burioni sars

“BURIONI È COSÌ. O LO ADORI O LO DETESTI” – RITRATTO AL VELENO DI ROBERTO BURIONI BY MASCHERONI: “ANTIPATICO, MA BRAVO. SCIENTIFICAMENTE FAZIOSO, TELEVISIVAMENTE FAZIANO, 59 ANNI, PESARESE CON CASA A MILANO, ZONA OLGETTINE. MICROBIOLOGO E IMMUNOLOGO. UN TOPO DA BIBLIOTECA DIVENTATO CAVIA DI ESPERIMENTO TELEVISIVO" - "BORIOSO, SBORONE, SBRUFFONE, BULLETTO, DEBUNKER, BLASTATORE, È SPIETATO E PERMALOSO COME UN PORCOSPINO VENDUTO AL MERCATO DI WUHAN…”

Luigi Mascheroni per “il Giornale”

 

burioni

Caro Roberto Burioni.

Se parliamo di giornalismo ci sono due possibilità: Lei si prende una laurea in Lettere, una specializzazione e un master in Comunicazione, e ci confrontiamo. Oppure - più comodo per Lei - io scrivo, Lei legge e alla fine mi ringrazia perché Le ho insegnato qualcosa. Uno non vale uno.

 

Uno. Burioni, che se fosse una proteina sarebbe un anticorpo monoclonale, dal punto di vista scientifico non si discute. O lo veneri, o gli mandi una diffida.

Due. Bravo, Burioni è bravo.

Antipatico, ma bravo. Come divulga lui, neanche la Brigliadori.

Tre. Un consiglio, però: meno spocchia più empatia, Prof.

Prof. Virolog., immunolog., Magnifico Rett. Gran Antipat. di Gr.

fabio fazio roberto burioni

Vaccin. Insopportab. Pezz. di Tuttolog. Burioni dott. Roberto, Duca Conte di Fermignano, capofila della prima ondata della virologia mediatica, il Professore detto il Gufo per la nota predisposizione al catastrofismo - è passato dall'Università San Raffaele di Milano al palcoscenico mediatico (da Repubblica a Che tempo che fa, dal Fatto quotidiano a Tiki Taka è stato ovunque) con una velocità superiore a quella di propagazione della variante Omicron.

 

presentazione libro burioni

Che gli scienziati definiscono «impressionante». Impressionante per la capacità di fare della scienza una corsia preferenziale dell'opinionismo e dell'opinionismo il campo di applicazione della scienza (in Italia da microbiologo a Pontifex Maximus è un attimo, e c'era chi lo vedeva già al Quirinale tra due corazzieri in mascherina), Roberto Burioni è solo l'ultimo di quei personaggi che capita di incontrare, fra un talk show e un tg, nella commedia umana che si ripresenta ogni sera, coi loro abiti eleganti e i volti come maschere di scena, in quel teatro del mondo in cui le persone peggiori occupano sempre i posti migliori. Venite avanti, voi: c'è posto per tutti...

 

ANTONELLA VIOLA

Del resto a Dimartedì c'è Antonella Viola che parla di fascismo e del pericolo che l'Italia diventi come l'Ungheria... E forse ha persino ragione. Solo nel terzo mondo democratico - hospitium Italiae - i virologi, le veterinarie e gli infettivologi possono mutare impunemente da superstar della pandemia ad analisti militari del prime time o anche a scelta politologi politicanti di seconda serata. Fra le sottobranche della medicina, ultimamente si segnalano anche: l'allarme climatico, il Ddl Zan, l'approvvigionamento energetico, le pensioni, l'Ucraina e la squadra di Governo. Si chiamano mercanti di verità. E la frase «Abbiamo usato gli italiani come cavie» non si riferisce solo ai vaccini per il virus. È così: ci facciamo inoculare di tutto, un giorno sì e un giorno vax.

 

ANDREA CRISANTI A PALAZZO MADAMA

Tuttologi, twittologi, ubiqui, volubili, virologi e virali fra giornali, tv, radio, Rete, social network e Parlamento i medici, premiati dalle loro approssimazioni scientifiche, non vogliono perdere i privilegi mediatici acquisiti. E ce li ritroviamo a prescrivere ricette su ogni cosa. Fabrizio Pregliasco sull'energia, i termosifoni e i rischi del riscaldamento troppo basso. Ilaria Capua su ambiente, immondizia romana e sociologia spicciola. Andrea Crisanti de omnibus rebus et de quibusdam aliis.

 

Massimo Galli ha scritto persino una Gallipedia. E Antonella Viola che è poco più della dottoressa Bruni di Un posto al sole su fascismi, caro bollette, cucina, sesso, gender, senza mancare di azzardare una curiosa teoria sulla correlazione tra il Covid e la guerra.

matteo bassetti foto di bacco (4)

Immunologa: cura te ipsum.

