generale francesco figliuolo

GENERALE, DIETRO LA COLLINA… CI SONO 45 MILIONI DI DOSI - FIGLIUOLO AGGIORNA IL PIANO VACCINALE: NEL TRIMESTRE CHE VA DA APRILE A GIUGNO AVREMO 15 MILIONI DI DOSI AL MESE, ANCHE SE NON SI RIUSCIRA' A RAGGIUNGERE LA QUOTA DI 500 MILA VACCINAZIONI AL GIORNO DA LUI PROMESSE – IL BOTTA E RISPOSTA CON DE LUCA CHE ANNUNCIA DI VOLER VACCINARE “ALTRE CATEGORIE OLTRE AGLI OVER 80”: "SBAGLIA CHI PENSA DI POTER TRASCURARE ANZIANI E FRAGILI"

Fiorenza Sarzanini per il "Corriere della Sera"

 

FRANCESCO PAOLO FIGLIUOLO

La rassicurazione arriva a metà pomeriggio, al termine dell' ennesimo giro di contatti e videoconferenze con i manager delle case farmaceutiche: i tempi delle consegne saranno rispettati. Il generale Francesco Paolo Figliuolo incassa l' impegno dei rappresentanti di Janssen e Pfizer, poi va dal presidente del Consiglio Mario Draghi.

 

Mentre si apre il fronte con i governatori, il piano vaccinale viene aggiornato sulla base dei prossimi arrivi, ma l' intenzione è quella di mantenere la tabella di marcia fissata. E anche se non riuscirà a raggiungere subito la quota di 500 mila vaccinazioni al giorno che aveva promesso, l' alto ufficiale chiamato dalla politica a gestire l' immunizzazione degli italiani ostenta sicurezza: «A fine maggio saremo comunque in grado di passare alle categorie produttive per far ripartire il Paese. Lo dicono i numeri: nel trimestre che va da aprile a giugno avremo 45 milioni di dosi, vuol dire 15 milioni al mese. È la quantità giusta».

francesco paolo figliuolo fabrizio curcio 1

 

Ma al presidente della Campania Vincenzo De Luca che annuncia di voler vaccinare «altre categorie oltre agli over 80», Figliuolo risponde: «Sbaglia chi pensa di poter trascurare anziani e fragili. Anche io voglio riaprire l' Italia, ma soltanto quando avrò messo al sicuro chi rischia la vita». Nei suoi uffici di via XX settembre a Roma, nel palazzo del ministero della Difesa, si rifanno i calcoli, si controllano i dati relativi agli arrivi previsti e alle scorte che ogni Regione deve custodire per garantire le seconde dosi.

 

Convinti che con l' arrivo della bella stagione, anche le isole «Covid-free» - motivo di polemica e scambi di accuse - alla fine diventeranno realtà.

«Questione di numeri - afferma sicuro il generale - e io sono sicuro di non sbagliare».

vincenzo de luca

 

La settimana cruciale è quella che va dal 15 al 22 aprile. Una nota ufficiale diramata ieri scansiona le consegne: «Sono oltre 4,2 milioni i vaccini che verranno complessivamente consegnati tra il 15 e il 22 di aprile alle strutture sanitarie delle Regioni.

 

È prevista la distribuzione di oltre tre milioni di Pfizer suddivisi in due mandate di 1,5 milioni, circa mezzo milione di Vaxzevria (AstraZeneca), oltre 400 mila di Moderna, e di più di 180 mila di Janssen (Johnson & Johnson)». Vuol dire, appunto, 315 mila dosi inoculate ogni giorno. Significa che bisogna fare di più, avere la certezza che le consegne siano davvero «spalmate» e non vengano concentrate alla fine di ogni mese quando sarebbe impossibile riuscire a rispettare i tempi previsti.

