coronavirus lockdown autocertificazione autocertificazioni zona rossa

COPRIFUOCO DI PAGLIA – CHE SIA IL 26 APRILE O IL 1 MAGGIO LA DATA DI ALLENTAMENTO DELLE RESTRIZIONI, COMUNQUE IL COPRIFUOCO SARÀ SPOSTATO A MEZZANOTTE – SARÀ ABOLITO ANCHE IL DIVIETO DI SUPERARE I CONFINI REGIONALI, MA SOLO DA METÀ MAGGIO…

Alberto Gentili e Gabriele Rosana per "il Messaggero"

 

coprifuoco 2

Arriva il giorno della verità. Domani, se i dati del report settimanale dell' epidemia «saranno confortanti», «verrà decisa la road map delle riaperture, della ripartenza», annunciano autorevoli fonti di governo.

 

A stabilire il cronoprogramma del ritorno alla vita nelle Regioni con dati da zona gialla di ristoranti e bar, cinema e teatri, palestre e piscine, fiere ed eventi, stadi e concerti, sarà la cabina di regia guidata da Mario Draghi con i ministri Roberto Speranza (Salute), Mariastella Gelmini (Regione) e i rappresentanti dei partiti di maggioranza. Da ciò che filtra, mentre Bruxelles accelera sul Green pass per viaggiare in Europa, sono due le ipotesi allo studio.

ROBERTO SPERANZA MARIO DRAGHI

 

La prima, sulla linea della «massima cautela», prevede il ritorno della zona gialla dal 1 maggio con il via libera anche a cena per ristoranti e bar con tavoli all' aperto, cinema e teatri. Per poi allargare, «appena possibile, forse a metà maggio», a palestre e piscine. La seconda opzione prevede invece il via libera immediato, forse addirittura da lunedì o dal 26 aprile, per tutti i settori in zona gialla.

 

coprifuoco

In entrambe le ipotesi c' è lo spostamento dell' inizio del coprifuoco alla mezzanotte e l' abolizione del divieto di superare i confini regionali. Quest' ultimo allentamento dovrebbe scattare però alla metà del prossimo mese: «Ma sarà indispensabile per garantire la ripartenza del turismo, anche straniero. E quando diventerà possibile viaggiare da una parte all' altra dell' Italia sarà probabilmente abolito, e non solo ridotto, anche il coprifuoco», dice un ministro che segue il dossier.

 

SILVIO BRUSAFERRO FRANCO LOCATELLI

In quel momento torneranno al 100% in presenza gli studenti delle scuole superiori e almeno mille spettatori negli stadi di calcio. Draghi, che illustrerà la decisioni in una conferenza stampa, viene descritto «consapevole del grave stato di bisogno e di sofferenza che attraversa il Paese». Preoccupato per le proteste e per il rischio-chiusura delle attività soggette ormai da mesi alle misure restrittive. Ma allo stesso tempo il premier, che dovrebbe prorogare fino al 31 luglio lo stato d' emergenza, non si allontanerà dalla linea della prudenza.

 

«Perché», spiega chi ha parlato con lui, «non si può assolutamente correre il rischio di riaprire per poi richiudere dopo un mese. Le aperture a singhiozzo sarebbero un disastro».

ROBERTO SPERANZA E MARIO DRAGHI

Sulla decisione che verrà presa domani dal governo (il sottosegretario Garofoli ieri ha incontrato Locatelli e Brusaferro del Cts), peseranno l' indice Rt di trasmissione del virus, l' incidenza settimanale di nuovi positivi ogni 100mila abitanti.

 

E, soprattutto, la percentuale di anziani immunizzati nelle singole Regioni: coprire con il vaccino chi è più a rischio consentirà infatti di procedere alle riaperture, senza il pericolo di rendere ancora più drammatico il bollettino dei decessi e di mandare in sofferenza ospedali e terapie intensive.

 

Oggi le Regioni avanzeranno le loro richieste. La principale, con il ritorno delle zone gialle, è la riapertura «immediata» dei ristoranti fino a sera (privilegiando i tavoli all' aperto: 1 metro di distanza, 2 dentro) con il coprifuoco alle 24 (non più alle 22). Se i dati lo consentiranno la proposta verrà accolta dal governo. Lo stesso varrà per palestre e piscine, cinema e teatri, eventi e spettacoli all' aperto.

 

coronavirus ristorante 2

Se invece l' andamento dell' epidemia nell' ultima settimana non permetterà di allentare la stretta, il via libera riguarderà solo i ristoranti con dehors, cinema e teatri. Per i bar dovrebbe restare la chiusura alle 18 con divieto di vendere bevande a chi non è seduto ai tavoli in modo da scongiurare l' effetto-movida; mentre piscine e palestre, fiere ed eventi, dovrebbero attendere ancora 2-3 settimane prima di ripartire.

 

Da stabilire quando verrà abolito il coprifuoco e quando cadrà il divieto di superare i confini regionali.

roberto garofoli

«Ma se vogliamo rilanciare il turismo, anche straniero, archiviare queste misure è indispensabile», dice una fonte di governo.

 

IL PASS EUROPEO

Intanto arriva il primo ok dei rappresentanti dei governi riuniti a Bruxelles alla proposta di un certificato verde digitale, il documento comune a tutti i Paesi Ue - un codice QR da mostrare sullo smartphone o su carta - per riattivare gli spostamenti in sicurezza e dire se chi viaggia è stato vaccinato, è guarito dall' infezione, oppure ha effettuato un test con esito negativo. Adesso inizia il negoziato con il Parlamento europeo: l' obiettivo è averlo pronto entro giugno, in tempo per l' inizio della stagione turistica.

 

green digital pass europeo

Gli ambasciatori degli Stati membri, però, mettono alcuni paletti: «Non chiamatelo passaporto». Per evitare il rischio di discriminazioni soprattutto nei confronti dei non vaccinati, il certificato non sarà un prerequisito per muoversi ma solo un documento sanitario per allentare certe restrizioni in maniera coordinata, come la quarantena obbligatoria. Bruxelles vuole scongiurare divisioni all' interno dell' Ue, ma le prime fratture sono già all' orizzonte.

 

C' è chi teme che al certificato verde digitale toccherà la stessa sorte delle app di tracciamento dei contagi, mai davvero decollate, e con cui condivide le preoccupazioni per la gestione dei dati personali.

 

PASSEGGIATE PER ROMA IN BARBA AL COPRIFUOCO

Alcuni Stati membri stanno infatti già sviluppando proprie piattaforme per regolare ingressi e spostamenti a livello nazionale (sistemi non sempre interoperabili fra loro): i governi chiedono che possano rimanere in funzione per sei settimane dopo l' entrata in vigore del certificato europeo. A conti fatti, saremo già a Ferragosto.

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?