carolina rosi

FILM, DOLORI E RICORDI DI CAROLINA ROSI - “HO RIFIUTATO UN BLOCKBUSTER CON STALLONE. ERO UNA GIOVANE IDEALISTA E VOLEVO DEDICARMI A FILM D’IMPEGNO” -  IL DOLORE SEGRETO DEL PADRE, IL REGISTA FRANCESCO ROSI - “LINA WERTMULLER SI E' ISPIRATA AI MIEI PER ‘TRAVOLTI DA UN INSOLITO DESTINO’ - DISSI NO A UN FILM AMERICANO CHE SI RIVELO' UNA FORTUNA PER VALERIA GOLINO - MIA MADRE UNA VOLTA FU ARRESTATA CON MINA IN UNA BISCA CLANDESTINA...”

Maria Laura Giovagnini per “IO DONNA”

CAROLINA ROSI LUCA DE FILIPPO

 

I film di Francesco Rosi?

«Un Bignami di 60 anni di Storia italiana. Un cinema come oggi non si vede piu ma non e affatto datato: le tematiche, purtroppo, sono attualissime. E il “linguaggio” e stato d’ispirazione per chi e venuto dopo» spiega la figlia Carolina, annunciando le iniziative che celebreranno il centesimo anniversario della nascita del regista, il 15 novembre.

 

A Torino, il Museo del Cinema organizzera una mostra e un convegno incentrati sulle pellicole del “filone sociale” (Salvatore Giuliano, Le mani sulla citta, Uomini contro, Il caso Mattei, Cristo si e fermato a Eboli), piu una retrospettiva.

 

La Rai ha in programma una maratona, La nave di Teseo pubblichera i suoi  taccuini e la natia Napoli lo ricordera all’Accademia delle Belle Arti con le foto dal set di C’era una volta, tratto dalle novelle di Basile, con Sophia Loren e Omar Sharif.

 

CAROLINA ROSI LUCA DE FILIPPO

«Papa era poliedrico, non solo autore di denuncia. Sapeva raccontare una storia d’amore o trasporre un’opera lirica: la sua Carmen fu un tale successo al botteghino da risollevare le sorti della casa di produzione, la Gaumont» ricorda Carolina - in tournee fino a febbraio con Ditegli sempre di si - che al padre, nel 2019, ha dedicato un imprescindibile documentario: Citizen Rosi.

 

«Per lui il lavoro doveva svolgere una funzione sociale, migliorare il nostro Paese, e non si e mai arreso: la sua ultima uscita - a 90 anni, col bastone - e stata di solidarieta ai giovani che avevano occupato il Cinema America, a Trastevere, per evitare che venisse trasformato in un supermercato.

 

Il suo insegnamento piu prezioso come figlia?

CAROLINA E FRANCESCO ROSI

“Andare avanti”. Non c’e colpo duro che m’abbia sotterrato. Vedo sempre il positivo e capisco che non puo esistere il bene senza il male. Come faremmo a gioire se non abbiamo conosciuto un baratro? Nel 2010 ho perso mia madre (Giancarla Mandelli, ndr) dopo anni difficilissimi (era affetta da demenza), nel 2015 mio padre; qualche mese dopo e mancato mio marito (Luca De Filippo, ndr) e, una settimana piu tardi, mia zia (la stilista Krizia, ndr). Tutti giganti, mi sentivo schiacciata non dalla loro figura, ma dalla responsabilita di portarne avanti la memoria. C’erano da prendere decisioni sulla compagnia teatrale di Luca e anche sulla casa e gli oliveti in Maremma, avrebbero dovuto essere il nostro buen retiro... Che fare?

GIANCARLA MANDELLI - FRANCESCO ROSI - CAROLINA ROSI NEL 1984

 

Che ha fatto?

Ho rilanciato l’azienda agricola (oggi il nostro olio e iper-premiato) e, consapevole di quanto fosse azzardato (eravamo smarriti, fragili, frastornati), ho dato subito un input di continuita alla compagnia: ho allestito Questi fantasmi, con la regia di Marco Tullio Giordana. Non ci credeva nessuno, invece non abbiamo perso uno spettatore!

