivo Fiamma Nirenstein “sporca ebrea”. E’ stata una delle poche volte che ho presentato querela per diffamazione e l’ho recentemente vinta in Cassazione. Nel frattempo Battista scriveva sul Corriere che io ero antisemita e che la satira doveva avere dei limiti. Quando vinsi la causa in primo grado Battista scrisse addirittura che avevo potere sulla magistratura. Quando anche la Cassazione mi ha dato ragione, non ha detto più nulla”.

 

Ci sono limiti per la satira?

“La satira deve avere dei limiti perché deve superarli continuamente”

 

Ma ora sono tutti per la satira, in Italia. Avete tanti amici…

“Ora che i vignettisti sono morti fanno a gara a pubblicarne le vignette, ma non c’è un giornale italiano che avrebbe pubblicato anche la più innocua vignetta politica di Charlie, Maometto a parte. Questa a cui stiamo assistendo è la fiera della ruffianeria italica. Dovevano morire dei vignettisti perché in questo Paese si scoprisse la libertà di satira”.

MARCO TRAVAGLIO E VAURO SENESIMARCO TRAVAGLIO E VAURO SENESI

 

Oggi Travaglio ricorda sul Fatto Quotidiano che tutti questi grandi amici della satira senza confini tengono Daniele Luttazzi fuori dalla tv da 13 anni.

“Hanno distrutto la satira? No, perché la si continua a fare, ma l’elenco delle censure dirette e indirette è infinito. Ci hanno provato, a distruggerla. Ma chi fa satira non chiede permesso e la fa. E quando viene censurato non si strappa la vesti, ma fa di questa censura un nuovo elemento per superare i limiti”.

 

Cos’è per lei la satira? Dopo una strage di vignettisti politicamente scorretti forse è il caso di ricordarlo

3x07 pigi battista3x07 pigi battista

“La satira è allegria, non dimentichiamolo. Anche in questi giorni. A volte è allegria disperata perché deve nascere dall’ostinazione. C’è una frase di Majakovskij che dice: il mondo non è stato attrezzato per l’allegria, la gioia va strappata a viva forza”.

 

Allegria? Ma non siamo di fronte al famigerato “scontro di civiltà”? Non siamo in guerra, come sostengono alcuni?

“Siamo in guerra, ma perché facciamo le guerre. Siamo in guerra perché abbiamo accettato la guerra nei nostri parametri. Questi mostri li abbiamo creati noi. Ci sono poteri forti, finanziari ed economici, che hanno bisogno che ci siano dei nemici”.

 

Non crede neppure alla guerra di religioni?

“Come possiamo credere alla guerra di religione quando l’Islam sta ammazzando più musulmani che altro? Davvero pensavamo di fare guerre in mezzo mondo e che queste rimanessero circoscritte? Continuiamo con la stessa ricetta e avremo sempre più morti”.

 

Pacifista anche il giorno dopo la strage?

“Certo. Con la caduta del Muro di Berlino ci avevano detto che ci sarebbe stata più libertà per tutti. Abbiamo invece la metastasi delle guerre e lo dice anche il Papa. Ogni guerra che abbiamo intrapreso pensando di circoscriverla a un’area, dall’Afghanistan alla Libia, è diventato un focolaio, un tumore. Aveva ragione Emergency quando diceva, qualche anno fa, “Fuori la guerra dall’Italia”. Ci si contagia. Non esistono guerre lontane. Le guerre sono sempre vicine  e sono dentro chi le fa”.

FIAMMA NIRENSTEIN FIAMMA NIRENSTEIN

 

2. FACEBOOK - LA SATIRA NON È COSA DA VIRILI SOLDATI, MA DA SCANZONATI DISERTORI.

L’intervento di Vauro per “PeaceReporter” del 6 febbraio 2006

 

L’Austriaco dipinto come laido e viscido nelle immagini della propaganda italiana nella guerra del 15-18, poi l’americano negroide e selvaggio in quella tedesca della seconda guerra mondiale, sino all’ebreo arcigno e dal naso adunco della iconografia nazista e fascista. Dove c’è guerra c’è propaganda di guerra. Serve a nobilitare una parte disumanizzando l’altra, a creare e far accettare nel senso comune la terribile categoria del “nemico” che è tale appunto perché disumano e per il quale non si può provare quindi nessun senso di pietà umana.

 

charb  direttore di charlie hebdocharb direttore di charlie hebdo

La categoria di “nemico” necessita di una forte dose di banalizzazione perché sia introiettata da una grande quantità di persone.

 

Sessanta anni di brutale occupazione della Palestina da parte Israeliana, bombardamenti, decine e decine di migliaia di morti in Afghanistan come in Iraq, guerre condotte con il pretesto di un non ben specificato monopolio dei valori di libertà e della democrazia dell’occidente rispetto ai popoli che le subiscono.

 

VIGNETTA DI VAURO SU FIAMMA NIRENSTEINVIGNETTA DI VAURO SU FIAMMA NIRENSTEIN

Ma è difficile identificare il “nemico” di queste guerre e quando si provocano tante morti e distruzioni è insufficiente dargli il volto di Bin Laden o del Saddam di turno. Si deve banalizzare, si deve creare una categoria più ampia e più generica, ed ecco “la minaccia islamica”, tanto enfatizzata da quelli stessi media altrettanto solerti nel rimuovere e occultare le stragi, gli orrori della guerra reale.

 

Il disegno di un Maometto brutto e barbuto con una bomba pronta ad esplodere al posto del turbante è niente di più e niente di meno della rappresentazione grafica di questa banalità di un luogo comune abilmente costruito ed indotto nell’immaginario collettivo di una opinione pubblica che si vuole convincere della “giustezza” della guerra perché non si opponga ad essa. E’ insomma propaganda bellica consapevolmente o “inconsapevolmente” prodotta e usata perché appunto siamo in guerra. Non c’entra niente con la libertà di espressione, ne tanto meno con la satira. Banalità, luoghi comuni e satira sono termini inconciliabili.

 

La propaganda di guerra è cupa e mortifera, la satira è giuoco e anche scandalo ma perché sbeffeggia la sacralità del potere non certo perché ne sposa i deliri militari ed omicidi.

vignettisti per charlie hebdo 14vignettisti per charlie hebdo 14

 

Certo non si può vietare la propaganda bellica se non si vietano le guerre. Ma non si può nemmeno stupirsi ed indignarsi se messaggi violenti ottengono e provocano reazioni violente nel “nemico”, tanto più perché per quest’ultimo il “nemico” siamo noi ,“la minaccia Occidentale”, categoria altrettanto banale e generica di quella “islamica” in una assurda ma micidiale logica che non può che perpetrare odio e violenza.

 

vignettisti per charlie hebdo 13vignettisti per charlie hebdo 13

Allora ai cari opinion maker, politici, giornalisti e addirittura vignettisti che vorrebbero che tutti i giornali pubblicassero i disegni su Maometto per dimostrare quanto siamo liberi ma anche, è sottinteso per mostrare i muscoli della nostra “libertà”, io dico no.

 

La satira non è fatta per esibizioni di forza, la satira è fatta per prendere per il sedere, per sgonfiare i muscoli non per mostrarli.

 

artisti per charlie hebdo 10artisti per charlie hebdo 10

Insomma non mi arruolo.

 

La satira non è cosa da virili e coraggiosi soldati ma da allegri e scanzonati disertori e io voglio continuare ad esserlo.

 

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…