produzione industriale

AVVISATE LA TRIMURTI CONTE-SALVINI-DI MAIO – CROLLA LA PRODUZIONE DI AUTOMOBILI ITALIANE (-17.1%), IN CALO LA PRODUZIONE INDUSTRIALE (-0.7% AD APRILE) - I DATI ISTAT RELATIVI AL MESE DI APRILE REGISTRANO LA SECONDA FLESSIONE CONGIUNTURALE CONSECUTIVA DALL'INIZIO DELL'ANNO – ZINGARETTI: “CONTINUA A PEGGIORARE L'ECONOMIA ITALIANA, VOLTIAMO PAGINA” – L’UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI: “AUMENTA IL RISCHIO DI MANOVRA”

Da www.rainews.it

 

 

 

produzione industriale

Crolla la produzione di automobili italiane e si fermano ancora ordinativi e fatturato della produzione industriale. I dati Istat relativi al mese di aprile su fatturato e ordinativi parlano di un calo stimato dello 0,7% sul mese e delll'1,5% tendenziale. Si tratta della seconda flessione congiunturale consecutiva  rilevata dall'Istat per la produzione industriale dopo gli aumenti di inizio anno.

 

Anche su base annua c'è contrazione dell'1,5% dell'indice, corretto per gli effetti del calendario che non stima il possibile impatto del ponte tra Pasqua e 25 aprile (+0,1 i dati grezzi). Il dato di marzo è stato rivisto invece a -1% rispetto al -0,9% comunicato in precedenza. Da  marzo l'indice è in aumento solo per il comparto energia (+3,6%), i beni strutturali segnano -2,5%, i beni intermedi -0,7% e i beni di consumo -0,5%. 

 

luigi di maio matteo salvini giuseppe conte

Desta grande preoccupazione la produzione italiana di autoveicoli che crolla ad aprile 2019 con il -17,1% rispetto all'anno precedente nei dati corretti per effetto del calendario. Il dato è calcolato dall'Istat. Nei primi quattro mesi dell'anno emerge una contrazione cumulata del 14,7%.

 

Zingaretti, Pd

"Continua a peggiorare l'economia italiana. Oggi i nuovi dati della produzione industriale: -1,7% da quando è in carica questo Governo (Dati Istat). Solo il settore dell'auto perde il 17,1% della produzione in un anno. Sempre più aziende entrano in crisi, sempre più lavoratori sono a rischio. Il governo non ha nessuna politica per lo sviluppo e il lavoro. Voltiamo pagina: rivoluzione verde, meno tasse sul lavoro, più investimenti su scuola, università e ricerca".

 

Lo scrive su Facebook il segretario del Pd, Nicola Zingaretti.

 

produzione industriale

Adolfo Urso, FdI: Serve cambio di rotta

 

"I dati Istat di aprile con il calo della produzione industriale, il crollo del settore auto e i risultati negativi sui consumi dimostrano ancora una volta il fallimento della politica economica e produttiva del governo, che si affida ancora a ricette ideologiche prive di riscontro nella realta'".

 

E' quanto rileva il senatore di Fratelli d'Italia, Adolfo Urso, responsabile del settore Impresa, che sollecita "la Lega a non perseverare nell'errore di lasciare le leve della politica economica e produttiva a chi, come il M5S, non capisce le ragioni dell'impresa e del lavoro". Secondo Urso, "occorre cambiare radicalmente politica economica e produttiva, per invertire subito la rotta ed evitare la recessione, che aggraverebbe la crisi sociale facendo esplodere anche i conti pubblici".

 

tria di maio salvini conte

Confcommercio, si va verso il secondo trimestre negativo 

 

"Il calo registrato dalla produzione industriale nel mese di aprile accresce la probabilità di osservare un secondo quarto dell'anno peggiore del primo.

 

Al di là di alcuni fattori stagionali che le attuali tecniche non riescono a neutralizzare del tutto, preoccupa il fatto che solo per l'energia si sia rilevato un andamento favorevole. In particolare, il calo della produzione per i beni di consumo, soprattutto durevoli, e per i beni  strumentali, è un segnale del permanere di difficoltà sia dal lato della domanda delle famiglie sia degli investimenti delle imprese". E' il commento dell'Ufficio Studi di Confcommercio ai dati Istat sulla produzione industriale.

 

produzione industriale 1

Per Federconsumatori dati allarmanti "Dati allarmanti che si aggiungono a quelli rilevati dall'Istat nei giorni scorsi in relazione all'andamento delle vendite al dettaglio, praticamente ferme". "Questo andamento testimonia lo stato di 'convalescenza' in cui si trova ancora la nostra economia - dice ancora l'associazione - che deve fare i conti con preoccupazioni ed incertezze derivanti dalla situazione internazionale, nonché dagli atteggiamenti contrastanti assunti dalle diverse anime del governo di fronte alle richieste europee di far quadrare i conti del Paese".

 

"La produzione in calo, il Pil a 'crescita zero', una manovra correttiva in vista e le minacce di speculazione sui mercati internazionali sempre più vicine non lasciano intravedere rosee prospettive per il nostro sistema economico, su cui incombe anche lo spettro dell'aumento dell'Iva dal prossimo anno, con ricadute di 831 euro annui a famiglia". 

 

Unione Nazionale Consumatori, aumenta il rischio di manovra

produzione industriale

Il calo della produzione industriale ad aprile "è una doccia fredda per il Paese e per il governo" che aumenta il rischio di una manovra correttiva secondo il presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona. "Dopo il calo di marzo la produzione continua a scendere. Iniziamo il secondo trimestre nel peggiore dei modi. Un dato che avrà i suoi effetti sul Pil e sulle previsioni di crescita del governo, alzando il rischio di una manovra correttiva".      

zingaretti di maio

 

Codacons, dati su produzione di male in peggio 

"I dati sulla produzione industriale vanno di male in peggio. Dopo i numeri negativi fatti registrare a marzo, anche ad aprile l'Istat registra dati in calo per l'industria italiana". Lo afferma il Codacons, commentando la flessione registrata dall'istituto di statistica. "A preoccupare è in modo particolare la forte riduzione della produzione nel comparto dei beni di consumo. Qui su base mensile il calo è del -0,5%, ma raggiunge il picco del -3,4% per i beni di consumo durevoli rispetto allo stesso periodo del 2018. Numeri - dice ancora l'associazione - che rispecchiano in modo evidente la crisi dei consumi che si registra in Italia, con la spesa che non riparte e le famiglie che tendono a rimandare al futuro gli acquisti, con effetti negativi diretti per tutto il comparto industriale".

produzione industriale 2

 

Coldiretti, grazie all'alimentare attenuato il flop generale

"In forte controtendenza rispetto all'andamento generale, l'alimentare fa segnare un forte balzo del 4,9% della produzione che attenua il flop registrato dall'industria in generale". E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti, sulla base dei dati Istat relativi al mese di aprile. "In un quadro preoccupante per l'economia generale si tratta di un segnale importante per un settore trainante del Made in Italy che continua a crescere a livello nazionale e nelle esportazioni. A pesare positivamente è stato anche l'impatto della Pasqua che tradizionalmente con l'aumento dei consumi a tavola rappresenta un elemento di traino. Il cibo - conclude la Coldiretti - è la principale voce del budget delle famiglie dopo l'abitazione con un importo complessivo di 215 miliardi".

produzione industriale

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…