attilio fontana

“DICIAMOLO ANCORA UNA VOLTA CON LE BUONE: RESTATE A CASA” – ATTILIO FONTANA: “NON DOVREBBE ESSERE UNA QUESTIONE DI MISURE O DI MULTE. IL PROBLEMA È CHE DA UNA PARTE VEDO GENTE CHE ESCE E DALL’ALTRA PERSONE CHE NON RIESCONO A RESPIRARE” – “NEI NOSTRI OSPEDALI CI SONO MEDICI CHE STANNO FACENDO COSE SOVRUMANE. VORREI CHE QUELLI CHE ESCONO A PASSEGGIARE PROVASSERO A…”

 

 

Giampiero Rossi per il “Corriere della Sera”

 

attilio fontana

«Non è una questione di misure o di multe. O almeno, non dovrebbe esserlo. Qui il problema è che da una parte vedo gente che esce a passeggio e dall' altra vedo persone che non riescono più a respirare. Insomma, basta! Lo dico con le buone, ma se non sarà sufficiente bisognerà intervenire ancora».

 

Anche in queste settimane terribili, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana è stato spesso in grado di offrire, com' è sua attitudine, qualche sorriso e qualche dialogo leggero. Ma oggi no: le frasi sono secche e i toni duri. Perché lui per primo, da governatore di un territorio di dieci milioni di anime, non si nasconde che «la situazione è ancora brutta».

 

metro milano in epoca coronavirus 6

Presidente Fontana, i suoi appelli a restare a casa hanno un tono molto più severo. Perché?

«Perché i numeri di questa epidemia continuano a essere a livelli preoccupanti, perché lungo il mio tragitto quotidiano da Varese a Milano continuo a vedere incolonnate troppe auto e perché io non posso accettare che ogni giorno muoiano tante persone. E allora mi arrabbio con chi sembra non aver capito o finge di non capire».

 

milano, ospedale in fiera 16

Cioè chi?

«Cioè tutta questa gente che si vede continuamente per le strade, da giorni, anzi da settimane ripetiamo di restare a casa, e non è un invito così per dire. Davvero chiediamo alle persone di restare a casa, letteralmente, e non perché ci divertiamo a fare i cattivi ma perché questa è l' unica arma che abbiamo ora per interrompere la catena del contagio diffuso. Quindi diciamolo ancora una volta con le buone: restate a casa.

Ma se non basterà dovremo pensare a qualcos' altro».

 

Sembra che il governo intenda porre nuovi divieti sulle attività sportive all' aperto. Ma cos' altro si può immaginare, oltre questo livello di limitazioni ?

giulio gallera

«Non lo so, davvero, ma io sono convinto che ad agire da disincentivo non sia la durezza ma la certezza della pena. Quindi potrebbero anche andare bene le misure attualmente in vigore purché si controlli che siano veramente rispettate, perché stiamo contando troppe morti».

 

Presidente, ma a che punto siamo? Quanto è brutta la situazione?

attilio fontana 1

«È brutta, è brutta, mi dispiace ma non possiamo girare intorno alla realtà. Nei nostri ospedali ci sono medici e infermieri che stanno facendo cose sovrumane, perché davvero non è immaginabile che una persona possa lavorare in quelle condizioni di stress per così tante ore al giorno per tre settimane consecutive, senza riposare, magari senza nemmeno mai uscire dall' ospedale. E io vorrei che quelli che escono a passeggiare perché vedono una bella giornata di sole provassero a soffermarsi su cosa possa significare dover badare contemporaneamente a quattro, cinque-sei pazienti che faticano a respirare e sono attaccati a un filo di vita».

attilio fontana si mette la mascherina 2

 

A proposito di medici, arriveranno i rinforzi che state cercando?

«Il ministro Boccia ha preso una bellissima iniziativa, proponendo alle altre Regioni, non ancora così colpite dall' epidemia di mandare qualche loro specialista da noi in Lombardia. E poi io ho lanciato un appello ai medici e infermieri in pensione e a quelli che lavorano nei poliambulatori privati: venite a lavorare con noi per tre o sei mesi o anche a lungo termine se volete».

 

E per tutto questo non si bada a spese...

ATTILIO FONTANA VINCENZO DE LUCA

«Ma certo che no, in guerra non si risparmia sulle munizioni. Abbiamo richieste specifiche e crediamo che le somme messe a disposizione non siano sufficienti per la Lombardia. La Spagna ha investito 200 miliardi, se si vuole evitare che un territorio strategico come questo vada in crisi, bisogna essere in grado di fare un sacrificio di questa grandezza. E se questi soldi non li abbiamo, li troviamo, investiamo anche il denaro che non abbiamo. E comunque stiamo assistendo a una grande prova di generosità dei Lombardi e non solo da parte loro».

milano, ospedale in fiera 17

 

Molte donazioni convergono sul progetto di ospedale da allestire nei padiglioni della Fiera. A che punto è questa operazione?

«Ci stiamo lavorando, noi andiamo avanti e anche il governo ha ritenuto utile e importante la realizzazione di questo hub della rianimazione. Tanto è vero che ha preso a modello l' esempio dell' ospedale della Fiera dicendo che ne vuole realizzare anche per il Centro Italia e uno per il Sud. Ciò mi inorgoglisce e mi rafforza. Ora vediamo di che entità sarò l' aiuto che potrà arrivarci da Roma, soprattutto in termini di materiali. Ma capisco che le richieste sono tante da tutta Italia».

milano, ospedale in fiera 14metro milano in epoca coronavirus 7milano, ospedale in fiera 6metro milano in epoca coronavirus 5milano, ospedale in fiera 3milano, ospedale in fiera 10metro milano in epoca coronavirus 3metro milano in epoca coronavirus 4milano, ospedale in fiera 8milano, ospedale in fiera 7milano, ospedale in fiera 4milano, ospedale in fiera 5milano, ospedale in fiera 15

Ultimi Dagoreport

sangiuliano gasdia venezi giuli

SULLA SPOLITICA CULTURALE DELLA “DESTRA MALDESTRA” – ALBERTO MATTIOLI: “CI RENDEMMO SUBITO CONTO CHE DA SANGIULIANO C’ERA NULLA DA ASPETTARSI, A PARTE QUALCHE RISATA: E COSÌ È STATO. GIULI AVEVA COMINCIATO BENE, MOSTRANDO UNA CERTA APERTURA E RIVENDICANDO UN PO’ DI AUTONOMIA, MA MI SEMBRA SIA STATO RAPIDAMENTE RICHIAMATO ALL’ORDINE - CHE LA DESTRA ABBIA PIÙ POLTRONE DA DISTRIBUIRE CHE SEDERI PRESENTABILI DA METTERCI SOPRA, È PERÒ UN FATTO, E PER LA VERITÀ NON LIMITATO AL MONDO CULTURALE - IL PROBLEMA NON È TANTO DI DESTRA O SINISTRA, MA DI COMPETENZA. CHE BEATRICE VENEZI NON ABBIA IL CURRICULUM PER POTER FARE IL DIRETTORE MUSICALE DELLA FENICE È PALESE A CHIUNQUE SIA ENTRATO IN QUALSIASI TEATRO D’OPERA - (PERCHE' SULL’ARENA DI VERONA SOVRINTENDE - BENISSIMO - CECILIA GASDIA, DONNA E DI DESTRA, SENZA CHE NESSUNO FACCIA UN PLISSÉ?)’’

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....