maria luigia redoli circe versilia

UN GIALLO ROSSO SANGUE – L’INCREDIBILE STORIA DELLA "CIRCE DELLA VERSILIA", CHE VENNE ACCUSATA DI AVER UCCISO CON 17 COLTELLATE IL MARITO CON L’AIUTO DEL GIOVANE AMANTE - QUELLO DEI CONIUGI ERA UN WALZER DI CORNA, SESSO, ALBERGHI A ORE, FUGHE IN DECAPOTTABILE - SI DETESTAVANO E NON LO NASCONDEVANO. MA L’UOMO NON ERA MOLTO AMATO NEMMENO IN GIRO: RICCHISSIMO, LA FIGLIA LO ODIAVA AL PUNTO CHE NELLA SUA STANZA C'ERANO FOTO DI LUI INFILZATE CON DEGLI SPILLONI. SI DICEVA FACESSE…

Paolo Beltramin per il "Corriere della Sera"

 

la circe della versilia 2

La Circe della Versilia se ne è andata un anno e mezzo fa in pieno inverno. Aveva ottant' anni, ma nell'immaginario di un pezzo di Italia sarà sempre la cinquantenne biondo platino di Forte dei Marmi con il taglio corto alla Brigitte Nielsen, gli occhiali scuri e la passione malata per l'occulto.

 

La mantide che ha ucciso il marito con l'aiuto del giovane amante. Eppure, in 24 anni di carcere, lei ha continuato a ripetere fino alla fine di essere innocente. Nonostante le intercettazioni, le testimonianze, i quindici milioni di lire dell'epoca dati a un mago perché facesse fuori il coniuge, poi restituiti perché, dice lei al telefono, «è chiaro che non sei stato tu».

 

redoli e l'ex amante

La sera del 16 luglio 1989 Maria Luigia Redoli esce a cena con i figli Tamara e Diego, all'epoca 18 e 14 anni, e l'amante Carlo Cappelletti, 24enne ex carabiniere a cavallo. Poi tutti vanno a ballare alla Bussola. Tornata a casa, intorno alle due di notte, dopo aver accompagnato in albergo Carlo, la signora apre il garage e scopre il coniuge, Luciano Iacopi, in una pozza di sangue, ucciso da diciassette coltellate. L'arma del delitto non verrà mai trovata. Non era un uomo molto amato, il 69enne immobiliarista Iacopi, detto Gasperello.

 

maria luigia redoli

Ricco, molto ricco, la figlia lo odiava al punto che nella sua stanza c'erano foto di lui infilzate con degli spilloni. Tamara era un clone della mamma, si vestiva e truccava e si tingeva i capelli di biondo come lei: fu a lungo sospettata, poi prosciolta. Iacopi non era davvero suo padre: lei e Diego erano frutto della lunga relazione con un altro amante, il maresciallo della stazione dei Carabinieri di Forte dei Marmi, morto in un incidente stradale nell'84: la mamma lo confessò a Tamara quando la ragazza aveva quindici anni, il fratello lo avrebbe scoperto dai giornali. Di Gasperello si diceva che facesse anche l'usuraio, qualcuno dei testimoni intervistati dai tg dell'epoca racconta di bar in cui si brindò alla notizia della sua morte.

 

circe versilia 4

Anche lui si dava da fare con le donne, di solito incontrate grazie agli annunci per cuori solitari. In una delle sue tante proprietà, una casa colonica, aveva allestito una garçonnière. Quello tra Maria Luigia e Luciano era un walzer di sesso, alberghi a ore, fughe in decapottabile, che i due non ballavano mai insieme. Si detestavano e non si davano neanche più la pena di recitare. Il suo ultimo giorno di vita, mentre la moglie e i figli si divertono con Cappelletti, Iacopi è a Follonica con la sua di amante, Agata Tuttobene.

