I VU CUMPRÀ SIAMO NOI - NELL'ANSIA DI SALVARE LA SCASSATISSIMA ALITALIA DEI PATRIOTI IN BALLO LA VENDITA AL FONDO SOVRANO DEL KUWAIT DI UNA QUOTA DI CDP RETI (A CUI SONO INTERESSATI ANCHE I CINESI), CHE DETIENE IL 30% DI SNAM

Stefano Sansonetti per La Notizia (www.lanotiziagiornale.it)

Qualche osservatore, con cautela, lo sta facendo notare. L'impressione è che sottotraccia vada delineandosi uno scambio. Da una parte Etihad, la compagnia aerea degli Emirati Arabi, entra in Alitalia. Dall'altra un fondo sovrano, versante Kuwait, entra in Cdp Reti, la società della Cassa Depositi e Prestiti che detiene il 30% di Snam e in prospettiva potrebbe controllare il 29,9% di Terna. Sembrerebbe proprio questo lo schema a cui sta lavorando il premier, Enrico Letta, che giusto oggi concluderà la sua visita nei paesi del Golfo con una tappa proprio in Kuwait.

Che la filosofia dello scambio stia prendendo corpo, del resto, è confermato da un dettaglio di non poco conto. Entrambe le partite, infatti, hanno avuto bisogno di un supplemento di riflessione, la cui concomitanza pare essere sin troppo eloquente. Sulla questione del trasporto aereo, per esempio, le parti in causa si sono prese ulteriori 30 giorni per consentire a Etihad di valutare l'investimento in Alitalia, che potrebbe spingersi fino al 49%, ferme restando tutte le volutazioni sul piano economico-finanziario dell'ad della compagnia di bandiera Gabriele Del Torchio.

Il doppio rinvio sospetto
Per quanto riguarda i potenziali investimenti in Cdp Reti, poi, sul finire della scorsa settimana, quasi sotto silenzio, è scattato un differimento del termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse, inizialmente fissato al 31 gennaio. Il nuovo termine dovrebbe scadere tra un paio di settimane, formalmente per consentire a tutti i protagonisti in gioco di perfezionare al meglio i ragionamenti.

In questo caso sul piatto c'è l'attenzione di almeno una dozzina di investitori, con quattro fondi che sembrano godere di maggior credito. Parliamo degli australiani dell'Industry Funds Management (Ifm), dei canadesi di Borealis, del colosso cinese dell'energia State Grid Corporation e di Wren, ossia del braccio finanziario della Kuwait Investment Authority attivo nelle infrastrutture.

Proprio il veicolo del Kuwait, però, secondo le indiscrezioni si starebbe movendo con grande dinamismo per mettere le mani sulla quota di Cdp Reti che sarà messa sul mercato. La società, controllata dalla Cassa Depositi presieduta da Franco Bassanini, è stata costituita il 5 ottobre del 2012 ed è guidata in qualità di amministratore unico da Giovanni Gorno Tempini, ovvero dallo stesso ad della controllante.

In pancia, per il momento, la società ha il 30% di Snam, ma in prospettiva le potrebbe essere conferito anche il 29,9% di Terna oggi controllato direttamente dalla Cdp. Secondo valutazioni circolate nei mesi scorsi, il 100% di Cdp Reti dovrebbe valere circa 7 miliardi di euro. Insomma, con l'operazione si punterebbe a incassarne la metà.

Lo scambio
Il fondo Wren del Kuwait, quindi, potrebbe essere uno dei tasselli dello scambio. L'obiettivo di far arrivare risorse fresche in Alitalia verrebbe garantito da Etihad, che potrebbe proiettarsi verso il 49% della compagnia di bandiera con un investimento da 300 milioni. Contestualmente si consegnerebbe quasi la metà di Cdp Reti, con le golose partecipazioni in Snam ed eventualmente in Terna, a un altro protagonista del Golfo, lato Kuwait.

C'è chi fa notare che in realtà il paese non fa parte del gruppo degli Emirati Arabi Uniti che "geograficamente" stanno dietro a Etihad. Ma è sin troppo facile replicare che in realtà Kuwait, Qatar ed Emirati, ovvero i paesi visitati da Letta durante il suo soggiorno all'estero, fanno tutti parte dell'Opec (l'organizzazione di paesi esportatori di petrolio) e del Gcc (Gulf Cooperation Council). In pratica a livello politico-economico agiscono quasi come un'unica entità. E questo non potrebbe far altro che dare corpo all'impressione di coloro che vedono un legame molto stretto tra la partita Alitalia-Etihad e quella Cdp Reti-Wren.

L'altro tassello
A dimostrazione dell' "idillio" tra Italia e Kuwait, tra l'altro, è arrivata proprio stamattina l'ufficializzazione da parte di Letta di un accordo tra la Kuwait Investment Authority (proprio quella che controlla Wren) e il Fondo strategico della Cassa Depositi. Sul piatto ci sono 500 milioni che il fondo del paese del Golfo mette a disposizione per capitalizzare il medesimo veicolo controllato dalla Cdp. Un'operazione che Letta ha annunciato in pompa magna. Ma in gioco c'è ancora molto altro.

 

 

ENRICO LETTA DOHA EMIROhostess etihad a sidney alitalia etihad EDOARDO BARALDI - LETTA ETIHADFranco Bassanini e Giuliano Amato GORNO TEMPINI

Ultimi Dagoreport

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...