caterina murino

“007 DONNA? MA PER FAVORE, È UN ICONA MASCHILE” - MISS ITALIA, 007, LA CINA, PARIGI E UNA SERIE TV PER SCAMBISTI: VITA E OPERE DI CATERINA MURINO – “LA CENSURA IN CINA? NON SO QUANTE CENE CON ESPONENTI POLITICI LOCALI HO DOVUTO FARE PER L’USCITA DI UN FILM. OGGI VIVO IN FRANCIA DOVE HO FATTO UNA SERIE PER SCAMBISTI: UNA COPPIA CHE AL POSTO DI TRADIRSI LO FA ALLA LUCE DEL SOLE. MISS ITALIA? C’ERA ANCHE MARA CARFAGNA: MI AIUTÒ, NON AVEVO CASA E ANDAI A VIVERE DA LEI. DA ADOLESCENTE ERO CICCIOTTELLA E…” - VIDEO

 

Valerio Cappelli per il “Corriere della Sera”

 

caterina murino 9

Modi schietti e poco diplomatici, da maschiaccio. Ma è una finta burbera Caterina Murino, che qui si racconta: i ricordi di Miss Italia, di 007, la Cina, Parigi. E ora in Francia una serie tv sugli scambisti.

 

Com' è nata la sua avventura in Cina?

«Nel 2008 fui invitata ad alcuni festival, tra Shangai e Pechino. Mi contattò un produttore per un film che poi non si fece ma ne uscì un cortometraggio durante il quale mi ruppi una gamba. In ospedale conobbi un medico australiano con cui sono stata tre anni. Ho vissuto lì. Ho girato un primo film, una favola ecologista per bambini, e un altro, Urge Marry , con lo stesso regista, Haoke Wang, dove interpreto una grande cuoca europea».

 

caterina murino 6

Ha imparato il cinese?

«No, comunicavamo a gesti. Il film è uscito il giorno di San Valentino che per loro è il 14 agosto, e io ne sono diventata il volto femminile. La Cina mi manca, sono diversi da noi e dal resto del mondo, è un popolo gentile che cerca di farti vivere al meglio il momento che stai con loro.

 

Poi ci sono le incomprensioni, capiscono quello che vuoi dire ma fingono di non capirti, nei negozi ci metti delle ore e non sai se lo fanno apposta. Quando uscii dall'ospedale, abbracciai il medico: rimase pietrificato, non sono abituati».

caterina murino 14

 

I set come sono?

«Hanno regole loro, il primo giorno c'è la cerimonia dell'incenso dove la cinepresa viene ricoperta da un panno; hanno dei giorni, per esempio l'8 e il 10, in cui non si gira perché sono ritenuti numeri sfortunati. Si fa una scena dopo l'altra, c'è una secondo set pronto che ti aspetta».

 

Ma la censura?

caterina murino 13

«Senza fare paragoni, per carità, ma non hanno appena censurato in Italia La scuola cattolica , il film sul massacro del Circeo? Una follia. Anche se Urge Marry è una commedia romantica, per avere l'ok della censura abbiamo dovuto aggiungere una scena. Il cinema dipende, come ogni cosa, dallo Stato.

 

Non so quante cene con esponenti politici locali, in giro per il Paese, ho dovuto fare. La politica è argomento tabù. Mi chiedevano com' è vista la Cina nel mondo, se vengono considerati dei gran lavoratori. Figuriamoci, la mia Sardegna è piena di immigrati cinesi che sgobbano dalla mattina alla sera».

caterina murino 11

 

Ora è tornata in Europa.

«Vivo a Parigi da 19 anni, da tre sto con un avvocato di lì».

 

Ha girato una serie tv di Lionel Bailliu sugli scambisti?

«Sì, La maison d'en face . Ci sono scene d'amore ma essendo per la tv non c'è così tanto zolfo. Lo scambio di partner avviene in casa, manca la perversità di andare nei locali. Io sono una infermiera, mio marito un poliziotto, una coppia aperta, appagata nella sessualità ma che desidera: invece di tradirsi di nascosto lo fa alla luce del sole.

 

caterina murino 12

E magari l'amore si rafforza. Nulla di programmato. Invitiamo a cena un'altra coppia per una serata piacevole. L'altra donna, che ha appena perso una bambina, fa un forellino nel preservativo per restare incinta di mio marito. Da lì una serie di eventi che finiranno per distruggere le due famiglie».

 

Cina, Francia. Ma l'Italia?

caterina murino 1

«Mi sento totalmente del mio Paese e ho appena girato tre film, Mio fratello mia sorella, Il Giudizio, Generazione Neet . Se a Parigi frequento Monica Bellucci? Sinceramente, non l'ho mai vista. Ma c'è una comunità italiana che si riunisce nella nostra ambasciatrice, che è fortissima».

 

Dopo 007 cos' è cambiato?

«Io ho capito veramente che stavo girando James Bond dopo che uscì, quando ogni giorno salivo su un aereo a promuoverlo in giro per il mondo. Forse non ero lucida perché Casino Royale era il primo film con Daniel Craig. Fatto sta che ancora oggi mi chiamano per serate celebrative.

caterina murino 15

 

La mia internazionalità viene da lì. Quello che mi ha lasciato è che ho potuto abbracciare e avvicinarmi a culture diverse. Si parla di una eventuale prossima 007 donna? Per favore, no, sarebbe un grave errore, 007 è un'icona maschile».

 

Lei partecipò nel 1997 a Miss Italia: un altro mondo?

«Avevo vent' anni. C'erano Silvia Toffanin, Christiane Filangieri, Annalisa Minetti. E Mara Carfagna, che mi aiutò, non avevo casa e andai a vivere da lei, mi fece questo regalo, la politica era lontana. Ho fondato una società per aiutare Miss Italia in Sardegna. Per me, fu una bella esperienza».

 

Ma è vero che da adolescente era bruttina?

caterina murino 0

«Ero cicciottella e i ragazzi avevano occhi per una bella ragazza che giocava a tennis. Ero l'ippopotamimo di Disney. Venivo presa in giro. La voglia di diventare attrice non viene da lì, nessuna rivalsa. Volevo diventare medico. Avevo, come oggi, la passione per il balletto, tutti i generi, pratico anche la danza del ventre»

caterina murino 3caterina murino 5caterina murino (4)caterina murino (5)caterina murino e daniel craigcaterina murinoCATERINA MURINO IN USTICAcaterina murino (3)caterina murinoDomenico Dolce and Stefano Gabbana with Caterina Murino Paloma Faith and Daisy Lowe Caterina Murino Caterina Murino caterina murino 4

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”