reddito di cittadinanza

IM-PRENDITORE DI CIÒ CHE NON GLI SPETTA - A PARMA UN EX TITOLARE DI UN'AZIENDA DI MANGIMI ERA RIUSCITO A PERCEPIRE IL REDDITO DI CITTADINANZA DA MAGGIO 2019 A MARZO 2021, NONOSTANTE AVESSE UN PATRIMONIO DI 200 MILA EURO - È STATO SCOPERTO DALLA GUARDIA DI FINANZA DOPO DUE ANNI (MAGARI ACCORGERSI PRIMA?): NOLEGGIAVA AUTO DI LUSSO INTESTANDOLE ALLE FIGLIE E FACEVA COSTOSE VACANZE. TRA I SUOI ACQUISTI ANCHE UNA COLLANA D’ORO E DIAMANTI DA 14 MILA EURO...

Margherita Montanari per www.corriere.it

 

carta del reddito di cittadinanza

Da maggio 2019 a marzo 2021 ha percepito il reddito di cittadinanza. Ma il tenore della vita che conduceva un ex imprenditore parmigiano, G.L., attivo nel settore dei mangimi, non era affatto quello di una persona in difficoltà economiche, che riceve un supporto statale per essere aiutato nel reinserimento lavorativo.

 

Vetture di alta cilindrata a noleggio, disponibilità di numerose carte di credito e conti correnti - formalmente intestati ad altri familiari -, abbonamenti alle Pay Tv, gioielli e alcune vacanze. Insomma, una disponibilità di denaro che gli inquirenti stimano pari ad oltre 200.000 euro.

 

reddito di cittadinanza

Truffa aggravata

Il reato ora contestato all’uomo è di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. La somma di cui si sarebbe servito alle spalle dello stato ammonta a 14.000 euro, percepiti dall’indagato nell’arco di 11 mesi.

 

Da qui l’esecuzione da parte dei finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza di Parma di un sequestro preventivo, emesso dal Tribunale di Parma, di 14.700 euro. Parallelamente, l’Inps di Parma ha stabilito la revoca, con effetto retroattivo, del reddito di cittadinanza percepito dall’indagato.

 

reddito di cittadinanza

Le indagini

Il provvedimento è arrivato al termine di un’indagine di polizia economico finanziaria, avviata dal gruppo della Guardia di Finanza di Parma nell’ambito di un’azione a contrasto degli illeciti in materia di spesa pubblica, poi sviluppatasi sotto il coordinamento della dottoressa Paola Dal Monte, della Procura della Repubblica di Parma.

 

Un lavoro che ha intrecciato attività di osservazione, controllo e pedinamento, analisi delle movimentazioni bancarie e audizioni di persone informate sui fatti.

 

di maio reddito di cittadinanza

Auto di lusso, gioielli e viaggi

Sin dai primi accertamenti, gli inquirenti hanno notato che il tenore di vita dell’indagato era in netto contrasto con quanto dichiarato all’ente erogatore della misura di sostegno al reddito.

 

L’ex imprenditore aveva un patrimonio mobiliare consistente e le auto su cui si spostava erano di lusso, noleggiate con contratti intestati alle figlie, per far sì che non fossero direttamente riconducibili a lui.

 

Nel periodo che ha interessato le indagini, l’ex imprenditore avrebbe speso oltre 15.200 euro solo per il noleggio delle vetture. Più di quanto percepito con il reddito di cittadinanza percepiti (700 euro al mese).

 

guardia di finanza

Ma lo sfizio delle auto di pregio non è stato l’unico indizio che ha fatto pensare a un tenore di vita alto dell’indagato. «Dai successivi accertamenti bancari - comunica la procura in un documento firmato dal procuratore della Repubblica Alfonso D’Avino - è emerso come l’indagato avesse piena disponibilità di numerose carte di credito e molteplici conti correnti formalmente intestati ad altri familiari, ma di fatto nella sua esclusiva disponibilità, utilizzati anche per il pagamento degli abbonamenti alle pay Tv e per soggiorni in località di villeggiatura».

 

Nel patrimonio figurava anche una collana d’oro e diamanti del valore di oltre 14.000 euro, ora sotto chiave, sequestrata insieme ad altre somme di denaro presenti su conti correnti.

 

guardia di finanza

Oltre 200.000 euro di disponibilità

Tasselli impilati con una «serie di artifici e raggiri» dall’indagato, che però non hanno impedito agli approfondimenti investigativi - vagliati dal Gip Luca Agostini - di rilevare «la piena disponibilità di rapporti finanziari e la reale consistenza del proprio patrimonio».

 

Si parla di circa 200 mila euro, cifra che stride con l’appartenenza alle fasce economicamente più deboli con cui risultava etichettato all’Inps. L’ex imprenditore nei guai avrebbe dunque “percepito indebitamente il reddito di cittadinanza e architettato una fitta rete di inganni con l’obiettivo di ottenere il sussidio».

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO