james bond a matera

007, LICENZA DI SGOMMARE – A MATERA SONO INIZIATE LE RIPRESE DI “NO TIME TO DIE”, L’ULTIMO CAPITOLO DI JAMES BOND: AL MOMENTO SOLO ASTON MARTIN CHE SGOMMANO, LITRI DI COCA COLA SPRECATI E SCIE NERE DEI PNEUMATICI. DI DANIEL CRAIG, CARY FUKUNAGA E DEI NOMI PIÙ NOTI NEMMENO L'OMBRA: LORO SI VEDRANNO PER POCHI GIORNI COSÌ COME LA CITTÀ DEI SASSI CHE È DESTINATA A ESSERE RAPPRESENTATA COME IL PICCOLO E STEREOTIPATO BORGO FOLKLORISTICO…(VIDEO)

 

 

 

Ilaria Ravarino per “il Messaggero”

 

le riprese di james bond a matera 7

Con trenta gradi all' ora di pranzo piazza Vittorio Veneto, al centro di Matera, brilla al sole come se fosse caramellata. E in parte lo è per davvero: «Non ho mai visto sprecare tanta coca-cola in vita mia», dice uno dei ragazzi della sicurezza, arruolati per custodire le transenne che proteggono il set del nuovo film di James Bond.

 

Partite ieri nella città lucana, le riprese di No Time To Die - regia del prodigio Cary Fukunaga, papà di True Detective, e previsto al cinema nell' aprile 2020 - si sono aperte con una pioggia di caramello, diffuso da un quadriciclo agricolo sul basalto cittadino nelle prime ore della mattinata, per migliorare l' aderenza al terreno delle ruote: i primi ciak del film sono stati battuti su alcune sequenze di inseguimenti, iniziate la mattina e proseguite fino alle sei di sera, che hanno lasciato a terra lunghe scie nere di pneumatici e gomma.

james bond

 

12 ORE NON STOP

Per chi lavora alla sicurezza queste giornate significano 12 ore di servizio continuativo, molte delle quali trascorse a spiegare a turisti e curiosi le dinamiche del set. Almeno tre i modelli di Aston Martin, l' iconica macchina di Bond, avvistati ieri a Matera: uno sporco e graffiato, uno preparato per gli effetti speciali (una portiera crivellata di colpi: nel corso della giornata si girerà anche una sparatoria) e uno nuovo di zecca, coinvolti di volta in volta in scene di slalom fra le macchine, sgommate e testa coda.

 

le riprese di james bond a matera 6

LE STAR

Di Daniel Craig, Cary Fukunaga e dei nomi più noti della troupe nemmeno l' ombra: la superstar inglese - alle prese con il suo quinto film come James Bond - arriverà il 9 settembre.

 

Fino ad allora saranno a Matera solo le cosiddette seconde unità, gli stuntmen, i reparti tecnici e gli addetti agli effetti speciali. «Ho sentito dire che Craig verrà al massimo un paio di giorni, per qualche primo piano», racconta il cameriere del ristorante Stano dove Mel Gibson, al tempo de La Passione di Cristo, era un habituè.

 

le riprese di james bond a matera 3

L' attore, che nel 2015 aveva dichiarato di volersi «tagliare le vene piuttosto che fare un altro film di Bond», per poi tornare clamorosamente indietro sulla sua decisione (sembra per un contratto da 150 milioni di euro), sarà a Matera insieme all' attrice Naomie Harris, e forse anche con Léa Seydoux, già Bond girl in Spectre.

 

Lui stesso del resto aveva ammesso che se avesse girato un altro 007 lo avrebbe fatto «solo per i soldi»: lo stacanovismo di un Tom Cruise - sul set per tutti gli stunt del suo Mission: Impossible - non appartiene all' attore inglese, qui arrivato per contratto all' ultimo Bond.

 

UN CIMITERO

le riprese di james bond a matera 5

La sequenza di Matera, conferma una fonte vicina alla troupe, sarà destinata ad aprire il film. Si tratterà di una manciata di minuti durante i quali vedremo Bond recarsi in un cimitero - anche questo ricostruito in zona - subire un attacco a tradimento e lanciarsi, da quel momento in poi, in una spericolata fuga-inseguimento, che terminerà nei celeberrimi titoli di testa del film.

 

Della città si vedrà dunque relativamente poco, «l' impressione è che racconteranno Matera come un piccolo borgo folkloristico, stereotipato», si lamenta un ragazzo, con la divisa catarifrangente e il pass della produzione del film.

le riprese di james bond a matera 4

 

LE API

«Hanno fatto venire in città una gran quantità di moto-api», spiega scuotendo la testa. Di fatto, questi pochi minuti porteranno nelle casse cittadine un guadagno persino superiore ai dieci milioni di euro fruttati, in sei settimane nel 2014, da Ben-Hur di Timur Bekmabetov.

 

daniel craig 3

«Oggi esistono regolamenti precisi, che obbligano le produzioni a rispettare vincoli ambientali, archeologici e paesaggistici», rassicura l' assessore alla Cultura Giampaolo D' Andrea. Il drone che sorvola il set, per poter operare, ha avuto bisogno di un permesso speciale dell' ente parco. E lo spiacevole incidente capitato qualche anno fa, quando la troupe di Ben-Hur si ritrovò di fronte i rifiuti dimenticati dalla troupe di Mel Gibson, non si ripeterà più.

PASOLINI - IL VANGELO SECONDO MATTEO - ENRIQUE IRAZOQUI

 

PASOLINI E ROSI

Mentre in città c' è chi si lancia in uno spericolato confronto con i tempi in cui, a Matera, giravano Pasolini e Rosi «e i cittadini partecipavano al film», i proprietari di alberghi e ristoranti si fregano le mani per l' indotto generato dai 400 elementi della troupe che resteranno in città almeno fino al 26 settembre.

francesco rosi

 

«Certo che quello di Bond è uno spettacolo di puro intrattenimento, che poco ha a che fare con il messaggio d' arte che trasmette la città - ha commentato l' assessore, promuovendo nello stesso giorno Trash People, installazione ambientalista dell' artista tedesco HA Schult - ma non è giusto porre limiti alla creatività».

le riprese di james bond a matera 1francesco rosi federico fellini tony renis angelo rizzoli 27 aprile 1965 archivio fotografico storico cicconiluchino visconti con magali noel e il regista francesco rosiFrancesco Rosi cary fukunaga

 

PASOLINI - IL VANGELO SECONDO MATTEO - ENRIQUE IRAZOQUIdaniel craig 1PASOLINI - IL VANGELO SECONDO MATTEO - ENRIQUE IRAZOQUIPASOLINI - IL VANGELO SECONDO MATTEO - ENRIQUE IRAZOQUImatera 2PASOLINI - IL VANGELO SECONDO MATTEO - ENRIQUE IRAZOQUImatera 3matera 1matera 5le riprese di james bond a matera 2

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…