lockdown

IL CTS BOCCIA TUTTO: NO ALLA RIAPERTURA DI PISCINE E PALESTRE, NEANCHE PER CORSI INDIVIDUALI, NO ALLA RIAPERTURA DEI CINEMA NÉ DELLE SALE GIOCO. SECONDO I TECNICI, BISOGNA RICONFERMARE IN TOTO IL DPCM IN SCADENZA. ANZI, SE POSSIBILE SERVIREBBE UNA NUOVA STRETTA, VISTO CHE ENTRO LA PRIMA METÀ DI MARZO LA VARIANTE INGLESE SARÀ ORMAI PREVALENTE…

 

 

 

Alessandra Ziniti per www.repubblica.it

 

miozzo

Il Comitato tecnico scientifico non nasconde la sua preoccupazione per il rialzo dei contagi e soprattutto per le prospettive che lasciano ipotizzare che entro la prima metà di marzo la variante inglese, più contagiosa del 38 per cento, sarà ormai diventata prevalente. Per questo, al premier Mario Draghi che li ha convocati a Palazzo Chigi per le 19, i tecnici suggeriranno estrema prudenza per eventuali riaperture di attività.

 

La posizione è quella già espressa nei giorni scorsi:  il rischio non viene dalle singole attività che si chiede di poter riaprire ma da tutto il movimento che ne consegue. Ed è un rischio che l'Italia, dove i governatori continuano ad istituire zone rosse localizzate per l'esplosione di focolai di contagi spesso riconducibili alle varianti del Coronavirus, non può correre in questo momento.

mario draghi

 

Sommersi da diverse nuove richieste di riaperture presentate da ministri ma anche da categorie produttive, i tecnici del Cts hanno bocciato praticamente tutto: no alla riapertura di piscine e palestre, neanche per corsi individuali o per terapie riabilitative, no all'apertura di sale gioco e sale bingo e ai corsi pomeridiani per bambini.

 

Attività che potranno riaprire solo nelle zone in cui ci sarà un'incidenza di contagi non superiore ai 50 casi ogni 100.000 abitanti, dunque le "zone bianche" a cui aspirano Val d'Aosta e Sardegna ma che nessuna regione ha finora raggiunto.

 

Per il Cts, l'impianto del Dpcm in scadenza è dunque da riconfermare in toto. Non è stata ancora presa in considerazione alcuna modifica dei parametri di rischio come chiesto dalle regionim il cui documento non è stato ancora esaminato.

franco locatelli

 

Si stringe dunque verso il nuovo Dpcm. Il presidente del Consiglio ha convocato per questa sera alle 19 a Palazzo Chigi i rappresentanti del Comitato tecnico scientifico ( il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli, il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro e il coordinatore del Cts Agostino Miozzo) per un incontro con i ministri (il responsabile della Salute Roberto Speranza, la responsabile degli Affari regionali Maria Stella Gelmini e il titolare dell'Economia Daniele Franco, ma anche i ministri capo delegazione dei partiti di maggioranza Dario Franceschini (Pd), Giancarlo Giorgetti (Lega), Stefano Patuanelli (M5S), Elena Bonetti (Iv) ).

 

SILVIO BRUSAFERRO

Un primo passo decisivo per adottare le decisioni che entro la fine della settimana saranno tradotte in un nuovo Dpcm o in un decreto legge dopo che il Parlamento, già domani, avrà dato le sue indicazioni in seguito alla relazione del ministro della Salute Speranza, già fissata per le 17 alla Camera.

 

Domani, mercoledì 24, si terrà invece la riunione del Comitato tecnico-scientifico per valutare i protocolli di sicurezza messi a punto dalle associazioni e dal ministero della Cultura guidato da Franceschini per la ripartenza (eventuale) di cinema, teatri e sale da concerto. Il protocollo operativo è stato realizzato da 45 associazioni di categoria e diffuso congiuntamente da AudioCoop, Aia, Esibirsi e Rete dei Festival, e ha l'obiettivo di consentire la riapertura programmata entro la primavera 2021. La data circolata è quella del 6 aprile.

 

coronavirus ospedale di varese

Sei i punti del documento: capienza (ovvero il numero di spettatori che possono accedere), biglietteria, flussi di pubblico e personale, gestione spazi (sala, palco, retropalco e camerini), produzione (formazione e informazione degli operatori e del personale artistico e individuazione del referente Covid, allestimento e smontaggio). Le proposte vanno dalle presenze contingentate al controllo dell'entrata e dell'uscita degli spettatori, dall'uso delle mascherine Ffp2 per gli spettacoli al chiuso al distanziamento di due metri tra una seduta e l'altra, dalla sanificazione ai biglietti nominativi e digitali.

 

mario draghi stefano patuanelli

Il ministro alle Politiche agricole Patuanelli, durante il Consiglio nazionale della Coldiretti, ha anche annunciato che "attraverso il Cts stiamo lavorando a protocollo per consentire alla ristorazione la ripartenza". Patuanelli ha parlato di una "rivalutazione degli orari di apertura" anche se, ammette, "a guidarci deve essere il principio della precauzione".

 

Quanto allo sport e in particolare allo sci che sta vedendo sfumare del tutto la stagione, è stato il ministro pentastellato bellunese Federico D'Incà a dire in un'intervista al Messagero Veneto che il metodo che si seguirà sarà quello di "intervenire al più presto attraverso il decreto ristori che è in fase di scrittura in questo momento al Mef e conterrà un adeguato aiuto per il settore".

stefano patuanelli question time in senato 1

 

 

stefano patuanelli matteo salvini giuseppe conte

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...