Chi sperava che con l'arrivo dell'anno nuovo ci sarebbe stata la riapertura di palestre, cinema e teatri rimarrà probabilmente deluso. Nel Dpcm del 3 dicembre si indica la data del 15 gennaio come scadenza naturale del provvedimento, che sarà sostituito o integrato con nuove disposizioni. Tra le novità però, dicono fonti del governo, non è mai stata in discussione una eventuale riapertura delle attività di palestre, piscine, cinema e teatri.
In questi giorni, il governo ha sempre ribadito che qualsiasi decisione sarà presa sulla base dei dati epidemiologici che arriveranno dopo l'Epifania, quando cioè si potrà valutare qual è stato l'impatto dell'allentamento delle misure in alcune regioni dall'inizio di dicembre (per esempio la Lombardia era zona rossa fino al 30 novembre, diventata poi arancione) e soprattutto l'andamento dei contagi durante le feste.
Quando si è deciso infatti di alternare lockdown parziali e totali nel periodo tra il 24 dicembre e il 6 gennaio, nel governo non sono mancate le voci di chi avrebbe voluto una zona rossa nazionale per l'intero periodo, allarmato dalla possibilità di contagi in famiglia e focolai in riunioni per festeggiare. Nei giorni scorsi, inoltre, sono stati molti i virologi che hanno sottolineato che una terza ondata della pandemia avrebbe conseguenze disastrose anche sulla campagna di vaccinazione appena avviata.
Tutto fa pensare perciò che anche a scadenza del Dpcm, il 15 gennaio, saranno rinnovate le misure che prevedono la sospensione di spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e altri spazi anche all'aperto, così come la chiusura di palestre e piscine.
un frame dell'esibizione del coro di voci bianche dell'accademia teatro alla scala