vittorio boiocchi

IL CAPO ULTRÀ SI TIRA IL RACKET SUI PIEDI - LE INTERCETTAZIONI REGISTRATE DALLE "CIMICI" RIVELANO GLI AFFARI DEL CAPO ULTRÀ INTERISTA VITTORIO BOIOCCHI INTORNO ALLO STADIO MEAZZA: "FACCIO CIRCA 80 MILA EURO AL MESE TRA PARCHEGGI E ALTRE COSE. SONO RIUSCITO A FARE UNA BELLA COSA CON LA GESTIONE DEI PARCHEGGI, CON 700-800 BIGLIETTI IN MANO, HO FATTO AVERE IL POSTO A DUE PANINARI E MI DANNO UNA SOMMA AD OGNI PARTITA”

Cesare Giuzzi per www.corriere.it

 

vittorio boiocchi franco caravita

Vittorio Boiocchi è stato arrestato nel marzo 2021 per un tentativo di estorsione. Le intercettazioni della polizia svelano gli affari attorno allo stadio Meazza: «Ho fatto avere il posto a due paninari e mi danno una somma ad ogni partita»

 

«Quando sono entrati sti ca... di cellulari qua sembra di avere...».

«La rovina! Questa è una rovina veramente».

«Eh certo, che è una rovina! Sembra di avere una...».

«Una microspia addosso!».

«Sembra di avere un carabiniere dietro!».

 

vittorio boiocchi

Su due cose sbagliavano Gerardo Toto e il capo ultrà nerazzurro Vittorio Boiocchi. Il problema non erano i cellulari ma la microspia piazzata nell’auto del 69enne e soprattutto quelli che avevano «dietro», in realtà, non erano carabinieri ma poliziotti della squadra Mobile. Boiocchi era stato arrestato il 3 marzo di un anno fa con il «socio» Paolo Cambedda dopo essere uscito dagli uffici dell’imprenditore vittima dell’estorsione da due milioni di euro. 

 

ultras interisti 1

In auto avevano uno storditore elettrico, una pistola, e pettorine della guardia di Finanza. Un arresto in flagranza compiuto proprio per il timore che quella sera potessero portare a termine il loro piano. Le indagini però erano già avviate da mesi. E tra le molte intercettazioni registrate dalle cimici piazzate dai poliziotti, guidati da Marco Calì, ce n’è una in particolare, che risale a febbraio 2021, in cui Boiocchi si lamenta con Toto perché «sta perdendo un sacco di soldi con il blocco delle partite e dei concerti».

 

ultras interisti 3

Boiocchi, le condanne e la Curva Nord

Boiocchi ha trascorso in carcere 26 anni complessivi: 10 condanne definitive per associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, associazione a delinquere, porto e detenzione illegale di armi, rapina, sequestro di persona e furto. Nel 2019 era tornato non solo sugli spalti del Meazza ma aveva ripreso il controllo della Curva Nord interista come negli anni Ottanta e nei primi Novanta quando era tra i capi dei «Boys San». 

 

ultras interisti 8

Al suo ritorno era stato protagonista di una scazzottata con il portavoce del tifo organizzato nerazzurro Franchino Caravita. Storia conclusa, ma solo di facciata perché di fatto la corona è rimasta sulla testa di Boiocchi, con una foto «a dito medio alzato» in ospedale tra i due litiganti: il 69enne era stato ricoverato la notte stessa per un attacco di cuore. Il ritorno di un nome tanto pesante aveva sconvolto, e parecchio, le dinamiche del mondo ultrà. Poi il nuovo arresto e i domiciliari concessi a Boiocchi dopo una condanna a 3 anni e 2 mesi.

ultras interisti 2

 

La gestione dei parcheggi di San Siro

Nelle intercettazioni richieste dai pm Carlo Scalas e dall’aggiunto Laura Pedio, il capo ultrà racconta «che prende circa 80 mila euro al mese tra parcheggi e altre cose. Dice che finalmente erano riusciti a fare una bella cosa con la gestione dei parcheggi, con 700-800 biglietti in mano, due paninari a cui hanno fatto avere il posto che gli danno una somma ad ogni partita».

 

 In sostanza, annotano gli inquirenti riportando le parole di Boiocchi «10 mila euro ogni partita». Il business intorno allo stadio Meazza non c’entra nulla con le accuse mosse nei confronti del capo ultrà e degli altri quattro arrestati. E non ha rilievi penali nell’indagine. Possibile si tratti solo di millanterie? 

 

ultras interisti 5

La presunzione d’innocenza impone che sia così e lo stesso vale per tutte le accuse mosse dalla procura nei confronti degli indagati. Sempre nelle intercettazioni Boiocchi racconta i vecchi tempi della malavita a Milano con nostalgia, parlando di Guglielmo Fidanzati e di inchieste antidroga che lo hanno coinvolto: «Ringraziamo il signore che li ha fatti vivere questi periodi qui».

Articoli correlati

INDAGATO IL CAPO ULTRA\' DELL\'INTER VITTORIO BOIOCCHI PER MINACCE E TENTATIVO DI ESTORSIONE DA...

ultras interisti 6ultras interisti 4ultras interisti 7

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?