 

E oggi e l’unica capocomica italiana. Come ha trovato la sua strada?

Piu che una strada, sono stati “segmenti” che convivono e, anzi, si nutrono uno dell’altro. All’inizio non c’e stata la recitazione, per quanto fossi stata tirata su a film: con mio padre entravamo al cinema alle tre e uscivamo alle dieci...Finite le superiori a Oxford, sono andata a Milano da mia zia come praticante stilista, scappando due anni dopo: lavorava dalle otto a mezzanotte ogni giorno, weekend compreso, e - se lo faceva lei - non lo facevi tu che hai 18 anni? No, lo fai.

CAROLINA ROSI LUCA DE FILIPPO

 

Il fugone è comprensibile.

Rientrata a Roma, mi sono iscritta all’Accademia d’arte drammatica. Mi hanno offerto qualche ruolo, ma non ero contenta: da giovane idealista, volevo dedicarmi a film d’impegno. Che non arrivavano. Rigida nelle mie posizioni, ho rifiutato un blockbuster con Stallone.

 

Altri no clamorosi?

Tantissimi. La mia vita picchiatella, per esempio, con Pee-wee Herman, che si rivelo una fortuna per Valeria Golino. All’epoca eravamo in tre che parlavamo inglese: io, Valeria e Francesca Neri. Iniziai allora le esperienze come aiutoregista, prima con Franco (chiama spesso il padre cosi, ndr), poi con altri.

CAROLINA ROSI LUCA DE FILIPPO

 

E il “taglio del cordone ombelicale” mai?

Si, lo so, i genitori vanno “uccisi”, e un fidanzato assai intellettuale s’incarico simpaticamente di dimostrarmi che papa non era Dio sceso in terra. Pero questo non ha creato un allontanamento. Devo dire la verita: i miei erano talmente intelligenti, il dialogo era talmente aperto che non e stata necessaria una fase di conflitti seri.

FRANCESCO ROSI CON CAROLINA

 

Non sono stata un’adolescente semplice (c’e stato il periodo delle stracanne, delle assenze a scuola) ma loro non reagivano con punizioni. Piuttosto: “Carolina, noi non ti impediamo niente perche ci fidiamo della tua capacita di capire fin dove ci si puo spingere”, instillandomi quel senso di responsabilita che mi ha fregato nella vita (ride).

CAROLINA ROSI

 

Perche “fregato”?

Ho sempre messo le esigenze degli altri davanti alle mie. Sono un po’ stanca di non concedere piu di tempo a me stessa, di non impormi: “Stacco il telefono per due ore”. Ma con gli esempi che ho avuto, non ci riesco. L’unica volta che credevo di aver “beccato” un’incoerenza di papa, mi sono dovuta ricredere.

CAROLINA ROSI E LA ZIA MARIUCCIA MANDELLI IN ARTE KRIZIA

 

Che cosa era successo?

Una sera mi fece una predica sulla sincerita, e io: “Ah, bel discorsetto... E allora cosa mi dici di Francesca?”. Francesca era la bambina che aveva avuto dalla prima compagna, Nora Ricci, e che - in macchina con lui - era morta in un incidente: non me ne aveva parlato, l’ho scoperto da sola a 18 anni. Per Franco la mia provocazione fu, in realta, una liberazione! Aveva taciuto per “proteggermi” e, da quel momento, non c’era giorno che non facesse un riferimento a lei. Penso che il dolore non l’abbia mai abbandonato.

 

Gli incontri piu importanti della sua giovinezza?

Per citare solo gli amicissimi di famiglia: Antonello Trombadori, Ugo Stille, Furio Colombo, Tullio Kezich, Ettore Scola, Federico Fellini, Marcello Mastroianni, Vittorio Caprioli... Una volta, negli anni ’80, venne Miguel Bose e si sedette sul divano con ’sto cuscino vicino alla testa: su quel cuscino ci ho dormito una settimana!

