colt

GIRA IL TAMBURO, ROMBA LA COLT - L’IDEA PER LA SUA PISTOLA A SAMUEL COLT VENNE OSSERVANDO UN UN ARGANO E UN VERRICELLO A PRUA DI UNA NAVE: DALLA LORO ROTAZIONE DERIVÒ L'IDEA DI INTRODURRE LE MUNIZIONI NON NELLA CANNA DELLA PISTOLA MA IN UN TAMBURO CON CINQUE O SEI COLPI - SI DICE CHE UNA COLT ABBIA SALVATO LA VITA DI GARIBALDI DURANTE LA BATTAGLIA DI MILAZZO. TRA TUTTE LE ARMI DA FUOCO, IL REVOLVER È QUELLO CHE HA SUBITO EVOLUZIONE E MODIFICHE MINORI ED E’ TRA LE ARMI PIU’ SICURE PERCHE’…NON SPARA MAI DA SOLO

Carlo Nordio per “Il Messaggero”

 

Pochi giorni fa è uscita la notizia che il produttore d'armi ceco Ceska Zbrojovka ha acquistato la totalità delle azioni della Colt. Il caso vuole che il cambio di padrone avvenga nell'imminenza del 25 febbraio, data in cui, nel 1836, Samuel Colt brevettò il primo modello di pistola a tamburo rotante, che dalla lingua madre prese il nome, ora noto a tutti, di revolver.

 

CLINT EASTWOOD IMPUGNA LA COLT

I FILM

L'arma è entrata nelle nostre case attraverso i film western, i fumetti di Buffalo Bill e di Tex Willer, gli sceneggiati del tenente Sheridan e la 44 magnum dell'ispettore Callaghan.

Come giocattolo, ha deliziato i giochi di generazioni di bambini, almeno fino alla sua sostituzione con le più pacifiche betoniere o altri aggeggi apparentemente meno cruenti o, come si dice, meno diseducativi. A Samuel Colt l'ispirazione venne osservando un capstan e un windlasscioè un argano e un verricello a prua di una nave: dalla loro rotazione derivò l'idea di introdurre le munizioni non nella canna della pistola ma in un tamburo con cinque o sei colpi.

COLT 45

 

L'arma a più canne era già stata sperimentata da artigiani tedeschi e veneziani; ma per la difficoltà dell'uso, il costo proibitivo e i molteplici fallimenti il progetto era stato abbandonato. Colt invece brevettò la sua invenzione, che manteneva tuttavia aspetti rudimentali: era ad avancarica, e la cartuccia doveva essere collocata unitamente alla polvere. Ma l'idea era vincente. Nell'arco di pochi anni con l'introduzione della cartuccia metallica e altre significative modifiche l'arma assunse la sua forma definitiva, e fu adottata dall'esercito americano.

hunt powers sugar colt

 

IL MONDO

Tutto il mondo ha visto in dozzine di film il generale Custer mentre spara gli ultimo colpi accerchiato dagli indiani. La modernità e l'efficienza del revolver comunque non lo salvarono dalle soverchianti forze di Toro Seduto. Samuel Colt morì nel 1862, ricco di fama, di denaro e anche di riconoscenza.

 

Poco prima, Garibaldi gli aveva inviato un lusinghiero ringraziamento per una fornitura di cento pistole e fucili in occasione dell'impresa dei Mille. Pare che uno di questi revolver in possesso del colonnello Missori, abbia salvato la vita dell'eroe dei due mondi durante la battaglia di Milazzo. Nel frattempo Horace Smith e Daniel B. Wesson avevano ulteriormente perfezionato il modello, e da allora la Smith & Wesson contende alla Colt la fama e il primato di quest' arma tascabile.

sugar colt

 

LA RIVOLTELLA

Nella traduzione italiana il revolver è diventato la rivoltella. In realtà quest' ultima è qualcosa di diverso, perché comprende genericamente qualsiasi pistola a ripetizione, automatica o semiautomatica. Il revolver, al contrario, è un'arma da fuoco dotata di un cilindro, detto appunto il tamburo - in grado di ruotare attorno a un asse parallelo alla canna - dentro al quale stanno cinque o sei camere di scoppio. Il lettore comune può facilmente farsene un'idea confrontando le armi in dotazione alle nostre forze dell'ordine - tutte pistole automatiche con quelle dei cowboy o degli agenti del FBI.

