neom qiddiya mbs mohammed bin salman arabia saudita

L’UTOPIA SAUDITA DA 500 MILIARDI DI DOLLARI – IL PROGETTO “NEOM”, SPINTO DAL PRINCIPE SAUDITA BIN SALMAN PER CAMBIARE LA FACCIA DELL’ARABIA SAUDITA, PREVEDE UNA CITTÀ IPER-TECNOLOGICA GRANDE TRENTATRÉ VOLTE NEW YORK IN UN’AREA DEL NORD DEL PAESE IN CUI ORA NON C'È NULLA – POI C’È QIDDIYA, CHE SI CANDIDA A DIVENTARE LA CAPITALE CULTURALE DELL’ARABIA SAUDITA, CON STADI, PARCHI ACQUATICI, CIRCUITI DI MOTO, LOCALI, NEGOZI E SCUOLE PER LE DISCIPLINE ARTISTICHE... - VIDEO

 

Alessandra Menzani per “Libero quotidiano”

 

neom 13

Un saudita (o un espatriato come me) che esce di casa e prende l'auto spesso si trova davanti a qualcosa che il giorno prima non c'era. Canteri che appaiono, palazzi che scompaiono, un nuovo locale, un nuovo megaprogetto; tirano su intere città come fossero tasselli di Lego. Non a caso, quando imposti una destinazione su Google Map, il navigatore spesso impazzisce. Sembra che non si diano mai pace.

 

neom 12

Per forza. Da quando c'è al potere il giovane principe adorato dai trentenni Mohammed Bin Salman (Mbs), la sua Vision 2030 si propone di cambiare la faccia del Regno d'Arabia Saudita per una data che sembra lontana, ma non lo è troppo tutto sommato. Economia, tessuto sociale e culturale, affermazione delle donne, turismo: se tutto fila liscio, entro gli anni 30 la vecchia Arabia Saudita non esisterà più.

 

IL PROGETTO 

neom 14

E si costruisce, si abbatte, si ricostruisce ogni giorno. Neom, il progetto della città del futuro in un'area del Nord in cui ora non c'è nulla, è noto: 500 miliardi di dollari di investimento, una megalopoli 33 volte più grande di New York, una specie di stato semi-autonomo iper tecnologico con grattacieli gemelli di 500 metri che si estendono orizzontalmente per decine di miglia e un treno sotterraneo per raggiungerla, come abbiamo letto su Dagospia. Neom è la crasi della parola greca neos, nuovo, e di mustaqbal, che in arabo significa "futuro".

 

neom 11

Poi c'è Qiddiya, che candida a essere la capitale saudita (e magari mondiale) del divertimento, dello sport e dell'arte. Ogni tipo di disciplina, nelle ambizioni del Regno, avrà qui spazi e tecnologie senza precedenti. Il principe, principale stakeholder del progetto al via nel 2019, come scrive Alessandra Serafini sul sempre informatissimo Italian Business Group, avrebbe detto: «Qualunque cosa ci sia nei vostri desideri più sfrenati e nei desideri, realizziamolo con Qiddiya».

 

qiddiya 1

Immediatamente si pensa alla legalizzazione dell'alcol, ma non è così. L'approdo degli alcolici per sedurre il turismo è ancora molto lontano, nonostante indiscrezioni e false speranze, come ha chiarito ufficialmente pochi giorni fa la principessa Haifa Mohammed Al-Saud, assistente del ministro del Turismo: «Le leggi non cambiano». Cocktail a parte, nei 334 kmq di estensione, dunque il doppio di Disney World a Orlando, ci sarà di tutto e di più: parchi acquatici, circuiti di moto, un campo da golf in mezzo al deserto, locali, negozi, pista da sci, uno stadio per concerti, il velodromo e l'ippodromo. 

 

qiddiya 3

Manca solo la base spaziale e siamo certi che qualcuno sta pensando di colmare la lacuna. I tre minuti del video di presentazione sul sito ufficiale (https://www.youtube.com/watch?v=WvX6hBSH7gI) ricordano scene di film di fantascienza Usa come Interstellar. Il progetto si trova circa a quaranta chilometri da Riyad, la capitale in mezzo al deserto, in una zona circondata da un massiccio roccioso di grande impatto scenico: non a caso sarà lo sfondo dell'anfiteatro all'aperto.

 

Qiddiya, Arabia Saudita

Il MdlBeast ha l'ambizione di diventare per "lameglio gioventù" saudita una sorta di Coachella, l'evento musicale californiano più desiderato da star e influencer mondiali; il Gran Premio di Formula 1, che ha debuttato in Arabia Saudita alla fine del 2021 alla Corniche di Jeddah, dovrebbe trasferirsi qui in pianta stabile entro tre anni. Lo stadio ospiterà match internazionali come la Super Coppa, troveranno un nuovo paradiso anche la boxe, il wrestling, il ciclismo, il golf e la vela, con strutture immense ed eco-sostenibili: la salute fisica è uno dei punti fondamentali della nuova politica saudita, non dimentichiamo che nel Paese l'incidenza del diabete, anche tra i bambini, è sempre stata una piaga sociale.

 

neom 3

LA CULTURA 

La cultura troverà spazio nel teatro da 2000 posti, scuole di recitazione e di arte, cinema. Il ministro della cultura ha firmato un accordo con il canadese Cirque du Soleil per investire in talenti sauditi e creare lavoro. Questa città dello sport è finanziata totalmente dal Public Investment Fund, il principe finanzia mentre la direzione operativa è affidata all'ex numero uno di Walt Disney attraction Japan. «Questo progetto è un ecosistema creato dall'uomo che è più vicino all'utopia di quanto si osi immaginare», dice l'architetto danese Bjarke Ingels che lo progetta e ovviamente tira l'acqua al suo mulino. 

neom 5

 

Ma non va lontano dalla realtà. Sogna che i bambini di tutto il pianeta un giorno non dicano più «mamma, portami a Disneyland» ma «portami a Qiddiya». Ci saranno le montagne russe più lunghe al mondo nel parco di divertimento Six Flags Qiddiya, che costerà 1 miliardo di dollari. Il parco acquatico iniziato 3 anni fa sarà invece progettato dalla società di Orlando (Florida) Falcon's Creative Group: 22 attrazioni, 17 locali per drink e cibo, 9 zone dedicate agli animali locali. Manca solo un drink per festeggiare. Per quello, tocca attendere. 

Articoli correlati

TRENI SUPERSONICI A LEVITAZIONE MAGNETICA E MEGACITTA SOSTENIBILI DEL FUTURO - L'ARABIA SAUDITA APRE

500 MILIARDI DI DOLLARI PER LA CITTA' DEL FUTURO: E' \'NEOM\', IL PROGETTO APPENA PRESENTATO DA MBS

qiddiya 4neom 8neom 4neom 1qiddiya 6qiddiya 5neom 10neom 9qiddiya 2neom 7neom 2neom 6

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....