vaccino astrazeneca

DISASTRAZENECA - CHI L'AVREBBE MAI DETTO CHE DOPO TUTTI I BALLETTI DELL'EMA SUL VACCINO DI OXFORD LA GENTE NON SI SAREBBE PRESENTATA ALL'INIEZIONE! IN SICILIA PUNTE DEL 70% DI DISDETTE. MALE ANCHE LA LOMBARDIA DOVE L'ASSESSORATO AL WELFARE APRE IN ANTICIPO AI 70ENNI "PERCHÉ L’ADESIONE DELLA FASCIA TRA I 75 E I 79ENNI È INFERIORE AL PREVISTO. SE UN 80ENNE RIFIUTA LA DOSE, LO METTIAMO IN CODA..." - FONTANA: "INSODDISFATTI PER IL CALO DELLE PRENOTAZIONI"

Gabriella Cerami per www.huffingtonpost.it

 

astrazeneca

In alcune province della Sicilia le rinunce alla somministrazione del vaccino AstraZeneca anti-Covid sfiorano punte del 70% degli aventi diritto. Dati preoccupanti che nell’Isola hanno fatto scendere al 73,7% le dosi utilizzate rispetto a quelle ricevute.

 

Solo il 30 marzo, complici anche le dimissioni dell’assessore alla Sanità Ruggero Razza, le dosi iniettate erano l’89%. Ciò significa che solo l’11% restavano in frigo, ora si parla del 27%.

 

vaccino astrazeneca

A Messina, per esempio, dove la scorsa settimana è morta un’insegnante di 55 anni, “sono tanti i cittadini che devono fare il vaccino AstraZeneca - racconta Alberto Firenze, responsabile dell’hub vaccinale - e che arrivano con fascicoli pieni di documentazione medica da cui emergono diverse patologie. Persone che dicono di soffrire di choc anafilattici. A quel punto, il medico non è nelle condizioni di potere fare il vaccino e questo ci mette in difficoltà”.

 

vaccino astrazeneca

Le morti sospette, i continui cambi di indicazione da parte del governo e dell’Agenzia italiana del farmaco non hanno fatto altro che diffondere sfiducia e preoccupazione, un po’ ovunque, nei riguardi di un vaccino che all’inizio andava bene per gli under 55, poi poteva essere somministrato anche agli under 65.

 

Dopo ancora a tutti, fino ad arrivare alla sospensione cautelativa per tre giorni, a un nuovo via libera per tutti, fino alla decisione di ieri: “Solo per gli over 60”. Esattamente il contrario di ciò che era stato detto all’inizio.

 

vaccini astrazeneca

E quindi ecco la Lombardia. “Apriamo le prenotazioni ai 70enni perché l’adesione della fascia tra i 75 e i 79enni, dopo un inizio molto promettente, è inferiore al previsto. E la causa è AstraZeneca”, spiega il direttore generale dell’assessorato al Welfare, Giovanni Pavesi.

 

“Se un 80enne – aggiunge Pavesi - rifiuta il vaccino AstraZeneca non sappiamo come comportarci. È un problema. Ci stiamo pensando, per ora lo mettiamo in coda”. A non presentarsi sarebbe stato un 5% di persone in più rispetto alla media degli ultimi giorni.

 

ASTRAZENECA

In Puglia si ipotizza un calo del 40% ed è stato lo stesso presidente della Regione Michele Emiliano, ad evidenziare le difficoltà a superare le reticenze della popolazione. Tante le rinunce anche in Sardegna dove molti, in particolare insegnanti, hanno rinunciato ad AstraZeneca portando il dato delle dosi utilizzata al 69% rispetto a quelle ricevute. Il dato più basso in Italia.

 

vaccino astrazeneca

Qui migliaia di dosi giacciono nei frigoriferi dei vari centri di somministrazione. “Abbiamo avuto anche punte di 50% di rinunce”, spiega l’assessore della Sanità, Mario Nieddu, “e, ora, dopo le indicazioni di somministrare le dosi sopra i 60 anni, dovremo riprogrammare il piano vaccinale per forze dell’ordine e insegnanti”. Tra questi ultimi hanno rinunciato il 20-30%.

 

vaccino oxford astrazeneca

In Piemonte cala di circa il 20% il numero dei vaccinati. L’assessore alla ricerca Covid Matteo Marnati sostiene che le rinunce “siano il frutto di una cattiva comunicazione da parte di Ema”.

 

Difficile avere numeri certi ma anche in Calabria, secondo alcune indicazioni le rinunce sarebbero intorno al 10%. Con un picco del 40% di rinunce al centro vaccinale di Potenza nello scorso fine settimana.

 

Circa 250 persone su un totale di 620 hanno mancato l’appuntamento, si tratta prevalentemente di personale scolastico di vari Comuni della provincia e agenti dei comandi di Polizia locale.

 

vaccino astrazeneca 1

In Campania le immunizzazioni sono arrivate a un milione con il presidente Vincenzo De Luca che sostiene come la comunicazione “su AstraZeneca sia stata assolutamente idiota”.

 

In Liguria, Giovanni Toti premette di voler seguire “le indicazioni del governo” a patto che “siano chiare” ma non esita a dire che l’intenzione è di “puntare su altri vaccini, Pfizer e Moderna”, così come sta accadendo nella provincia autonoma di Trento dove le vaccinazioni con Astrazeneca saranno riconvertite, per gli under 60, in Pfizer.

 

ASTRAZENECA

Nel Lazio invece non sembra esserci stato alcun impatto dopo le indicazioni dell’Ema (si parla di poche defezioni) e già da domani notte partiranno le prenotazioni per i 62/63enni, ma in diverse zone le rinunce sono state tante (fino a punte del 50%) e ovunque c’è perplessità.

attilio fontana col pallottoliere dopo i conti sbagliati sui casi covid in lombardia

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."