g8 big

G8, VENT'ANNI DOPO CONFERMATE LE CONDANNE AI POLIZIOTTI - RESPINTO IL RICORSO DI ALCUNI CONDANNATI PER L’IRRUZIONE ALLA SCUOLA DIAZ. PER LA CORTE EUROPEA LE CONDANNE "NON SEMBRANO NÈ INGIUSTIFICATE NÈ IRRAGIONEVOLI". NEL 2015 L’ITALIA ERA GIÀ STATA CONDANNATA PER VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI...

Claudio Del Frate per il Corriere della Sera

 

g8 di genova

A venti anni esatti dal G8 di Genova e nel giorno in cui le violenze di quei giorni tornano a essere al centro di discussioni e rievocazioni, la Corte Europea dei diritti dell’uomo (Cedu) ha chiuso definitivamente il capitolo processuale: è stato infatti dichiarato inammissibile il ricorso presentato da alcuni poliziotti condannati per l’irruzione alla scuola Diaz, uno degli episodi più sanguinosi legato alle manifestazioni del 2001. Gli agenti si erano appellati alla Cedu ritenendo che il processo a cui erano stati sottoposti sia stato ingiusto per aver violato alcune norme contenute nella Convenzione per i diritti umani.

 

g8 di genova 3

«Alla luce di tutte le prove di cui dispone - si legge nella sentenza -, la Corte ritiene che i fatti presentati non rivelino alcuna apparenza di violazione dei diritti e delle libertà enunciati nella Convenzione o nei suoi Protocolli». Ne consegue che le «accuse» mosse dai ricorrenti «sono manifestamente infondate» e il ricorso è «irricevibile».

 

Le motivazioni dei giudici europei sono molto tecniche e in sostanza affermano che la Cedu non può funzionare come «quarta istanza» rispetto ai tre gradi di giudizio dei tribunali nazionali.

 

G8 GENOVA

«La parte ricorrente - ecco un altro passaggio della sentenza - ha potuto presentare le sue ragioni davanti ai tribunali che hanno risposto con decisioni che non sembrano essere né arbitrarie né manifestamente irragionevoli, e non ci sono elementi per dire che il procedimento sia stato iniquo per altre ragioni».

 

La decisione della Corte in composizione di giudice unico è definitiva e non può essere oggetto di ricorsi davanti a un comitato, a una camera o alla Grande Camera. Il fascicolo in questione sarà distrutto entro un anno dalla data della decisione, conformemente alle direttive della Corte in materia di archiviazione.

 

g8 di genova 2001

La Corte di Cassazione italiana aveva confermato in via definitiva le condanne per l’irruzione alla scuola Diaz nel luglio del 2012: la sentenza aveva riguardato 25 appartenenti alla Polizia, dai piani più alti della catena di comando (a partire dal comandante del reparto mobile di Roma, Vincenzo Canterini) fino agli agenti ritenuti responsabili dei pestaggi ai danni delle persone che si trovavano all’interno della scuola (che in quei giorni funzionava come centro di accoglienza per i partecipanti alle manifestazioni no global).

 

scuola diaz

Gli episodi della scuola Diaz seguirono di poche ore la morte di Carlo Giuliani. Gli agenti entrarono nella scuola ritenendola un covo di «black bloc», arrestarono una novantina di persone (tutte poi prosciolte) e ne ferirono 60.

 

La Corte europea dei diritti dell’uomo si era già dovuta occupare dei fatti legati al G8 di Genova, ma in seguito a un ricorso presentato da Arnaldo Cestaro, uno dei manifestanti vittima delle violenze delle forze dell’ordine nel 2001.

 

 

Nel 2015 la Cedu aveva condannato lo Stato italiano a risarcire Cestaro (che a causa dei pestaggi aveva subito la frattura di un braccio e di alcune costole) con 45.000 euro per violazione dell’articolo 3 della Convenzione sui diritti dell’uomo («Nessuno può essere sottoposto a trattamenti degradanti»).

 

In seguito alla sentenza Cestaro altre 29 vittime delle violenze alla scuola Diaz avevano presentato ricorso alla Cedu, ottenendo tutti risarcimenti tra i 40 e i 55mila euro.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…