coronavirus italia ospedale terapia intensiva

BOLLETTINIAMOCI – OGGI, MENTRE DISCUTEVAMO DI SCI E PANETTONI, SONO MORTE ALTRE 785 PERSONE PER IL CORONAVIRUS: I NUOVI CONTAGI CRESCONO A 19.350, CON 182.100 TAMPONI, MA IL TASSO DI POSITIVITÀ SCENDE AL 10,6% – SOLTANTO IN LOMBARDIA CI SONO STATE 246 VITTIME IN 24 ORE, MAI COSÌ TANTE NELLA SECONDA ONDATA

 

 

 

 

Paola Caruso per www.corriere.it

 

CORONAVIRUS - BOLLETTINO DEL 1 DICEMBRE 2020

In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 1.620.901 persone (compresi guariti e morti) hanno contratto il virus Sars-CoV-2: i nuovi casi sono +19.350, +1,2% rispetto al giorno prima (ieri erano +16.377), mentre i decessi odierni sono +785, +1,4% (ieri erano +672), per un totale di 56.361 vittime da febbraio.

 

Le persone guarite o dimesse complessivamente sono 784.595+27.088 quelle uscite oggi dall’incubo Covid, +3,6% (ieri erano +23.004). E gli attuali positivi — i soggetti che adesso hanno il virus — risultano essere in totale 779.945, pari a -8.526 rispetto a ieri, -1,1% (ieri erano -7.300), e sono visibili nella quinta colonna da destra della tabella. Per la prima volta il totale dei guariti è superiore al totale degli attuali positivi.

coronavirus ospedale

 

I tamponi sono stati 182.100, ovvero 51.576 in più rispetto a ieri quando erano stati 130.524.

 

Mentre il tasso di positività è del 10,6%: vuol dire che su 100 tamponi eseguiti poco più di 10 sono risultati positivi; ieri era del 12,5%.

 

Questa percentuale dà l’idea dell’andamento dei contagi, indipendentemente dal numero di test effettuati.

 

CORONAVIRUS - TERAPIA INTENSIVA

Più contagi in 24 ore con più tamponi. Ogni martedì i test comunicati sono quelli processati lunedì e sono in numero maggiore rispetto al weekend. La buona notizia è che scende di quasi due punti il rapporto di casi su tamponi che passa dal 12,5% al 10,6%.

 

Ora è importante continuare a rispettare le misure e «non allentare la presa» perché l’epidemia non è ancora sotto controllo: bisogna abbassare il tasso di positività al di sotto del 10% — e ci siano vicini — e l’indice Rt nazionale deve essere sotto l’1. I casi quotidiani sono ancora alti.

 

coronavirus ospedale

«Abbiamo una massa di persone che si infetta quotidianamente molto ampia e dobbiamo scendere significativamente, altrimenti diventa molto difficile controllare l’epidemia — dice il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro — . Il nostro obiettivo è passare dalla fase di mitigazione alla fase di contenimento e questo passaggio richiede un numero molto più basso di nuovi casi su base quotidiana». Ossia arrivare a cinque-diecimila.

 

coronavirus ospedale di varese 4

Drammatico il bilancio delle vittime, in aumento rispetto al giorno prima. Il maggior numero di morti è in Lombardia (+249), mai così tanti nella seconda ondata. Poi in Veneto (+107), Lazio (+64), Piemonte (+64) ed Emilia-Romagna (+52).

 

Secondo un report del ministero della Salute, la seconda ondata ha fatto risalire la mortalità giornaliera nelle città italiane a novembre (i dati sono aggiornati al 17/11). Si registra il 75% in più di decessi rispetto alla media nelle città del Nord e il 46% in più per le città del Centrosud.

coronavirus lombardia

 

Diminuisce la pressione sul sistema sanitario. I pazienti ricoverati con sintomi oggi sono 32.811 (-376, -1,1%; ieri +308), mentre quelli più gravi in terapia intensiva sono 3.663 (-81, -2,2%; ieri -9).

