vaccinati fuori lista

FATEVI BASTARE UNA DOSE - CHI HA AVUTO IL CORONAVIRUS DA PIÙ DI SEI MESI FARÀ IL VACCINO, MA IN UNA SOLA INIEZIONE: SONO LE NUOVE INDICAZIONI CHE STANNO PER SFORNARE AIFA E MINISTERO DELLA SALUTE - UNA DIRETTIVA CHE INTERESSA GIÀ ORA 2,3 MILIONI DI ITALIANI RISULTATI POSITIVI AL COVID: MA LA REGOLA VARRÀ SOLTANTO PER I SINTOMATICI? - INTANTO NIENTE RICHIAMO ANCHE A CHI SI CONTAGIA DOPO LA PRIMA INIEZIONE...

Mi.Bo. per "La Stampa"

 

coronavirus vaccinazioni a fiumicino

Chi è stato infettato dal coronavirus da più di sei mesi farà il vaccino, ma in una sola dose. Chi invece è risultato positivo più di recente dovrà aspettare. È quasi pronto il documento del ministero della Salute, dell'Istituto superiore di sanità, di Inail e di Aifa nel quale verranno risistemate una serie di questioni legate al virus e sarà affrontato anche il tema della vaccinazione per chi è stato malato. Si cambierà quanto è stato previsto fino ad ora. Oggi sono 2 milioni e 335 mila gli italiani che sono stati positivi e quindi hanno sviluppato una carica di anticorpi variabile contro il virus.

 

vaccino inoculato

All'inizio della campagna si era previsto di farli aspettare, cioè vaccinarli con prima dose e richiamo alla fine, una volta coperte le altre persone. Nell'ultimo periodo, però, sono usciti studi e altri Paesi hanno preso decisioni diverse.

 

In Francia ad esempio si farà una dose soltanto. Uno dei lavori scientifici è stato realizzato dal gruppo di Alberto Mantovani, direttore scientifico dell'Humanitas di Milano. «Nel lavoro, coordinato da Maria Rescigno, abbiamo osservato che nelle persone che hanno avuto il Covid, con la prima dose di vaccino c'è una risposta straordinaria del livello di anticorpi. Questo e altri studi suggeriscono che vada seriamente considerata l'ipotesi di dare una sola dose a chi ha già avuto Covid sintomatico».

 

roberto speranza domenico arcuri

Da una parte è un vantaggio per la persona che viene vaccinata «e per risparmiare tossicità», dall'altra il vantaggio è per la collettività perché diventano così disponibili centinaia di migliaia di dosi da usare per altre persone. In questo momento, con le consegne che ancora stentano, non è poco.

 

Aifa, in particolare il comitato scientifico per la sorveglianza dei vaccini, è tra le istituzioni sanitarie che si stanno occupando di questo tema. Gli esperti hanno suggerito di aspettare comunque sei mesi prima di fare la singola dose a chi ha avuto l'infezione. La stessa linea è sposata anche dal ministero.

 

vaccino covid

Da chiarire ci sono però ancora un paio di aspetti importanti. Prima di tutto va deciso da quando iniziare a contare i sei mesi. Presumibilmente il periodo partirà dal tampone negativo che decreta la fine dell'infezione. Poi bisogna stabilire se la regola vale solo per i sintomatici o anche per le persone che non hanno avuto sintomi. La strada scelta potrebbe essere la seconda.

 

vaccinazioni in italia

Il punto di partenza è che, comunque, vaccinare chi ha già avuto il coronavirus non ha effetti negativi sull'organismo, come hanno più volte spiegato gli esperti. E del resto tra medici e infermieri, categorie particolarmente colpite dall'infezione, sarebbero stati in tanti coloro che hanno scelto comunque di fare il vaccino, anche se erano stati contagiati dal coronavirus. Più che altro, decidere di far aspettare queste persone permette di proteggere prima chi rientra nelle categorie più a rischio.

 

vaccinazione

Se ci si guarda indietro, la gran parte dei casi registrati in Italia risale proprio all'ultimo periodo. Il primo settembre dell'anno scorso, cioè appunto sei mesi fa, i casi nel nostro Paese erano stati appena 200mila. Queste persone, da ora in avanti, potrebbero avere la loro dose singola di vaccino. Il grosso di chi è stato contagiato, oltre 2 milioni di persone, verrebbe invece vaccinato più avanti.

 

vaccinazione personale sanitario

Sempre nel documento che verrà presto reso noto si prevederà che chi, dopo la prima dose di vaccino, ha avuto comunque la malattia (cosa che è avvenuta in un certo numero di casi), non debba fare il richiamo. Si ritiene che il nuovo incontro con il coronavirus serva a concludere il percorso di immunizzazione proprio come se fosse una seconda somministrazione.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?