1. BORSA: CONGELATE BANCO POPOLARE E MPS DOPO TONFO 4%
(ANSA) - Resta alta la volatilità a Piazza Affari su Mps e il Banco Popolare. Le azioni sono entrate in asta di volatilità dopo che i titoli dei due gruppi bancari hanno segnato ribassi superiori ai 4 punti percentuali.
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2. IL BANCO CROLLA E TRASCINA LE POPOLARI - PALETTI DI BANKITALIA SU MONTE PASCHI
Vittoria Puledda per ‘La Repubblica'
Una giornata di tregenda. Che non sarebbe stata una passeggiata di salute se lo aspettavano tutti, ma che i mercati picchiassero così duri è stata in parte una sorpresa. Complice anche i nervosismi legati ai mercati emergenti e all'accresciuta volatilità sulle Borse, le vendite sulle banche popolari sono state furibonde e scomposte.
E' stata quasi una tempesta perfetta: su Bpm (sospesa per eccesso di ribasso in mattinata), complice anche il fatto che venerdì, a mercati chiusi, l'Investindustrial di Andrea Bonomi ha comunicato di aver azzerato la partecipazione; sul Banco Popolare, principale "colpevole" dello smottamento del settore, dopo l'annuncio dell'aumento di capitale da un miliardo e mezzo, atteso per i primissimi giorni di aprile; e a seguire su tutte le altre banche cooperative, con l'eccezione della Popolare di Sondrio (+1,72%.)
![monte dei paschi di siena](https://cdn-static.dagospia.com/img/foto/03-2013/monte-paschi-siena-222610_tn.jpg)
Niente da fare invece per la banca guidata da Pier Francesco Saviotti (-14,92% nonostante i divieti a vendere allo scoperto arrivati dalle Autorità di Vigilanza italiana e inglese) o per Bper, che ha perso il 7,9% nella caccia alle possibili emule della banca scaligera (sebbene il numero uno Luigi Odorici abbia dichiarato «adeguati» i propri livelli di capitalizzazione); Bpm invece ha perso il 5,61%, Ubi, considerata più al sicuro in termini di possibili aumenti di capitale ha ceduto il 5,14% mentre il Credito Valtellinese (ritenuto al contrario tra i più fragili come struttura patrimoniale) è sprofondato del 9,47%.
Più contenute le vendite su Mps (-4,28%). Ieri la banca senese è stata al centro di un incontro tra i vertici del Monte, la Fondazione, Bankitalia e un rappresentante del Tesoro. «L'incontro si è svolto in un clima costruttivo», si legge in una nota di Via Nazionale, nella convinzione di tutti che il Monte possa continuare a rappresentare una realtà bancaria importante ma a condizione di poter contare «su un adeguato supporto patrimoniale e su un assetto azionario stabile».
![ALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLA](https://cdn-static.dagospia.com/img/foto/06-2012/alessandro-profumo-fabrizio-175090_tn.jpg)
Del resto ieri in Borsa si sono mischiati luoghi comuni e timori fondati. Equita, nel suo Morning note, sintetizza così il contesto: «Riteniamo che nei prossimi mesi gli aumenti di capitale offriranno l'occasione di accumulare a valutazioni ben più interessanti di quelli attuali», spiegano gli analisti motivando il fatto di aver ridotto il peso sul settore bancario da overweight a neutral (dopo aver fatto uscire Ubi dal proprio portafoglio di titoli raccomandati).
Tuttavia Ubi ha un livello di patrimonio di vigilanza Basilea 3 fully phased (il criterio di misurazione più stringente e severo) superiore al 10%, uno dei valori più alti di tutto il sistema bancario italiano; un dato che si confronta con un valore maggiore di 8 per Bper, e che arriva circa al 10% ma solo post aumento di capitale da un miliardo e mezzo per il Banco Popolare.
![Alessandro Profumo Fabrizio Viola](https://cdn-static.dagospia.com/img/foto/05-2012/alessandro-profumo-fabrizio-166259_tn.jpg)
Il mercato è sembrato gradire poco la scelta della ricapitalizzazione dopo le numerose smentite fatte dai vertici anche in tempi recenti; Saviotti ha invece tenuto fede alla promessa di non convertire il soft mandatory: «Mi sembra che il rimborso di questo asset sia una cosa doverosa nei confronti dei nostri soci», aveva spiegato nel maggio scorso, escludendo anche una conversione parziale: «Ritengo che non ce ne sia bisogno». E se gli azionisti delle banche dovranno rassegnarsi a mettere mano al portafoglio, per le banche d'affari si apre una stagione di buone commissioni: a seconda del rischio infatti si va da un 2-3% fino al 5% per il consorzio di garanzia.
![MANSI E PROFUMO](https://cdn-static.dagospia.com/img/foto/12-2013/mansi-profumo-294197_tn.jpg)
![Pier Francesco Saviotti](https://cdn-static.dagospia.com/img/foto/12-2008/7361_tn.jpg)
![Ignazio Visco](https://cdn-static.dagospia.com/img/foto/09-2013/ignazio-visco-268936_tn.jpg)
![GABRIELE BASILICO FOTOGRAFA CATTELAN IN PIAZZA AFFARI](https://cdn-static.dagospia.com/img/foto/02-2013/gabriele-basilico-fotografa-217741_tn.jpg)