ilaria giusti ferruccio ferragamo

“STA A LUI DIMOSTRARE SE L’HO DAVVERO TRADITO” – ILARIA GIUSTI, EX MOGLIE DI FERRUCCIO FERRAGAMO: “LA CASSAZIONE NON HA ACCERTATO I TRADIMENTI. HO SEMPRE MANTENUTO UN CMPORTAMENTO CORRETTO E SONO SERENA”. CHI NON LO SAREBBE, CON UN ASSEGNO DA 60MILA EURO AL MESE? LA SAGA È COMINCIATA NEL 2019: LEI VOLEVA CHE LA CAUSA DI DIVORZIO VENISSE DECISA A LONDRA, MENTRE FERRAGAMO OTTENNE CHE IL GIUDICE COMPETENTE FOSSE A FIRENZE – LE DENUNCE INCROCIATE E LE PRESUNTE CORNA…

1 - L'EX LADY FERRAGAMO "STA A LUI DIMOSTRARE SE DAVVERO L'HO TRADITO MA PAGHI L'ASSEGNO"

Estrattod dell’articolo di Chiarastella Foschini per “la Repubblica”

 

ferruccio ferragamo ilaria giusti

«Provo un estremo dispiacere per il fatto che la mia vita privata sia stata pubblicizzata, ho tre figli dai 20 ai 27 anni e i nostri nomi non dovevano apparire in questa vicenda». Comincia con queste parole Ilaria Giusti, ex moglie di Ferruccio Ferragamo, con il quale è in corso una battaglia legale per un divorzio milionario, raggiunta al telefono da Repubblica. Torna sull'ordinanza appena emanata della prima sezione civile della Cassazione e racconta la sua verità.

 

[…] «Sono serena, ho sempre mantenuto un comportamento corretto all'interno del mio matrimonio» dichiara Giusti. «La Cassazione non ha accertato i tradimenti, ma ha aperto la possibilità a Ferruccio Ferragamo, che chiede di far ricadere l'addebito su di me, di dimostrare se quei tradimenti vi siano stati o meno ».

ilaria giusti ferruccio ferragamo

 

La Corte d'appello di Firenze dovrà decidere e stabilire se i molteplici tradimenti denunciati dal marito ci siano stati ed eventualmente dare l'addebito del divorzio alla donna, con le conseguenze patrimoniali per cui lei potrebbe perdere i diritti successori.

 

[…] Nel 2020 la donna, tramite l'avvocato Tozzi, ha chiesto il sequestro di azioni della società per un valore di 7,7 milioni di euro, pari agli assegni di mantenimento che l'ex marito non avrebbe pagato, e presentato una querela per violazione dei provvedimenti del giudice.

 

il borro ex tenuta dei medici che fu casa della coppia ferragamo giusti

L'imprenditore ha a sua volta denunciato la ex per appropriazione indebita, con l'accusa di essersi portata via mobili di pregio dal lussuoso appartamento sui Lungarni fiorentini in cui la coppia conviveva. «Il sequestro delle società è sospeso alla luce di quanto doveva decidere la Cassazione » fa sapere il legale della donna. Quanto al rinvio alla Corte d'Appello, Giusti dichiara di essere «serena e contenta del risultato. Confido nella giustizia». Ma probabilmente questo è soltanto un capitolo di una storia il cui finale è ancora da scrivere.

 

2 - FERRAGAMO DIVORZIA CON STILE E ALLA MOGLIE (INFEDELE) RIMANE IL MEGA ASSEGNO

Valeria Braghieri per “il Giornale”

 

ilaria giusti ferruccio ferragamo

Si è parlato di divorzio dell'anno (come tutte le volte che ci sono in ballo grandi nomi e grandi cifre), peccato che stia durando da anni. A noi sembra che siano quelli infelici i matrimoni tutti uguali. E quella formula, «il segreto di un buon matrimonio è tenere le liti pulite e il sesso sporco», prevede che entrambe le cose, le liti e il sesso, restino sotto lo stesso tetto.

 

La fine dell'unione tra il 73enne Ferruccio Ferragamo (il re del lusso, nonché uno degli uomini più ricchi d'Italia) e l'ormai ex moglie Ilaria Giusti (di vent' anni più giovane), dura da tantissimo ed è cominciata, in realtà, prestissimo. La storia è «targata» 2001: i due si incontrano, si piacciono, si mettono insieme. Poi la coppia ha un figlio e tre anni più tardi si sposa.

ferruccio ferragamo ilaria giusti

 

Nel 2011 lui si quota in Borsa, e fino al 2012 tutto va bene. Ma qualche mese dopo, a otto anni dal «sì», qualcosa inizia a sfilacciarsi, qualcos' altro a non quadrare. Ferruccio presenta al Tribunale di Firenze un'istanza di separazione personale (quindi non consensuale).

 

Da quel momento, ci vogliono altri sei anni, tra ricorsi della moglie e controricorsi di Ferragamo, tra pettegolezzi, liti, vociferare vario per arrivare a una decisione. Nel 2015 i giudici concedono all'imprenditore la separazione unilaterale, impugnata però dalla moglie. Si arriva così all'anno scorso quando si giunge a una separazione. Il giorno dopo, Ferruccio chiede il divorzio ma ecco che scoppia la guerra legale... L'ultimo capitolo di questa storia sfinita è stato scritto ieri. Ed è la rappresentazione plastica (o bancaria) di quel detto poco elegante: ... E mazziato. Roba da esaurimento nervoso, da contorcimenti di viscere.

FERRUCCIO E JAMES FERRAGAMO

 

«È stata infedele ma dovrà continuare a percepire l'assegno di mantenimento». È quanto deciso dalla Cassazione in merito alla vicenda. Nonostante i continui tradimenti da parte di Ilaria, Ferruccio dovrà continuare ad elargirle l'assegno, pari a 60mila euro al mese secondo la decisione degli Ermellini.

 

Ferragamo, presidente dell'omonima casa di moda, con un patrimonio stimato in circa 4 miliardi di euro, dovrà inoltre aggiornare l'assegno al rialzo perché l'ex moglie dopo la separazione si è trasferita a Londra con l'unico figlio, ora maggiorenne, e la Cassazione ha stabilito che il mantenimento deve essere adeguato al costo della vita nel Regno Unito.

FERRUCCIO FERRAGAMO ILARIA GIUSTI

 

Nel 2019, l'ex moglie voleva che la causa di divorzio venisse decisa in un tribunale britannico, mentre Ferragamo ha ottenuto che il giudice competente fosse quello di Firenze. Nella decisione della Cassazione c'è, se non altro, un punto a favore dell'imprenditore toscano.

 

«La prima sezione civile della Suprema Corte, nell'ordinanza depositata venerdì, ha aperto la strada alla possibilità che l'addebito del divorzio (ossia la colpa della rottura del matrimonio) gravi sulla consorte, spiegando che all'iniziale tolleranza dell'imprenditore verso l'infedeltà della moglie si sono sommate ulteriori storie dell'ex prodotte in giudizio». La parola passa ora ai giudici della Corte d'Appello di Firenze, a cui è stato rinviato.

ferruccio ferragamo ilaria giustiil giudice justice francisferruccio ferragamo fuori dalla corte di appello di londrasalvatore ferragamo shoemaker of dreams

 

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."