 

il commissario figliuolo si vaccina

Ecco perché si deve fare pressione sulle case farmaceutiche, obbligarle a rispettare i contratti stipulati con l' Unione europea ma soprattutto gli impegni presi con l' Italia. Durante la riunione convocata ieri dal presidente del Consiglio, Figliuolo ha aggiornato il governo sui prossimi passi.

 

Puntando sulla settimana dal 22 al 30 aprile quando è prevista la consegna di altre 4 milioni di dosi. E quando - questa è la promessa ricevuta dalle case farmaceutiche - il nostro Paese potrebbe veder arrivare una quota aggiuntiva: circa 400 mila dosi da Janssen, che ha il pregio della dose unica, e almeno un altro milione da Pfizer. È la messa in sicurezza ritenuta necessaria per rassicurare le Regioni e soprattutto i cittadini. Anche tenendo conto delle rinunce per chi doveva ricevere AstraZeneca, che in alcune aree del Paese - soprattutto al Sud - stanno diventando un problema.

francesco paolo figliuolo si vaccina

 

Per questo il commissario ha messo nero su bianco i nuovi conti: tra il 15 e il 30 aprile ci saranno a disposizione oltre 8 milioni di dosi, «se le Regioni rispetteranno i tempi previsti non lasceremo indietro nessuno». Comunque bisogna correre, recuperare il ritardo perché finora circa 9,2 milioni di italiani, pari al 15,4%, ha ricevuto almeno una dose (di cui circa 4 milioni la seconda). Di questo passo il 70% della popolazione sarebbe vaccinato a dicembre e non agli inizi di settembre come aveva annunciato.

 

vaccino pfizer

Ma anche su questo Figliuolo dice di essere tranquillo: «Tra luglio e settembre avremo 84 milioni di dosi. Non ci sarà alcuno slittamento».

 

Quello con i presidenti di Regione è un rapporto certamente complicato, minato da mille difficoltà. E se le Regioni del Nord sono riuscite a mettersi in pari, al Sud rimangono ancora moltissimi problemi. Lo scontro con De Luca è pubblico ed eclatante, con altri la discussione è aperta, non sempre facile. Molti, troppi sono ancora indietro.

 

francesco figliuolo

Con l' assessore alla Salute del Lazio Alessio D' Amato che minaccia di sospendere la somministrazione «perché non abbiamo le scorte e dobbiamo garantire la seconda dose», Figliuolo ha avuto «diversi colloqui, anche perché si tratta di una delle Regioni che stanno meglio e non c' è alcuna emergenza, anzi». Sono continui pure i contatti con il governatore della Sicilia Nello Musumeci che vorrebbe vaccinare gli abitanti delle isole «ma deve attenersi alla direttiva che impone di procedere per fasce d' età nella consapevolezza che saranno soddisfatte tutte le esigenze». Piena sintonia con il presidente del Veneto Luca Zaia, così come con quello della Lombardia Attilio Fontana. «Non possiamo accettare ultimatum - avverte Figliuolo -. Io sono qui per servire il Paese». Il Paese però vuole ripartire, la pressione è fortissima.

 

Tanto che la polemica sui vaccini di massa nelle isole in vista dell' estate ha messo i governatori uno contro l' altro. Un problema che Figliuolo è convinto di poter risolvere entro la fine di maggio. La pianificazione, spiega, «è già stata affidata agli uffici, ma non potrà essere operativa prima che siano vaccinate le persone che hanno più di 60 anni». Se non ci saranno altri ritardi nelle consegne il piano prevede di individuare in ogni isola uno o due centri vaccinali. Saranno installati nei parcheggi, negli aeroporti e se non ci saranno spazi sufficienti «useremo le navi».

 

Saranno utilizzati «mezzi e uomini della Protezione civile, volontari che già sono impegnati ogni giorno per dare supporto in quelle regioni dove ci sono maggiori difficoltà, e in una settimana saremo in grado di vaccinare tutti gli abitanti di ogni isola garantendo loro un' estate sicura. Ma non potremo farlo se prima non avremo protetto chi rischia di essere ucciso dal virus».

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...