 

LE MUNIZIONI

Le prime sono dotate di un maggior numero di munizioni e sparano più velocemente, ma sono anche le meno sicure: se cadono, il rinculo può far partire un colpo, e si inceppano più facilment . Non solo. Talvolta chi le impugna , ignorando che il proiettile è già in canna, per sbaglio o per scherzo ammazza un collega. Chi scrive ha spesso indagato su simili fatti dolorosi, dovuti al caso, o alla mancanza di cautela. Il revolver, al contrario, non spara mai da solo: la pressione necessaria per alzare il cane è incompatibile con un evento accidentale.

arizona colt 2

 

Le cartucce, dal canto loro, sono visibili dall'esterno, e quindi si capisce subito se l'arma è carica o meno. Tra tutte le armi da fuoco, il revolver è quello che ha subito evoluzione e modifiche minori. Nell'arco di questi due secoli sono nate le mitragliatrici, che da rudimentali aggeggi a manovella sono diventate rovinosi strumenti di stragi durante le due guerre mondiali, e oggi, con le canne rotanti ad alta velocità, possono sparare in un minuto migliaia di proiettili in grado di perforare un carro armato.

 

un uomo e una colt

Lo stesso si può dire per i fucili, la cui precisione e portata hanno persino ispirato film di successo su cecchini e terroristi. E naturalmente è cambiata l'artiglieria, con i cannoni a tiro rapido che sparano da torrette girevoli mentre il blindato corre come un fuoristrada. Per non parlare infine dell'arsenale ipertecnologico, dai droni alle cosiddette bombe intelligenti che, sganciate da aerei invisibili, colpiscono bersagli remoti.

 

In questa rivoluzione continua, la vecchia pistola a tamburo mantiene la sua funzione e, a modo suo ,il suo fascino, quando spunta, nei vari sceneggiati polizieschi, dalla giacca elegante degli agenti di scorta o da quella spiegazzata dei detective della squadra omicidi. In effetti le sue doti maggiori, l'affidabilità e la potenza, sono, nella quotidiana lotta alla criminalità, ancora apprezzate.

LOGO COLT

 

LA PANORAMICA

Al termine di questa panoramica sulle pistole a tamburo potrebbe sorgere il sospetto che la loro immagine susciti in noi, e magari nel lettore, un certo entusiasmo. Naturalmente non è così: si tratta pur sempre di strumenti atti a offendere, e talvolta a uccidere. Ma nemmeno vogliamo cedere agli stucchevoli luoghi comuni della loro demonizzazione. Le armi, come tutte le cose materiali, non sono in sé né buone né cattive: dipende dall'uso che intendiamo farne.

 

La pistola è buona nelle mani di un carabiniere che sventa un attentato terroristico, o quando è esibita a fini intimidatori per allontanare una minaccia ingiusta. Mentre è cattiva in quelle di un rapinatore , ed è pericolosa in quelle di un bambino o di un adulto distratto. Ma questo avviene anche con la pietra, strumento nobilissimo sotto lo scalpello di Michelangelo ma mortale nelle mani di Caino.

COLT AR 15

 

Oppure con le alabarde delle guardie svizzere, eleganti nell'ossequiare il Pontefice ma micidiali se infilate nella nostra pancia. L'uomo non ha certo atteso l'invenzione della polvere da sparo per ammazzare i suoi simili: si è persino servito di sorella acqua per annegarne a migliaia - come fece Carrier nelle noyades di Nantes - e persino del vino, dove Riccardo III fece gettare il povero Clarence.

 

Anche le frasi apparentemente più nobili rivelano spesso banalità: chi predica di svuotare gli arsenali e riempire i granai dimentica che le migliaia di missili termonucleari giacenti nei silos russi e americani non hanno mai fatto una vittima, mentre molti operai e contadini sono morti cadendo in quelli che contenevano il frumento. L'uomo, come diceva il filosofo, è misura di tutte le cose. Queste ultime, compresi i revolver, sono materiale inerte, sottoposte a una volontà buona e intelligente, oppure stupida e malvagia. Purtroppo la statistica dimostra che questa seconda possibilità è la più frequente.  

 

 

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?