 

 Rientrato a casa, intorno alle nove e mezza, la chiama per ringraziarla del tempo trascorso insieme e le dice che prima di andare a dormire si aprirà una birra. Agata è l'ultima persona a parlargli. Contro i fedifraghi c'è un possibile movente: l'eredità da spartirsi, sette miliardi di lire, pari a quasi otto milioni di euro di oggi.

maria luigia redoli

 

E proprio sul luogo del delitto, come in un giallo all'inglese, una porta chiusa e un mazzo di chiavi sembrano sciogliere il mistero. Secondo l'accusa quelle quattro mandate alla porta di casa poteva averle date solo Maria Luigia, perché Iacopi era sceso in garage senza portare con sé le chiavi: il suo mazzo è stato trovato in un vassoio all'ingresso dell'appartamento, quello di scorta nel bauletto di un motorino.

maria luigia redoli 3

 

In primo grado non basta: al termine di un processo segnato dalle urla della madre di Carlo, che maledice la Circe, sua coetanea, Maria Luigia e l'amante vengono assolti. Lei sfila fiera in piazza a Lucca, dirà poi di non aver mai pensato alla fuga, tanto era sicura che i giudici le avrebbero creduto.

 

Ma in appello e Cassazione le cose vanno diversamente. Il 24 settembre 1991 arriva la sentenza definitiva, il «fine pena mai». Cinque interminabili giorni passano prima dell'arresto, con Maria Luigia e Carlo barricati in casa, fuori una folla di fotografi e curiosi, dentro solo un giornalista di Visto per l'esclusiva. Si sfiora la strage: Cappelletti, che sembrava tranquillo, all'improvviso punta un pugnale alla gola di un carabiniere, gli strappa la pistola di ordinanza e spara, ferendo tre agenti. Sfinito si lancia dalla finestra e atterra sul prato, riuscendo a cavarsela.

maria luigia redoli 1

 

La Circe è stata in carcere a Perugia e poi a Opera, e le chiacchiere l'hanno seguita anche lì: le presunte tresche con le guardie per tentare una fuga, la ferita mai ricomposta con i figli, che addirittura nel 2012 si oppongono alla richiesta di grazia all'allora presidente Napolitano, definendo il suo animo «cattivo e malvagio». Lei intanto nel 2007 ottiene la semilibertà e trova lavoro alla cooperativa Prospettive nuove a Cesano Boscone, dove incontra l'uomo che diventerà il suo secondo marito, il ragioniere Alberto Andena.

 

«Cosa mi ha colpito di lui? - dice a Elvira Serra sul Corriere nel 2009, alla vigilia delle nozze - La pazienza e la generosità con cui dedicava il tempo agli altri. Non sapeva niente di me, non mi aveva ricollegata al delitto. Gli ho dovuto dire tutto. E lui ancora una volta mi ha sorpresa: per me sei innocente, ti credo». Le ha creduto anche Franca Leosini, che nei suoi popolarissimi programmi tv è tornata più volte sul caso.

 

maria luigia redoli e il matri9monio con alberto andena

A farla dubitare della colpevolezza soprattutto i tempi troppo stretti: i due amanti avrebbero ucciso tra le 21.40, quando lasciarono il ristorante, e le 22.10, ora del loro arrivo alla Bussola, avendo il tempo di ripulirsi e di andare in discoteca. «Credo di aver pagato soprattutto per la mia strafottenza, per il fatto di essere bella e ricca - spiegava sempre in quella intervista al Corriere - mi vedevano alla Bussola, alla Capannina, il portafoglio pieno di soldi, alle donne stavo antipatica. Era tanto tempo fa...».

 

maria luigia redoli 3

A Forte dei Marmi Maria Luigia non sarebbe più tornata, «io e mio marito viviamo con la pensione. Non potremmo permettercelo». Un anno e mezzo fa Maria Luigia che fu la Circe se n'è andata da sola, con due chihuahua e un bassotto. Il suo ex e non più giovane amante Carlo, barba e capelli brizzolati, in regime di semilibertà ha trovato lavoro come spazzino a Norma, il suo paese di origine in provincia di Latina.

maria luigia redoli 4maria luigia redoli 6maria luigia redolimaria luigia redoli 11maria luigia redoli 5maria luigia redoli circe della versilia

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...