anders tegnell

“PRIMA O POI SAREMMO COSTRETTI A RIAPRIRE TUTTO, E POTREMMO TROVARCI DI FRONTE AD UNA SITUAZIONE ANCHE PEGGIORE” – L’EPIDEMIOLOGO ANDERS TEGNELL SPIEGA PERCHÉ LA SVEZIA NON CHIUDE: “ABBIAMO IL CONTROLLO DELLA SITUAZIONE, NON POSSIAMO FERMARE L’ECONOMIA A TEMPO ILLIMITATO. LA MORTALITÀ IN ITALIA? GLI OSPEDALI NON ERANO PREPARATI E SONO DIVENTATI MOLTIPLICATORI DEL CONTAGIO”

 

 

Sandro Orlando per www.corriere.it

 

anders tegnell

«Voi fate come se l’epidemia possa scomparire nel giro di qualche settimana, o al massimo mese. Noi invece stiamo solo cercando di rallentarla, perché crediamo che questa malattia non se ne andrà così presto, e dovremo conviverci a lungo. Almeno fino all’introduzione di un vaccino, e questo richiederà anni. Anche la Corea del Sud, che è riuscita per ora a contenerla, si prepara a un suo ritorno». Il dottor Anders Tegnell è l’epidemiologo più famoso della Svezia, e in qualità di direttore dell’Agenzia di sanità pubblica svedese è tutti i giorni in tivù, alla radio o sui giornali per spiegare perché ha deciso di rinunciare per ora ad ogni misura di restringimento delle libertà personali.

stefan lofven

 

In Svezia la vita va avanti come sempre, nonostante dal primo caso accertato di Covid-19, lo scorso 31 gennaio, si siano contati 4.947 pazienti infetti, di cui 393 in terapia intensiva, e 239 morti. «Cercare di fermare l’epidemia potrebbe anche risultare controproducente – spiega Tegnell al telefono –, perché una volta che riprende la catena di contagi, è possibile che la situazione diventi anche peggiore».

 

Ma tutti i Paesi che confinano con la Svezia hanno deciso di chiudere le frontiere, e limitare gli spostamenti delle persone. Non vi preoccupa essere gli unici ad aver rinunciato al lockdown?

«Non sono così sicuro che ciò che stiamo facendo stia influenzando molto la diffusione del contagio. Non sarei troppo sorpreso se finisse allo stesso modo per tutti, indipendentemente dalle misure che abbiamo adottato. La verità è che del Covid-19 non sappiamo quasi nulla, e ogni Paese sta sperimentando soluzioni diverse, a seconda della situazione».

 

E qual è la situazione in Svezia ora?

coronavirus svezia 3

«Martedì abbiamo registrato 407 nuovi casi, la metà dei quali quasi a Stoccolma, dove la situazione sta diventando tesa. E a Stoccolma intendiamo effettuare dei test a campione su gruppi di almeno 6-700 persone per cercare di capire qual è il grado di immunità raggiunto dalla popolazione».

 

Mi spiega perché tenete tutto aperto?

coronavirus svezia 2

«Non è proprio così, innanzitutto. Abbiamo vietato da venerdì scorso gli assembramenti con più di 50 persone, rinviando tutti gli eventi sportivi e le manifestazioni politiche. Abbiamo introdotto da una settimana dei divieti per tutti i bar e locali di servire i clienti, se non al tavolo. Sono stati anche approvati degli incentivi, per spingere i lavoratori a stare a casa al primo sintomo di malattia, e le scuole e università tengono ormai solo lezioni a distanza. L’evoluzione dell’epidemia ci costringe a scegliere di giorno in giorno la risposta più adeguata».

 

Tutti gli altri Paesi hanno però chiuso e basta.

Anders Tregnell

«Non possiamo fermare l’economia a tempo illimitato. Prima o poi saremmo costretti a riaprire tutto, e potremmo trovarci di fronte ad una situazione anche peggiore. Perché non possiamo ancora escludere il rischio di recidive, non abbiamo abbastanza informazioni sul virus. E poi è anche il nostro ordinamento che impedisce al governo di imporre delle misure straordinarie alle amministrazioni locali. Abbiamo invitato tutti i cittadini a limitare gli spostamenti, e a non effettuare viaggi, ma sono tutte indicazioni, non imposizioni».

 

Cosa succede a chi prende il virus?

coronavirus svezia 5coronavirus bergamo

«Abbiamo detto di stare a casa al primo sintomo, informando il proprio medico su come evolve la malattia. In caso di peggioramento procediamo al ricovero. Nelle ultime due settimane abbiamo raddoppiato in tutta la Svezia i posti di terapia intensiva, e quindi abbiamo ancora il controllo della situazione».

 

Ma ci sono dei focolai di infezione più acuti?

coronavirus bergamo

«Quasi la metà di tutti i casi si è verificata nella regione di Stoccolma, dove il ritmo dei contagi è raddoppiato o anche triplicato nel corso dell’ultima settimana. E qui che dobbiamo studiare meglio cosa sta succedendo. Ma va detto con chiarezza che in tutti i casi di decesso, a partire dal primo paziente morto lo scorso 11 marzo, l’età dei malati era superiore agli 80 anni, e la maggior parte aveva uno stato di salute già compromesso da altre patologie».

CORONAVIRUS - BARE A BERGAMO

 

Ci sta dicendo che è una semplice influenza…?

«No, ma che per una percentuale considerevole di malati, questa infezione si risolve dopo 4 o 5 giorni di febbre alta. E molti non hanno neanche alcun sintomo».

 

E una volta guariti, che succede?

«Dopo due giorni dalla scomparsa di ogni sintomo, il paziente può riprendere la vita di prima e tornare al lavoro».

 

Ma così non rischiate di diffondere ulteriormente il contagio?

«Non abbiamo abbastanza informazioni sul Covid-19 per poterlo sostenere, e l’esperienza finora ci dice che non è stato necessario prolungare l’isolamento».

coronavirus svezia 4

 

Come si spiega l’elevata mortalità in Italia?

«Si è trattato di una disgrazia. Gli ospedali non erano preparati a un’epidemia, e si sono trasformati in moltiplicatori del contagio».

 

L’Imperial College di Londra stima che la strategia del lockdown abbia salvato la vita finora a 120 mila persone, tra cui 38 mila italiani. Cosa risponde?

«Molti miei colleghi hanno letto questo studio e condividono il mio scetticismo. Penso che gli inglesi abbiano scelto una serie di variabili che hanno prodotto una previsione così pessimista, ma avrebbero potuto scegliere altrettanto facilmente degli indicatori diversi per arrivare ad un risultato opposto. Non è uno studio sottoposto ad una revisione paritaria, potrebbe avere ragione, o dimostrarsi completamente sbagliato. Ma in Svezia siamo sorpresi che abbia avuto una simile risonanza».

coronavirus svezia 1coronavirus svezia 7stefan lofven 1coronavirus svezia 6

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)