 

JIM BELUSHI E CAROLINA ROSI

Un ragazzo cosi bello non l’avevo mai visto. Franco era un riferimento per gli stranieri di passaggio a Roma: Martin Scorsese, Francis Ford Coppola, Robert De Niro, Al Pacino, Jack Nicholson. Capitava spesso. Richard Gere, avrebbe dovuto essere il protagonista di Dimenticare Palermo: le riprese slittarono per due anni e alla fine dovette rinunciare. Da parte di mamma, c’era la giostra, che cambiava di ora in ora.

 

La giostra?

Giocava a poker fino a notte fonda (mio padre, col suo sigaro, si appisolava in poltrona) e arrivavano personaggi ridanciani, colorati, di tutt’altro genere.

 

Non la mandavano a dormire?

CAROLINA ROSI E LUCA DE FILIPPO

Ci andavo (sono stata educata severamente da una tata di Trento, non me ne lasciava passare una), pero origliavo dalla scala a chiocciola. Ho passato parecchio tempo

con gli adulti, comprese le vacanze.

 

La piu memorabile?

Un giro della Corsica su un rimorchiatore, era di Marco Ferreri. C’erano Trombadori, Antonello Falqui, Lina Wertmuller e il marito Enrico Job, Sergio Corbucci e la moglie Nori: si rideva da mattina a sera. Mia madre restava a bordo, mio padre mi portava a vedere il cimiterino, la chiesetta: non si rinunciava mai a quel cote. Lina si e ispirata proprio ai miei per Travolti da un insolito destino: Mariangela Melato e una donna snob del Nord, Giancarlo Giannini un uomo passionale, carnale del Sud.

 

Una giovinezza cosi scoppiettante, che pare invidiabile, avra avuto lati negativi...

CAROLINA ROSI

Ma no! Vedevo i miei amici e pensavo: “Madonna quanto siete noiosi!”. Sono stata privilegiata: l’estate in cui papa girava la Carmen sono rimasta tre mesi in Andalusia con la mia amica del cuore, coccolata dalla troupe.

 

Ad avvicinarla a De Filippo e stato pure l’aver avuto un padre “ingombrante”?

Non sono situazioni paragonabili. Luca portava sulle spalle il confronto con Eduardo, che aveva interpretato gli stessi ruoli. Amore a prima a vista? No: e stata antipatia a prima vista! Ci siamo conosciuti nel 1990: io ero aiutoregista e lui protagonista di Sabato, domenica e lunedi della Wertmuller. Siamo stati insieme 27 anni malgrado le difficolta degli inizi: piu grande di me, aveva gia una vita alle spalle, due mogli, tre figli piccoli... Ma ci trovavamo in tutto, inclusa la passione per i tatuaggi (sorride).

 

Ne ha davvero parecchi. Ci traccia la mappa?

CAROLINA ROSI LUCA DE FILIPPO

In gran parte sono opera di Gianmaurizio Fercioni, un mito, uno scenografo bravissimo. Ci sono un serpentone, varie farfalle, una rosa e una gardenia. Una tigre, una rondine e una libellula. Sul polso un ramoscello d’olivo con il nome di Luca e lo shou, il simbolo cinese per “tranquillita”. Due bassotti come i miei. Ho iniziato a 18 anni a Los Angeles con una rosellina nera. Mia madre commento: “Sembra una crosta di Aids!”.

 

Per par condicio, adesso deve dedicare un documentario a lei.

napolitano e carolina rosi foto ansa

Non e una cattiva idea (sorride), ci sarebbe da raccontare: era partita a Milano come segretaria alla casa discografica Sugar e, in breve, era diventata direttrice generale. Era stata la compagna di Lelio Luttazzi per dieci anni. Arrivata a Roma, aveva aperto una serie di boutique (le vetrine gliele faceva anche Luchino Visconti).

 

Ah, ci sarebbe l’episodio di quando venne arrestata con Mina in una bisca clandestina... Era anaffettiva e ipercritica (“Troppo facile farsi voler bene - teorizzava - se ti dico: amore quanto sei bella, quanto sei intelligente”), pero lavorava 12 ore al giorno per darmi sicurezza economica. Ci ho fatto pace solo cinque anni dopo la morte.

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)