“L’AFGHANISTAN È IL NUOVO VIETNAM” - LA GUERRA NATA DOPO L’11 SETTEMBRE È LA PIÙ LUNGA MAI COMBATTUTA DALLE TRUPPE AMERICANE E QUELLA CONDOTTA PEGGIO - LA STORIA SEGRETA RACCONTATA DAGLI “AFGHANISTAN PAPERS” DEL “WASHINGTON POST”: MENZOGNE, IMPROVVISAZIONE E UNA VOLONTÀ PROLUNGATA DI NASCONDERE LA VERITÀ ALL’OPINIONE PUBBLICA… – VIDEO

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Giordano Stabile per “la Stampa”

 

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È stato il «Vietnam dell' Unione sovietica» e sembra destinato a diventare un secondo Vietnam per gli Stati Uniti. La guerra in Afghanistan è già la più lunga mai combattuta dalle truppe americane e, secondo documenti riservati pubblicati dal «Washington Post», anche quella condotta peggio, con alti funzionari che hanno ammesso in maniera confidenziale di non sapere «quello che stiamo facendo», e quali siano gli obiettivi reali della missione.

 

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Funzionari che poi in pubblico affermavano che tutto procedeva bene e la vittoria era a portata di mano. I documenti sono stati definiti gli «Afghanistan papers», un riferimento ai «Pentagon papers» pubblicati nel 1971 dal «New York Times «e che contribuirono a mettere fine al conflitto in Vietnam.

COLIN POWELL E GEORGE W BUSH COLIN POWELL E GEORGE W BUSH

 

Le testimonianze

Il Wapo ha raccolto 2.300 documenti, soprattutto attraverso interviste riservate. Ha condotto una lunga battaglia per poterli pubblicare e si è appellato al Foia, il Freedom of Information Act per ottenere il permesso. Il quadro che emerge è soprattutto di menzogne, improvvisazione e una volontà prolungata di nascondere la verità all' opinione pubblica.

 

Dal 2001 775 mila soldati statunitensi hanno prestato servizio in Afghanistan. Oltre 2300 sono morti, 20.589 sono rimasti feriti. Secondo il Costs of War Project alla Brown University, il governo americano ha speso 978 miliardi di dollari, un conto che non include le spese per contractor e di agenzie minori. I risultati sono sconfortanti. «Che cosa abbiamo ottenuto con questo sforzo da mille miliardi di dollari?», si chiede Jeffrey Eggers, ex Navy Seal e consigliere alla Casa Bianca con i presidenti George W. Bush e Barack Obama.

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«Dopo la sua uccisione - continua - mi sono detto che Osama bin Laden probabilmente sta ridendo dalla sua tomba in fondo all' Oceano considerando quanto abbiamo speso in Afghanistan». Un generale a tre stelle, Douglas Lute, ammette invece che «ci manca la comprensione fondamentale del Paese, non sappiamo che cosa stiamo facendo». Per Douglas, che è stato "zar" della guerra in Afghanistan con Bush e Obama, gli Stati Uniti «non hanno la più vaga idea di quello che stanno cercando di ottenere».

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Anche i rapporti sulla ricostruzione del Paese, delle sue forze di sicurezza, sono stati sistematicamente falsati. Esercito e soprattutto polizia non sono in grado di controllare il territorio, come si può constatare sul terreno e come spiega un altro alto ufficiale al Wapo: «Un terzo dei poliziotti sono o drogati o infiltrati dei talebani», gli altri sono «ladri ossessivi» che «hanno rubato talmente tanto carburante dalle basi americane da puzzare in permanenza di benzina».

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