 

E alla fine al netto di un paio di dimenticabili scivoloni sul body shaming Roberto Burioni non è neppure il peggiore. Un topo da biblioteca diventato, accidentalmente, cavia di esperimento televisivo. Comunque, una lunga esposizioni agli spiegoni di Burioni sempre senza contraddittorio - garantisce nel tempo un'immunità acquisita.

 

ROBERTO BURIONI BABBO NATALE BY VUKIC

Burioni, borioso, sborone, sbruffone, bulletto, debunker, blastatore, buongustaio e bucatini (è un ferreo sostenitore delle 3C: conoscenza, competenza e cacio&pepe), il Professore non è un Burioni qualsiasi. Preparato, posato, dosato - prima dose, seconda dose, terza dose, quarta dose... - persuasivo, paziente (ha il Covid), spietato (metodo Burioni: ecraser l'incompétent) e, certo, anche permaloso come un porcospino venduto al mercato della fauna selvatica di Wuhan, il dottor Kildare del Pisaurum ha spaccato l'Italia in due partiti: i fan di Burioni, che sono tantissimi, e i nemici di Burioni, che forse sono persino di più.

 

A proposito di partiti. Perché se la scienza non è democratica, tutti gli scienziati invece lo sono? Camici bianchi e cuori rossi, non può essere un caso l'uniformità dell'orientamento politico dei virologi. Andrea Crisanti: eletto senatore nel Partito democratico.

 

ANDREA CRISANTI

Pier Luigi Lopalco: Articolo Uno (il partito di Roberto Speranza e Pier Luigi Bersani). Massimo Galli: Partito democratico. Antonella Viola: ala massimalista del Partito democratico. Ilaria Capua: «Chi mi protegge». Fabrizio Pregliasco: miglior offerente. Matteo Bassetti: aspetta il prossimo giro.

 

Roberto Burioni: già renziano, «ora mi definisco liberale di sinistra» (ma che cazzo vuol dire?!). Scientificamente fazioso, televisivamente faziano, viro-star della domenica sera, 59 anni, pesarese con casa a Milano, zona Olgettine, microbiologo e immunologo, una bibliografia che fa tremare le vene e le endovene, l'unico virologo a essere conosciuto dal grande pubblico fin da prima della pandemia (poi ogni talk ha voluto il suo Burioni), nella graduatoria delle previsioni azzeccate sul Covid posizionato un po' sotto Bassetti e un po' sopra Paolo Fox, in corsa con Fiorello per co-condurre Sanremo 2023, un debole per la frase «Io l'avevo detto» e per i passatelli in brodo, Burioni che quando lo vedi dentro lo schermo, lo riempie, esonda, tracima di Scienza e Sapienza, è onniscente e onnipresente.

meme su virologi e geopolitica

Burioni in Università. Burioni in tv. Burioni alla prima della Scala. Burioni alla «Milano Fashion Week». Burioni alle feste, sempre circondato di dame: «Professore, io ho già fatto la terza dose, potrei fare la quarta?» («Sì, nel culo»).

 

Burioni su Facebook. Burioni su twitter. Burioni sulla chat di Cultura Italiae. Burioni in tour nelle librerie. Burioni alla mostra del cinema di Venezia. Burioni al Salone del libro di Torino. Burioni allo stadio («Forza Aquilottiiiiiiiiiiii!!!»).

 

roberto burioni

Che poi. Non si è ancora capito se Roberto Burioni è il Lucio Caracciolo della virologia o Lucio Caracciolo il Burioni della geopolitica. Mah... Burioni è così. O lo adori o lo detesti.

Cose che Burioni adora: le vaccinazioni obbligatorie (sogno ricorrente: Elvis Presley che si fa vaccinare in diretta tv contro la poliomielite), la copertura di gregge, le greggi, le pecore, le pecorine, metterlo nel c**o ai NoVax, il generale Figliuolo, il generale Figliuolo vestito da pecora, la sovraesposizione televisiva, i gettoni delle ospitate televisive, le consulenze aziendali, Pfizer e il film Il generale cluster.

 

Cose che Burioni detesta.

roberto burioni by lughino

L'omeopatia, Beppe Grillo, Red Ronnie, i NoVax, l'Agicom (è reciproco), i virologi che vanno in tv tranne se stesso, l'affermazione «In Italia in questo momento il rischio è zero», le donne brutte, il fatto che la pandemia stia passando senza che lo abbia deciso lui, quelli che si permettono di commentare i suoi tweet: fragolina83, gattino17, novax68... E i pipistrelli. Ma anche le Iene.

 

E per il resto. Sarà vero che il vaccino non è un'opinione. Ma intanto noi abbiamo finito le nostre. Mica siamo Burioni. E per la quinta dose, c'è sempre tempo (e persino per la sesta...).

davide livermore, roberto burioni, arturo artomROBERTO BURIONI IN Vaccini. 9 lezioni di scienza di Elisabetta Sgarbiroberto burioniROBERTO BURIONIroberto burioni da fabio fazioandrea crisanti 2ROBERTO BURIONI VIRUS

Ultimi Dagoreport

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...