 

Questi dati sono visibili nella tabella in alto, nella seconda e nella terza colonna da sinistra. Nella seconda ondata l’11 novembre abbiamo superato il picco delle degenze ordinarie (oltre 29 mila) di marzo-aprile e siamo ancora al di sopra di questo dato, ma non siamo mai arrivati al picco di 4.068 malati in terapia intensiva che si è verificato il 3 aprile.

CORONAVIRUS - CAMICI PER GLI OSPEDALI

 

 

I casi Regione per Regione

Il dato fornito qui sotto, e suddiviso per Regione, è quello dei casi totali (numero di persone trovate positive dall’inizio dell’epidemia: include morti e guariti).

 

La variazione indica il numero dei nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore, mentre la percentuale rappresenta l’incremento rispetto al giorno precedente, calcolata sul totale regionale.

 

Lombardia 411.839 (+4.048, +1%; ieri +1.929)

Piemonte 169.133 (+1.617, +1%; ieri +1.185)

Campania 156.432 (+1.113, +0,7%; ieri +1.626)

Veneto 148.127 (+2.535, +1,7%; ieri +2.003)

Emilia-Romagna 124.541 (+1.471, +1,2%; ieri +2.041)

Lazio 121.449 (+1.669, +1,4%; ieri +1.589)

Toscana 104.099 (+658, +0,6%; ieri +893)

Sicilia 65.085 (+1.399, +2,2%; ieri +1.138)

paziente di coronavirus in ospedale

Puglia 55.979 (+1.659, +3%; ieri +1.102)

Liguria 52.023 (+339, +0,7%; ieri +236)

Friuli-Venezia Giulia 31.386 (+736, +2,4%; ieri +575)

Marche 30.143 (+337, +1,1%; ieri +252)

Abruzzo 28.420 (+396, +1,4%; ieri +556)

Umbria 23.952 (+144, +0,6%; ieri +68)

P. A. Bolzano 23.871 (+94, +0,4%; ieri +183)

Sardegna 21.895 (+420, +2%; ieri +329)

Calabria 17.032 (+318, +1,9%; ieri +270)

P. A. Trento 15.889 (+156, +1%; ieri +176)

Basilicata 8.298 (+156, +1,9%; ieri +92)

Valle d’Aosta 6.535 (+25, +0,4%; ieri +47)

Molise 4.773 (+60, +1,3%; ieri +87)

 

I decessi Regione per Regione

Il dato fornito qui sotto, e suddiviso per Regione, è quello dei morti totali dall’inizio della pandemia. La variazione indica il numero dei nuovi decessi registrati nelle ultime 24 ore.

 

coronavirus ospedale

Lombardia 22.104 (+249; ieri +208)

Piemonte 6.303 (+64; ieri +85)

Campania 1.721 (+48; ieri +42)

Veneto 3.818 (+107; ieri +34)

Emilia-Romagna 5.805 (+52; ieri +39)

Lazio 2.431 (+64; ieri +39)

Toscana 2.673 (+32; ieri +40)

Sicilia 1.589 (+34; ieri +49)

Puglia 1.517 (+34; ieri +30)

Liguria 2.404 (+17; ieri +7)

Friuli-Venezia Giulia 863 (+25; ieri +21)

Marche 1.276 (+12; ieri +9)

CORONAVIRUS - OSPEDALE

Abruzzo 906 (+13; ieri +7)

Umbria 415 (+8; ieri +13)

P. A. Bolzano 534 (+3; ieri +1)

Sardegna 449 (+5; ieri +8)

Calabria 301 (+6; ieri +14)

P. A. Trento 662 (+8; ieri +13)

Basilicata 153 (nessun nuovo decesso; ieri +8)

Valle d’Aosta 317 (+2; ieri +4)

Molise 120 (+2; ieri +1)

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."