GIOVENTÙ DA INFARTO NEGLI ULTIMI ANNI C’È STATA UN’IMPENNATA DI CASI DI ATTACCHI CARDIACI TRA I GIOVANI ADULTI SANI: NEL 2019, CIRCA LO 0,3% DEGLI AMERICANI DI ETÀ COMPRESA TRA 18 E 44 ANNI HA AVUTO UN INFARTO, MA L'ANNO SCORSO LA PERCENTUALE È SALITA ALLO 0,5%, OVVERO UNO SU 200 – UN AUMENTO DEL 66% IN QUATTRO ANNI CHE FA SÌ CHE UN PAZIENTE SU CINQUE COLPITO DA INFARTO ABBIA MENO DI 40 ANNI – E I MEDICI PENSANO CHE AD AVER CONTRIBUITO POSSA ESSERE STATO IL COVID CON…

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Un tempo si pensava che l’infarto fosse una malattia legata all'età, ma nuovi dati preoccupanti dimostrano che sono in aumento anche tra i giovani adulti sani. 

Nel 2019, circa lo 0,3 percento degli americani di età compresa tra 18 e 44 anni ha avuto un infarto, ma l'anno scorso la percentuale è salita allo 0,5 percento, ovvero uno su 200. 

 

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Anche se può sembrare un numero relativamente basso, rappresenta un aumento del 66 percento dei casi in soli quattro anni, un dato che i medici definiscono "allarmante". Significa anche che un paziente su cinque colpito da infarto ha ora meno di 40 anni. 

In gioco ci sono diversi fattori, tra cui l'uso dilagante di droghe, l'obesità, gli stili di vita sedentari e le cattive diete. Ma la tempistica implica fortemente che la pandemia di Covid abbia giocato un ruolo.  

 

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Il virus stesso provoca un'infiammazione diffusa nel corpo che può danneggiare il cuore o portare a coaguli di sangue. Anche depressione, ansia e stress sono aumentati tra i giovani durante i lockdown, e tutti e tre sono collegati ad attacchi di cuore.

 

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Il dottor Deepak Bhatt, direttore del Mount Sinai Fuster Heart Hospital, ha dichiarato a TODAY: «Sicuramente sono sempre di più i giovani che arrivano qui con attacchi di cuore. Ci sono dati a sostegno di ciò. Ciò che determina l’aumento è più difficile da scoprire».

Se per alcuni medici l’aumento dei casi può essere collegato al Covid, per altri non ci sono abbastanza evidenze.

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