scuola patrizio bianchi

CHIEDI, MA NON TI SARÀ DAD - IL MINISTRO BIANCHI VUOLE RIDURRE LA DIDATTICA A DISTANZA ALLE “SITUAZIONI DI EMERGENZA”, EQUIPARANDO I GIORNI DI ISOLAMENTO PER I BAMBINI A QUELLI PREVISTI PER GLI ADULTI: NELLE SCUOLE MATERNE I GIORNI A CASA PASSANO DA DIECI A CINQUE E SI SEMPLIFICANO LE REGOLE PER IL RIENTRO IN CLASSE DOPO UN CONTATTO DIRETTO – SARÀ IL CTS A STABILIRE SE SARÀ POSSIBILE APPLICARE LE STESSE DISPOSIZIONI DALLE ELEMENTARI ALLE SUPERIORI E…

Gianna Fregonara per il “Corriere della Sera”

 

scuola 2

La parola definitiva la dirà il Cts, convocato prima del Consiglio dei ministri di oggi pomeriggio: deve indicare se è possibile che in tutte le scuole, dalle elementari alle superiori, si applichino le stesse regole o se è necessario attendere ancora un po' e procedere per gradi, iniziando ad eliminare la dad per gli studenti delle medie e superiori vaccinati o guariti, indipendentemente dal numero di contagiati in classe. Potrebbero continuare ad andare a scuola, con mascherina Ffp2, in regime di autosorveglianza, come avviene per gli adulti contatto di positivi.

didattica a distanza

 

In attesa di capire la soluzione che il governo adotterà, due novità sono già decise e scritte nella bozza del decreto che entro stasera dovrà essere licenziato: la dad, la ddi - o comunque la sospensione dell'attività in presenza per le scuole materne - quando necessaria durerà soltanto 5 giorni e non più dieci. Una riduzione si applica a partire dalle scuole materne. Si semplificano anche le regole per il rientro in classe: soltanto i positivi dovranno presentare il certificato del pediatra o del medico di base per attestare la loro guarigione.

 

scuola 1

Per gli studenti che sono stati a casa in quanto contatti stretti di un positivo e non sono vaccinati basterà il tampone (in farmacia diventa gratuito anche per i bambini più piccoli, con la prescrizione del pediatra). Per i guariti o vaccinati da meno di 120 giorni o con booster sarà sufficiente il controllo del green pass a scuola. Anche i bambini delle elementari vaccinati non saranno più in quarantena, isolati, bensì in autosorveglianza: anche se non vanno a scuola, potranno con mascherina Ffp2 e precauzione uscire di casa purché non frequentino luoghi affollati. Per l'allentamento delle altre misure si attende invece il Cts, mentre la Lega con il segretario Matteo Salvini si schiera contro l'ipotesi di distinguere tra i vaccinati e no tra i bambini.

 

didattica a distanza 5

Da chiarire c'è se si può cancellare la Dad per gli studenti vaccinati di medie e superiori e/o aumentare il numero di casi che mandano in dad, aumentando da due a tre il limite dei casi che provoca la Dad per i vaccinati alle elementari. Su questo punto ci sono diverse ipotesi, compresa quella di rinviare la decisione, in attesa che i contagi scendano e il numero di vaccinati cresca ancora un po.

 

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La settimana scorsa, quasi uno studente su cinque - oltre il 21% alle elementari - era in dad. I numeri dei contagi tra bambini (fascia 0-9) erano ancora in forte aumento. Ma, come ha detto Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, l'eccesso di precauzione può avere effetti indesiderati:«Il numero dei nuovi vaccinati nella fascia 5-11 è sceso, perché ci sono tanti bambini in quarantena con tampone negativo, non possono rispettare l'appuntamento per il vaccino».

didattica a distanza 6

 

Lo scopo del decreto è proprio questo: come ha detto il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, serve a ridurre la dad alle «situazioni di emergenza», equiparando i giorni di isolamento a quelli previsti per gli adulti. Ma deve anche semplificare le procedure sanitarie che bloccano famiglie e Asl. E ridurre il numero di tamponi per i bambini. Continuano le proteste dopo l'annuncio della reintroduzione del secondo scritto alla Maturità. L'associazione nazionale presidi, per voce del suo presidente Antonello Giannelli, ha bocciato la scelta: «È un ritorno fittizio alla normalità. Questa seconda prova non è conforme alla legge, sarà diversa da scuola a scuola. Ci auguriamo che il ministro ci ripensi».

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