bollette mario draghi

IL GOVERNO È PRONTO A NUOVE AZIONI PER ABBASSARE LA STANGATA DELLE BOLLETTE: DOPO I 3,8 MILIARDI STANZIATI NELLA MANOVRA, DRAGHI LAVORA A UN PROVVEDIMENTO PER AIUTARE FAMIGLIE E IMPRESE IN DIFFICOLTÀ – I FONDI DESTINATI PER FRONTEGGIARE IL CARO-ENERGIA DOVREBBERO AGGIRARSI SUI 3 MILIARDI A CUI SI È AGGIUNTA PER TUTTI LA POSSIBILITÀ DI RATEIZZARE LE FATTURE FINO A 10 MESI E SENZA INTERESSI I PAGAMENTI RICHIESTI NEL PERIODO GENNAIO-APRILE…

Rosario Dimito Jacopo Orsini per “il Messaggero”

rincaro energia e aumento delle bollette 9

 

Il governo è pronto a mettere in campo un nuovo intervento per calmierare i prezzi delle bollette, ma non più a pioggia. Dopo i 3,8 miliardi stanziati nella manovra, il premier Mario Draghi lavora a un nuovo provvedimento che questa volta non sarà destinato a tutti, come i precedenti, ma selettivo e riguarderà solo famiglie e imprese in difficoltà con i pagamenti. 

 

I fondi che l'esecutivo dovrebbe destinare a fronteggiare il caro-energia dovrebbero aggirarsi sui 3 miliardi e arrivare con il nuovo scostamento di bilancio da complessivi 7-8 miliardi che vedrà la luce nei prossimi giorni e servirà per dare una nuova boccata di ossigeno alle aziende messe in crisi dalla pandemia. 

 

rincaro energia e aumento delle bollette 8

IL DOSSIER 

L'idea - il dossier è gestito dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli - è comunque quella di limitare i sostegni ai nuclei più bisognosi. Si pensa in particolare a chi ha perso il lavoro a causa del Covid o è in cassa integrazione. Ma si valuta anche la possibilità di destinare gli aiuti solo alle famiglie con Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) inferiore a 20 mila euro, un livello che comunque corrisponde a un reddito lordo annuo complessivo per una famiglia con due figli intorno ai 45 mila euro. Uno dei punti ancora aperti è l'asticella Isee. 

rincaro energia e aumento delle bollette 7

 

L'intervento riguarderebbe poi anche le imprese più in difficoltà in questa fase, come quelle del turismo e degli eventi. Settori che stanno soffrendo le misure anti-contagio e la nuova ondata della pandemia ma subiscono comunque gli effetti dei rincari di gas e luce. I nuovi incrementi di elettricità (+55%) e gas (+42%) per il primo trimestre dell'anno sono scattati il 1° gennaio scorso.

 

rincaro energia e aumento delle bollette 6

Una stangata che senza l'intervento del governo sarebbe stata anche più forte. Rincari che seguono quelli di luglio (+10% per la luce e +15% per il gas) e ottobre (+30% e +14%). Il prezzo di riferimento dell'energia elettrica è ora di 46,03 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse. Solo 12 mesi fa era meno della metà (20,06 centesimi). 

rincaro energia e aumento delle bollette 5

 

Ancora più pesanti i rincari per il gas. Il metano si paga ora 137,32 centesimi di euro al metro cubo, tasse incluse, circa il doppio dei 70,66 centesimi dello scorso anno. Le misure già varate con la manovra approvata a fine dicembre hanno consentito di mantenere sostanzialmente invariata la spesa per le bollette delle famiglie a basso reddito che percepiscono i bonus sociali elettricità e gas. 

 

rincaro energia e aumento delle bollette 4

Aiuti a cui si è aggiunta per tutti la possibilità di rateizzare le fatture. I clienti domestici che dovessero trovarsi in condizioni di morosità possono infatti diluire fino a 10 mesi e senza interessi i pagamenti richiesti nel periodo gennaio-aprile. 

 

rincaro energia e aumento delle bollette 3

IL PIANO 

A favore del nuovo intervento sulle bollette c'è in prima fila la Lega, ma la richiesta arriva anche dagli altri partiti. Il Carroccio nei giorni scorsi ha proposto a gran voce la convocazione urgente di un tavolo politico sull'emergenza del caro bollette, per arrivare a quello che ha definito un Piano nazionale di sicurezza energetica. 

rincaro energia e aumento delle bollette 2

 

«Il rischio di blackout e di famiglie e imprese al buio e al freddo è purtroppo reale», ha sostenuto Matteo Salvini, che ieri ha fatto sapere di non avere alcun progetto di uscita dal governo. La Lega intende rimanerci, con Draghi a Palazzo Chigi, ha detto, per completare il lavoro, fra l'altro, sulle bollette e sul nucleare pulito. 

 

rincaro energia e aumento delle bollette 11

«Non si può far finta di ignorare che gli stanziamenti per contrastare l'aumento delle bollette per imprese e famiglie è largamente insufficiente, in particolare per le imprese energivore», ha sottolineato il deputato di Leu, Stefano Fassina. L'Italia non è comunque l'unico Paese a studiare nuove azioni per abbassare i prezzi dell'energia.

 

caro bollette

 Anche il governo tedesco proprio in questi giorni sta valutando la possibilità di aiutare le famiglie più povere. «Dobbiamo fare qualcosa», ha detto il ministro delle Finanze di Berlino, Christian Lindner. «Prometto che, con i mezzi che ho a disposizione, daremo un sostegno solidale alle persone particolarmente colpite», ha assicurato. 

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…