antonio antonello di fazio

C'ERA QUALCUNO DIETRO IL MANAGER NARCOTIZZATORE? IL "MODUS OPERANDI" DI ANTONIO DI FAZIO ERA COSI' COLLAUDATO DA FAR PRESUPPORRE L'ESISTENZA DI COMPLICI O DI UNA RETE DI "RECLUTATORI": L'IMPRENDITORE 10 ANNI FA ERA SUL LASTRICO, POI CHIESE UN PRESTITO A UOMINI DELLA 'NDRANGHETA... - LE VITTIME, ALMENO SEI, ERANO SPESSO STUDENTESSE FUORISEDE, STORDITE CON GLI PSICOFARMACI, SEGREGATE IN CASA E ABUSATE ANCHE PER UNA SETTIMANA...

Cesare Giuzzi per il "Corriere della Sera"

 

antonio di fazio

Sei violenze accertate. Cinque donne narcotizzate, violentate, finite nell'album delle «prede» di Barbablù. Una, giovanissima, non s'è ancora presentata agli investigatori che però l'hanno individuata e nelle prossime ore sarà ascoltata in Procura dai magistrati Letizia Mannella e Alessia Menegazzo. Sono le vittime di Antonio Di Fazio, l'imprenditore 50enne dalla doppia vita oggi accusato di essere uno stupratore seriale.

 

antonio di fazio

Un elenco che nelle prossime ore potrebbe crescere fino a raddoppiare. Forse triplicare. Perché le prime violenze, tutte usando psicofarmaci per stordire e rendere inermi le ragazze, risalirebbero addirittura a una decina di anni fa.

 

Poi ci sono le suggestioni: la presenza di centinaia di immagini di ragazze abusate, l'emergere di una rete di «reclutatori» e complici, la consapevolezza di un modus operandi così collaudato da far pensare che dietro all'ex patron della Global Farma, ci sia in realtà qualcosa di ancora più sconvolgente. La Procura ha aperto un nuovo filone, affidato al pm Pasquale Addesso, con indagini patrimoniali.

antonio di fazio

 

Negli ultimi mesi sono stati registrati movimenti bancari sospetti. Una segnalazione arrivata dall'organismo della Banca d'Italia che si occupa di riciclaggio è finita all'interno del fascicolo e apre scenari ancora più complessi.

 

Il tutto sommato alle amicizie pericolose dell'imprenditore. Dieci anni fa era «sul lastrico» per sua stessa ammissione, con le società di famiglia (Coimi, Thecno farm e Thecno gest) travolte dai debiti. Da qui la richiesta di un prestito a uomini del clan Valle della 'ndrangheta.

 

antonio di fazio

Nella Thecno gest, chiusa nel 2017, oltre a madre, padre e sorella, compariva un 55enne pregiudicato arrestato nel 2014 per un grande traffico di droga. Poi gli affari milionari con la Global Farma aperta in piena pandemia nell'aprile 2020.

 

Le indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo di Milano e della compagnia Porta Monforte scavano nelle chat, nei tabulati telefonici, nelle memorie informatiche a ritmo continuo.

 

E ad ogni passo si scende sempre più giù verso gli inferi in un'indagine partita dalla denuncia di una 21enne studentessa narcotizzata e violentata una sera di fine marzo e diventata ormai un'inchiesta su un maniaco seriale.

 

antonio di fazio 2

Le ragazze «agganciate» da Di Fazio non partecipavano a feste tra jet set e cocaina. Lui sceglieva soprattutto studentesse fuorisede lontane dalle famiglie, in cerca di un posto di lavoro o di uno stage universitario.

 

«Giovani normali, alle prese con la difficoltà di vivere in una grande città come Milano, costrette dalle necessità a fidarsi di un imprenditore stimato e conosciuto in un settore importante come quello della farmaceutica», spiegano gli inquirenti.

 

ANTONIO DI FAZIO.

Lui invece approfittava di queste fragilità e le «schiacciava», dominandole nelle sue violenze, minacciandole poi, quando stordite e senza memoria ma terrorizzate, lasciavano il suo appartamento.

 

«Abbiamo avuto negli anni diverse denunce di giovani donne narcotizzate e che si sono risvegliate con il sospetto d'essere state abusate - dicono i magistrati -. In queste storie potrebbero esserci altre vittime».

 

BROMAZEPAM

Le due studentesse interrogate in Procura lunedì hanno raccontato di essere state in balia dell'imprenditore anche per settimane intere. Venivano narcotizzate e abusate, poi risvegliate ma tenute in uno stato quasi catatonico con benzodiazepine sciolte nel caffè, nel succo di frutta, nel the o in una tisana.

 

Una giovane, l'ultima che ha frequentato Di Fazio, ha detto che tutto era iniziato quattro settimane prima e di aver trascorso l'ultima chiusa nel suo appartamento con continui abusi.

 

ANTONIO DI FAZIO

L'incontro con la promessa di un posto di lavoro nella sua azienda. L'ha messa in salvo la sorella che da giorni non riusciva a mettersi in contatto con lei. Una volta libera non ha avuto il coraggio di denunciare anche di fronte a un referto medico che ha certificato massicce dosi di Bromazepam: «Mi minacciava con una pistola». Era la riproduzione di una Glock sequestrata dai carabinieri insieme a un falso tesserino del Sisde.

 

Tra le donne che hanno denunciato Di Fazio c'è anche l'ex moglie americana. La donna nel 2014, nel pieno della causa di divorzio, ha segnalato l'ex marito per maltrattamenti e sequestro.

 

Ha raccontato una storia che oggi appare sovrapponibile a quella della 21enne bocconiana: narcotizzata e tenuta segregata in casa. La sua denuncia era stata archiviata. Venerdì sarà riascoltata dagli inquirenti.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)