aggressione

GTA ROMA - NOTTE DI RAPINE VIOLENTE NELLA CAPITALE: UN CASELLANTE ALLA BARRIERA EST DELL'A24 VIENE MINACCIATO CON UNA PISTOLA, PICCHIATO E RICHIUSO NEL BAGNO DI SERVIZIO DA TRE RAPINATORI, CHE POI RIESCONO AD APRIRE L'ARMADIO BLINDATO E PORTARSI VIA 16MILA EURO - QUALCHE ORA PRIMA, UN TASSISTA È STATO PICCHIATO E COLPITO CON UNA BOTTIGLIA DI VETRO DA UN EGIZIANO CHE VIVE IN UN CAMPO NOMADI A POCA DISTANZA DA DOVE È AVVENUTO IL COLPO - IL RAPINATORE È STATO ARRESTATO POCO DOPO, MENTRE L'AUTISTA…

CASELLO

Camilla Mozzetti,Marco De Risi per “il Messaggero”

 

Un tassista che viene preso a bottigliate a pochi metri dall'ingresso del campo nomade di via Salviati, un casellante alla barriera est dell'A24 che viene minacciato con una pistola, picchiato e richiuso nel bagno di servizio: notte di rapine violente sulle strade di Roma quella a cavallo tra domenica e lunedì. Due episodi, consumati a distanza di poche ore, che hanno portato nel primo caso a fermare e arrestare l'aggressore mentre la polizia dà ancora la caccia al trio entrato in azione all'altezza di Settecamini.

AUTOSTRADE CASELLO

 

Partiamo da quest' ultimo episodio: ieri poco dopo le 2.30 del mattino la sala operativa della Questura riceve la segnalazione di una rapina avvenuta al casello autostradale Settecamini dell'A24 ai danni di un casellante romano, classe 1972. Tre uomini, che si sono poi dati alla fuga, arrivano al casello a bordo di una Citroen C3, poi abbandonata dopo il colpo e risultata intestata ad una società.

 

LA DINAMICA

casello autostradale

I tre, a volto coperto, minacciano il casellante: vogliono il denaro della cassa ma l'uomo si oppone, prova a chiamare aiuto e a quel punto uno dei malviventi estrae una pistola. Non si sa se fosse vera oppure no, sul posto la polizia non troverà traccia dell'arma ma di fatto l'impiegato che ha comunque continuato ad opporre resistenza è stato prima picchiato e poi rinchiuso nel bagno di servizio. A quel punto il trio mette a segno la rapina riuscendo ad aprire l'armadio blindato e a portarsi via il contenuto di ben 16 mila euro.

 

taxi 3

La fuga non avviene con l'auto usata nella rapina che sarà trovata dalla polizia non distante dal casello con le chiavi ancora inserite nel quadro. A dare ausilio alle indagini anche la Scientifica che interverrà per repertare possibili tracce o dettagli utili all'interno del mezzo. Il casellante, pure sotto choc, ha per quanto possibile ricostruito la dinamica non potendo tuttavia fornire elementi utili sulla descrizione dei tre uomini che sono entrati in azioni a volto coperto.

 

taxi

Qualche ora prima, a non troppi chilometri di distanza, è andata in scena invece la rapina ai danni di un tassista romano di 36 anni. Il rapinatore è un egiziano, 23 anni da compiere a luglio, che vive in un campo nomadi a poca distanza da dove è avvenuto il colpo. Questa la dinamica della rapina così come ricostruito dalla polizia. L'egiziano è salito sul taxi fingendosi cliente e ha detto al tassista di portarlo in via Salviati. L'uomo al volante dell'auto bianca non ha pensato minimamente che poteva trattarsi di un'aggressione e, a notte fonda, ha guidato fino a Tor Sapienza e con precisione fino al campo nomade. Proprio qui il cliente si è rivelato essere un rapinatore.

rapinatore

 

LA FURIA

Improvvisamente ha preso una bottiglia di vetro che teneva in uno zaino ed ha iniziato a brandirla. Poi con un calcio ha rotto il divisorio interno del taxi. Il tassista ha capito che si era messo nei guai ma ormai era troppo tardi. L'egiziano l'ha aggredito a colpi di bottiglia in testa e gli ha rapinato il portafogli. Poco distante il luogo della rapina c'era una pattuglia di Roma Capitale che stava controllando l'ingresso del campo nomade. I vigili hanno chiamato subito via radio la polizia. Nel giro di pochi minuti il rapinatore è stato rintracciato e fermato.

 

rapina

Lo straniero, bloccato dalla polizia, aveva in tasca ancora il portafogli rapinato poco prima al tassista. È stato, quindi, arrestato dagli agenti del commissariato San Basilio per lesioni aggravate e rapina. Intanto, sul tratto di via Salviati dove si trovava il tassista ferito, è accorso il personale di un'ambulanza. Medico ed infermieri hanno dato le prime cure alla vittima che aveva alcuni tagli alla testa. L'uomo è stato trasportato al policlinico di Tor Vergata dove è entrato in codice giallo. Ora sono in corso indagini da parte della polizia per verificare se l'egiziano possa essere l'autore di altre rapine.

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?